Utilitalia/Caos Tari: “Serve urgentemente autorità di regolazione”

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Il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti

La vicenda relativa al calcolo della tassa sui rifiuti nei Comuni mette in evidenza una questione molto semplice: c’è una necessità urgente e improrogabile di intervento nel settore, attraverso l’attivazione di una regolazione indipendente, capace di tutelare i cittadini attraverso la definizione di standard di qualità ed efficienza e, di conseguenza, di definire un sistema tariffario certo e che minimizzi i costi finali a carico degli utenti”. Così Giovanni Valotti, presidente di UTILITALIA (la Federazione delle aziende che si occupano di ambiente, acqua e energia) commenta – a margine di un convegno dedicato proprio alla regolazione del servizio di igiene urbana nell’ambito di Ecomondo a Rimini (che si è concluso venerdì 10 novembre) – l’errore di calcolo da parte dei Comuni sulla Tari, la tassa dei rifiuti, che sarebbe stata ‘gonfiata’ per uno sbaglio nel computo della quota variabile.

Nel Paese degli 8.000 Comuni e delle normative più instabili e di difficile interpretazione d’Europa è inimmaginabile pensare che non si possano commettere errori – aggiunge Valotti – diversa sarebbe la situazione se, finalmente, si desse completa attuazione alla gestione dei rifiuti su base di Ambito territoriale ottimale, promuovendo in questo modo anche la crescita di operatori industriali, pubblici o privati che siano, sempre più solidi ed efficienti”.

Il presidente della Federazione fa poi presente che “per risolvere l’emergenza rifiuti bisogna affrontare subito l’emergenza regolazione attribuendo all’Autorità dell’energia e dell’acqua anche le competenze in materia di rifiuti”. Tra l’altro, Utilitalia ricorda che l’Europa indica la tariffa come direzione da seguire contemplando essenzialmente tre punti fondamentali: i costi commisurati, il principio del ‘chi inquina paga’, e il ‘full cost recovery’.

Secondo Utilitalia, infine, “serve una crescita industriale del sistema dei rifiuti e una crescita dimensionale delle aziende. E, come accaduto con successo per l’energia e per il settore idrico, la regolazione di un’Authority indipendente supporterebbe entrambi i processi. Aggregazioni tra gestori e un sistema tariffario coerente con la sostenibilità economica e ambientale del servizio, sono la chiave di volta. Una tariffa modellata su principi di equità, trasparenza, flessibilità avrebbe tra l’altro l’effetto di responsabilizzare tutti, dalle istituzioni alle imprese”.