Montagna 2000: sentenza Berceto, l’allarme dei dipendenti “Il nostro lavoro è a rischio”

Vogliamo esprimere forte preoccupazione per il rischio concreto che venga vanificato il nostro lavoro di anni nel tentativo di risanare la società e di restituire agli utenti un servizio di qualità”.

E’ l’appello sottoscritto da 42 dipendenti di Montagna 2000, la società con sede a Borgotaro condannata dal tribunale di Parma, in primo grado, a risarcire al Comune di Berceto 600 mila euro.

Quarantadue posti di lavoro  – si legge nella missiva che i dipendenti dell’azienda hanno inviato a comuni soci, sindacati, Regione e Atersir – più altri legati all’indotto, ritenuti ora in bilico in un territorio dove le “opportunità sono poche e dove la migrazione e lo spopolamento sono sempre maggiori” e questo è un “sacrificio che non può esserci chiesto”.

E sui mutui, tema della controversia giudiziaria, affermano: “Le risorse hanno permesso di mantenere servizi che altrimenti sarebbero stati cancellati, fare lavori pubblici e dare una migliore qualità della vita ai cittadini”. Chiediamo che ci venga restituito quello di cui abbiamo diritto e cioè la dignità per l’innegabile contributo che il nostro lavoro ha dato al risanamento di una società che era stata lasciata sull’orlo del fallimento”.

Dal canto suo, l’azienda, rassicura con un comunicato sulla tenuta dei conti: “Grazie a una gestione attenta dell’ultimo triennio abbiamo potuto stanziare nel periodo 2016 – 2025 € 3.032.935,79 per rimborso dei mutui ai soci, di cui € 1.805.000,00 già spesati sui bilanci 2016 , 2017 e 2018. Pertanto, come si evince nei fatti, non esiste nessuna guerra dell’acqua se non quella che a scopi propagandistici ha avviato il signor sindaco del Comune di Berceto. Fino a quando ci sarà consentito, continueremo con il nostro lavoro che ha visto iniziare un percorso di risanamento fatto di serietà e di impegno e di poche chiacchiere , un percorso di equità per ridurre le tariffe all’interno delle regole, un percorso che aveva permesso di stanziare risorse per il territorio”.