Aziende associate/Gruppo Hera, ecco la nuova edizione del report “In buone acque”

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Perchè bere l’acqua del rubinetto? Perchè nel territorio servito da Hera è buona, sicura, economica oltre che amica dell’ambiente e comoda. È quanto emerge, ancora una volta, dalla nuova edizione del report “In buone acque“, che l’azienda ha recentemente presentato in una rinnovata veste grafica, di più facile lettura, e che può anche essere consultato on-line all’indirizzo www.gruppohera.it/report.
Redatto annualmente dal Gruppo Hera, che con 300 milioni di metri cubi l’anno è il secondo operatore nazionale per volumi di acqua erogata, In buone acque fornisce informazioni semplici e allo stesso tempo dettagliate su un ciclo idrico straordinariamente articolato, che va dalla captazione alla depurazione passando per potabilizzazione e distribuzione, con cui la multiutility serve oltre 3,6 milioni di cittadini in 239 comuni di Emilia-Romagna, Marche e Triveneto, assicurando loro un’acqua del rubinetto di qualità, certificata da oltre 2.400 analisi al giorno (877 mila nell’arco di tutto il 2016, analisi delle Asl incluse).

Il frutto di questo lavoro trova sul report adeguata rendicontazione, con l’indicazione – territorio per territorio – di tutti i valori della qualità dell’acqua relativi alle concentrazioni medie rilevate. Un esame, dunque, costante e puntuale, che l’acqua gestita da Hera continua a superare a pieni voti, risultando conforme a legge nel 99,9% dei casi. E nei pochi casi in cui non era conforme, si è trattato in prevalenza di parametri “indicatore”, ovvero parametri per la cui non conformità non è richiesto il ripristino immediato della qualità dell’acqua da parte del gestore, e per casi isolati e di brevissima durata. A prova di ciò sono le rarissime ordinanze di non potabilità; nel 2016 le 28 ordinanze emesse hanno riguardato soltanto lo 0,003% della popolazione servita, sempre per periodi limitati (in media 8 giorni). Inoltre per tutti i parametri la qualità dell’acqua di rubinetto è nei range delle acque minerali, a eccezione di nitrato e cloruro (parametro indicatore), per cui però i valori sono inferiori rispettivamente dell’83% e dell’88% rispetto al limite di legge e per entrambi il 100% dei campioni analizzati sono conformi alla legge. A ulteriore garanzia di sicurezza le analisi hanno riguardato anche gli antiparassitari (tra cui il glifosato) e aspetti non normati come contaminanti emergenti e amianto e i risultati confermano qualità e sicurezza.

Oltre a godere di sicurezza e qualità, bevendo l’acqua del rubinetto che arriva direttamente a casa possiamo procurare importanti benefici economici e ambientali.
In un Paese come l’Italia, al terzo posto nel mondo e al primo in Europa per consumo pro capite di acqua minerale, bere acqua del rubinetto rappresenta infatti il modo migliore per ottenere una drastica riduzione delle bottiglie di plastica in circolazione, evitando le emissioni di CO2 collegate alla loro distribuzione e riducendo il volume complessivo dei propri rifiuti. Nel territorio servito dal Gruppo, in particolare, l’acqua del rubinetto è stata già scelta nel 2016 dal 36% dei clienti, che hanno così evitato la produzione, il trasporto e lo smaltimento di 250 milioni di bottiglie di plastica (che riempirebbero oltre 3 milioni di cassonetti), nonché le relative emissioni di CO2.

(com/Gruppo Hera)