Energia/Utilitalia. Teleriscaldamento, firmato memorandum Italia-Cina

La centrale di cogenerazione di Imola gestita dal Gruppo Hera.
La centrale di cogenerazione di Imola gestita dal Gruppo Hera.

ROMA (redazione Quindici)Utilitalia e Airu hanno firmato nei giorni scorsi a Pechino un memorandum d’intesa con China District Heating Association (Cdha) per la diffusione del teleriscaldamento. L’intesa servirà alla promozione di progetti di collaborazione in settori strategici, tra i quali l’efficienza energetica, le energie rinnovabili e le reti energetiche. L’accordo avrà durata biennale e nel corso del tempo saranno organizzati incontri semestrali per l’aggiornamento dello stato di attuazione.

Attraverso la costituzione di uno steering committee- si legge nel documento- le parti gestiranno i progetti e le attività di cooperazione iniziando da subito a specificare le aree di interesse e di cooperazione. La firma è avvenuta nella cornice del Forum sino-italiano sulla Protezione ambientale intitolato District Heating solu tions toward smart and sustainable cities organizzato dal ministero dell’Ambiente, dall’Ambasciata italiana a Pechino e da Utilitalia con il supporto di ln3act Business investment consuiting.

In Italia, il teleriscaldamento raggiunge 3 milioni di cittadini ed è fortemente presente in città quali Torino, Brescia, Milano, con una riduzione di circa 1.400.000 ton di CO2 l’anno e un risparmio conseguente di 442.000 TEP/anno di energia primaria. Tra i gestori di impinati di produzione e distribuzione le tre maggiori utility associate ad Utilitalia: A2A, Hera e Iren (queste ultime due associate anche a Confservizi ER).

Al riscaldamento urbano si guarda con un crescente interesse per i benefici ambientali che è in grado di assicurare e per il risparmio di risorse energetiche che assicura, oltre al recupero di calore che andrebbe altrimenti disperso, proveniente ad esempio dalla generazione elettrica, dalla termovalorizzazione dei rifiuti, da vari processi industriali e da fonti rinnovabili come la geotermia.
Un’iniziativa di notevole importanza per i rapporti tra Italia e Cina, considerando che il Governo cinese ha varato un Piano quinquennale con il quale si stabiliscono precisi obiettivi da raggiungere entro il 2020 in materia energetica e di sviluppo sostenibile e nel quale sono definiti nuovi target per l’efficienza energetica e l’inquinamento atmosferico.