Acqua: Utilitalia tra i firmatari del protocollo per l’istituzione degli osservatori sulla risorsa idrica

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drops-of-water-578897_1280ROMA – I gestori del servizio idrico e le imprese del settore idroelettrico esprimono insieme la loro soddisfazione per la sottoscrizione dei protocolli che daranno vita agli OSSERVATORI/CABINE DI REGIA distrettuali per le risorse idriche.

Secondo il presidente di UTILITALIA, Giovanni Valotti: “L’acqua è una risorsa meravigliosa e terribile allo stesso tempo. È la nostra vita e dobbiamo esser sempre sicuri che ve ne sia abbastanza e di buona qualità, ma è al tempo stesso capace di distruggere, quando è in eccesso e non viene controllata. L’approccio integrato dell’Osservatorio, coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali, gli esperti, i gestori e i responsabili amministrativi delle risorse, è il modo migliore per garantire acqua di buona qualità ai cittadini, equilibrio nell’utilizzo delle risorse, contrasto alle emergenze idrogeologiche e tutela dei corpi idrici e dell’ambiente”.

Siamo un paese fortunatamente ricco di risorse idriche – conclude Valotti – ma talvolta questo ci fa dimenticare che per garantirne l’utilizzo sono necessari impianti, condotte, reti, energia e capacità ingegneristiche. È un sistema industriale che richiede investimenti costanti ed efficienza aziendale per valorizzarli, mentre investiamo 34 euro per abitante all’anno invece dei 100 che si spendono in gran Bretagna e dei 129 euro per abitante all’anno che si spendono in Danimarca. La presenza di più soggetti nello stesso organismo aumenterà sicuramente la consapevolezza delle priorità”.

Lucia Bormida, vicepresidente di ASSOELETTRICA, sottolinea alcuni degli aspetti legati all’uso dell’acqua per la produzione di energia: “l’Osservatorio potrà avere un’utile funzione di raccolta delle informazioni relative agli scenari climatici ed idrologici e di monitoraggio delle disponibilità e dei consumi idrici, al fine di supportare il governo integrato dell’acqua da parte delle competenti Amministrazioni pubbliche. Vista la strategicità del settore idroelettrico è necessario che si giunga a una disciplina chiara e armonizzata a livello europeo, sulle modalità di assegnazione delle concessione alla scadenza e sui criteri di valorizzazione degli asset”.

Entrando nel merito anche amministrativo, la vicepresidente Bormida, ricorda che “Occorre stabilire regole a livello nazionale che consentano alle istituzioni locali di avere dei riferimenti chiari per la determinazione dei canoni e sovracanoni ed evitare comportamenti non omogenei da regione a regione, variazioni impreviste dei loro valori che difficilmente si possono conciliare con una gestione industriale di operatori strutturati che programmano i propri investimenti nel medio e lungo termine. In mancanza di un approccio di questo tipo l’unico risultato è il proliferale sterile del contenzioso amministrativo”.

Alla sottoscrizione degli accordi proposti dal Ministero dell’Ambiente, le due federazioni hanno aggiunto anche un proprio documento, nel quale si ricorda il ruolo di crescente importanza che le energie rinnovabili stanno ricoprendo – in particolare l’energia idroelettrica – sulla decarbonizzazione dell’economia secondo l’accordo sottoscritto a Parigi in occasione della COP 21.