Attualità. Rapporto #ItaliaSicura, gli investimenti per il settore idrico saranno destinati al Sud

La presentazione del Rapporto #ItaliaSicura dello scorso 18 febbraio.
La presentazione del Rapporto #ItaliaSicura dello scorso 18 febbraio.

E’ stato presentato lo scorso giovedì 18 febbraio,  il dossier “Sviluppo delle infrastrutture idriche. Investimenti pubblici nel Servizio Idrico Integrato” a cura della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche.

Alla presentazione – che si è svolta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – hanno partecipato Guido Bortoni (Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico), Ludovica Agrò (Direttore dell’Agenzia per la Coesione e lo Sviluppo), Laura Cavallo (Capo della segreteria tecnica del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio) e Giovanni Valotti (Presidente di Utilitalia).

Andranno quasi tutti al Sud i fondi degli investimenti 2014-2020 per il settore idrico: in particolare, si stima una disponibilità di 1,85 miliardi di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, che saranno destinati per l’80% al Sud.

Nella nuova programmazione si stimano risorse nazionali e comunitarie per 2,4 miliardi di euro contro i 4,3 miliardi della programmazione 2007-2013.
Per quanto riguarda la programmazione delle risorse europee, l’Accordo di Partenariato 2014-2020 ha previsto 517 milioni di euro per il miglioramento del Servizio Idrico Integrato per usi civili e riduzione delle perdite di rete di acquedotto. Tali risorse saranno allocate attraverso i Por (Programma operativo regionale) nelle Regioni Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata e Puglia e nella Regione Sardegna.


 

Il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti
Il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti

Valotti (Utilitalia): “Drammatica la situazione dei servizi idrici”
In Italia la situazione del settore idrico “è più vicina a quella del Terzo mondo piuttosto che a quella dei Paesi del Nord Europa. E’ drammatica”. Così il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti, secondo il quale “sono necessari 5 miliardi all’anno per i prossimi anni, ma di opere realizzate non solo programmate. Ad oggi invece, siamo fermi a 1,5 mld cioè 30-35 euro in media per abitante contro gli 80-120 di altri Paesi europei, siamo a un terzo, un quarto. E al sud – incalza – diventano 18 euro, la metà della media italiana“. Intervenendo alla presentazione del rapporto ‘Sviluppo delle infrastrutture idriche’ di #italiasicura – la Struttura di Missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e le infrastrutture idriche – Valotti ha spiegato che c’è “un deficit del 30% negli impianti di depurazione che scaricano direttamente nei fiumi e nei laghi; le perdite idriche si attestano intorno a una media del 37%, con punte del 55% ad esempio in Sardegna e del 47% nel Lazio“. Serve quindi un ‘recovery plan’ per i prossimi anni.
Per il Presidente di Utilitalia occorre innanzitutto superare la posizione ideologica sull’acqua “che è il bene pubblico per eccellenza e va rispettato” e “l’unico modo per salvaguardarlo è mettere in campo soggetti industriali efficienti” per cui serve un “riassetto industriale del settore che premi le aziende efficienti e allontani quelle inefficienti, indipendentemente dalla composizione societaria pubblica o privata”.


Guido Bortoni, presidente AEEGSI
Guido Bortoni, presidente AEEGSI (foto tratta dal sito AEEGSI)

Bortoni (Aeegsi): “Per investimenti sollecitare obbligazioni, da affiancare a contributo pubblico e tariffe”
Per finanziare le infrastrutture nel settore idrico “accanto ai due strumenti fondamentali, cioè la tariffa e le risorse pubbliche, che sono complementari, sarebbe opportuno il ricorso alle obbligazioni, cioè al risparmio diffuso”. Così il presidente dell’Aeegsi Guido Bortoni, parlando di ‘project bond o hydrobond’, che sono ancora strumenti ‘abbozzati’.
Bortoni ha aggiunto che “per il periodo 2014-2017 gli interventi da finanziare con la tariffa sono pari a 5,5 miliardi” e che “la regolazione tariffaria per il 2014-2015 e per il 2016-2019 ha dato enfasi al rilancio degli investimenti”.

 

 

 

 

 


Mauro Grassi, responsabile della Struttura #Italiasicura di Palazzo Chigi.
Mauro Grassi, responsabile della Struttura #Italiasicura di Palazzo Chigi.

Grassi (#italiasicura): “Patto fra cittadini, istituzioni e gestori per un moderno sistema idrico”
Per Mauro Grassi, Responsabile della Struttura di Missione #italiasicura, “il quadro che emerge dall’analisi presentata oggi non è confortante, Infatti delle risorse pubbliche stanziate risultano ancora oggi 885 interventi avviati e non ancora conclusi per un valore totale finanziato di 2,9 miliardi di euro e anche 888 interventi neanche avviati per un valore totale finanziato di 3,2 miliardi di euro la maggior parte dei quali, 2,8 miliardi, destinati al Sud”.


 

Per approfondire

Sito web #Italiasicura

Rapporto sullo Sviluppo delle Infrastrutture idriche