#Rapporti&Ricerche – Arpae, presentato il Rapporto idro-meteo-clima 2017

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Arpae ha presentato il Rapporto idrometeoclima 2017 realizzato per la prima volta dall’Osservatorio clima regionale di Arpae Emilia-Romagna.

La nuova pubblicazione “fotografa” l’annata appena trascorsa ripercorrendo gli eventi idrometeorologici significativi, la situazione idrologica e le anomalie rispetto al clima di riferimento (1961-1990).

Il fenomeno più rilevante nell’anno, in regione, è stata la siccità prolungata iniziata ad ottobre 2016 e terminata solo a novembre 2017.
In seguito alla siccità, i fiumi e corsi d’acqua dell’Emilia-Romagna hanno sofferto notevoli carenze idriche: le portate medie mensili del fiume Po sono risultate sempre al di sotto delle medie di lungo periodo (1921-1970) e inferiori di circa il 40% rispetto alla media recente (2001-2016).
Anche per gli altri fiumi regionali, la siccità idrologica ha determinato portate quasi nulle tra giugno e ottobre 2017 e inferiori al minimo deflusso vitale (DMV) per circa un terzo dell´anno (il DMV rappresenta la quantità minima di acqua che garantisce la salvaguardia delle caratteristiche fisiche e chimico-fisiche dei corsi d’acqua e dei fiumi e il mantenimento delle biocenosi tipiche delle condizioni naturali locali).

Sempre nel 2017, collegato alla carenza idrica, si è registrato il numero annuale di giorni piovosi più basso dal 1961.

Il 2017 è stato anche più caldo del normale: le temperatura massima annuale è risultata la più alta dal 1961, di circa 2,8 °C sopra il riferimento climatico 1961-1990.

Nell’anno numerosi sono stati anche gli eventi idrometeo rilevanti, tra i quali si ricordano le intense gelate tardive, verificatesi nel mese di aprile in vaste aree di pianura e nelle valli collinari, con estesi danni per l’agricoltura; i temporali con venti fortissimi, grandine e allagamenti durante l’estate; il caldo record nella prima settimana di agosto, con temperature massime elevatissime, anche superiori a 40 °C e un massimo assoluto di 42,5 °C a Brisighella, sulle colline faentine; una nevicata sui rilievi in novembre, che si è estesa anche su Bologna e dintorni; l’alluvione in dicembre, causata dal torrente Enza, nella frazione di Lentigione di Brescello (Re), dopo piogge da record sui crinali appenninici centro occidentali (precipitazioni cumulate di 300-500 mm in 36 ore).

Il cambiamento climatico in atto è visibile anche a livello regionale, con la sua pronunciata variabilità e frequenza di eventi estremi – ha dichiarato Giuseppe Bortone, direttore generale di Arpae Emilia-Romagna – questa è l´immagine che deriva dalla lettura del rapporto 2017. Abbiamo bisogno di conoscenza, di rigorosità scientifica e Arpae desidera dare il suo contributo di valore attraverso azioni concrete dell´Osservatorio clima: questo rapporto rappresenta il primo prodotto di una serie di altri servizi climatici che potranno essere utili alla nostra Comunità regionale per pianificare e gestire al meglio le necessarie strategie di adattamento al clima che cambia”.

Il rapporto si apre con la sintesi dell´anno (Il 2017 in pillole) ed è organizzato in cinque sezioni tematiche dedicate a: analisi mensili, eventi rilevanti, situazione idrologica, anomalie rispetto al clima e dati marini . Ogni capitolo contiene il rimando ad altri materiali informativi on-line (bollettini, rapporti settimanali, mensili, dati, ecc.) consultabili per ulteriori approfondimenti.
A completare il quadro informativo, la sezione finale ‘Appendici’ con schede tecniche di approfondimento sui diversi temi del rapporto (glossario, dati e bollettini idrometeoclima, dati marini, siccità 2017 e allerte emesse nell’anno).