Aziende associate/1. Romagna Acque, approvato il bilancio 2015

Un momento dell'Assemblea di Bilancio di Romagna Acque. Al centro, il presidente, Tonino Bernabè.
Un momento dell’Assemblea di Bilancio di Romagna Acque. Al centro, il presidente, Tonino Bernabè.

FORLI’-  Nel corso del 2015 sono stati forniti 110,7 milioni di metri cubi d’acqua, con un valore di produzione pari a 51.144.704 euro e un utile netto di 6.865.320 euro. Il valore delle singole azioni è fissato in 7 euro.
Gli investimenti complessivi nel corso del 2015 sono stati di circa 20,2 milioni di euro.

Nel corso del 2015 l’andamento idrologico è stato favorevole. A fine febbraio presso l’invaso di Ridracoli è stata raggiunta la quota di massima regolazione, mantenuta fino ai primi giorni di maggio permettendo di affrontare l’estate in condizioni di normalità. La lenta e scarsa ripresa autunnale degli apporti non ha comunque reso necessaria l’attivazione dell’impiantistica di supporto approntata per fare fronte alle crisi idriche, in quanto compensata dall’entrata in funzione del nuovo potabilizzatore Standiana di Ravenna, avvenuta nel mese di settembre.


Bilancio 2015 – Highlights

Ravenna, l’inaugurazione del nuovo potabilizzatore

A settembre 2015 è stato infatti inaugurato il grande potabilizzatore della Standiana, il più importante degli investimenti previsti nel piano pluriennale, che con i circa 40 km di condotte di interconnessione di grandi dimensioni a esso collegate, rappresenta un intervento “di sistema” per l’intera area romagnola.

L’opera rende oggi disponibile una rilevante quantità di acqua aggiuntiva (per almeno 20 milioni di metri cubi anno potenziali), diversificando le fonti di approvvigionamento e consente a una consistente parte del territorio di disporre di una garanzia di approvvigionamento nei casi di crisi idriche.

Rimini, il raddoppio del depuratore

Nel riminese, l’intervento più significativo a cui l’azienda ha dato un cospicuo apporto (sia a livello progettuale che come investimento) è stata la chiusura della condotta di connessione fra Rimini Nord e Santa Giustina, con il raddoppiamento del depuratore, inaugurato lo scorso 23 giugno e oggi in grado di operare per una popolazione equivalente di 560.000 persone.

Si tratta del primo elemento del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato, un progetto complessivo che avrà importanti effetti positivi sulla qualità ambientale del mare Adriatico, visto l’ambizioso obiettivo di azzerare gli scarichi a mare.

Forlì, i lavori per la nuova sede

Infine, a Forlì sono in corso i lavori di realizzazione della nuova sede aziendale, a poca distanza dall’attuale sede di piazzale del Lavoro: lavori che dovrebbero chiudersi nei primi mesi del 2017.

Gli investimenti sull’energia e la certificazione ISO 50001

Sta proseguendo il piano energetico della Società: nel 2015 è stato raggiunto un coefficiente di dipendenza energetica pari a 0,745.

Fra ottobre e dicembre 2015 sono entrate in funzione tre centrali sulla rete idropotabile – simili, pur in dimensioni ridotte, a quella di Monte Casale – che sfruttano il salto di pressione per attivare una turbina. I tre impianti hanno una potenza di circa 100 kWh cadauno, hanno una capacità produttiva annua di circa 1.500.000 kWh complessivamente e sono ubicati rispettivamente a Forlì, Cesena e Riccione. Tutte e quattro le centrali hanno già ottenuto gli incentivi GSE. Nel 2015 le centrali idroelettriche hanno prodotto complessivamente una quantità di energia corrispondente a 7.210.840 kWh.

È in via di realizzazione un’ulteriore centrale idroelettrica, ubicata in corrispondenza del serbatoio di Montalbano a San Giovanni in Marignano, che dovrebbe essere pronta per l’estate 2016.

La Società produce energia anche attraverso 7 impianti fotovoltaici realizzati nel 2013. Tali impianti nel corso del 2015 hanno consentito una produzione pari a 774.073 kWh. È allo studio il progetto di due nuovi impianti: il primo dovrebbe sorgere a Bellaria ed essere installato in contemporanea con la ristrutturazione del locale impianto di potabilizzazione; il secondo riguarda invece Forlimpopoli e sarà collegato alla realizzazione di un nuovo magazzino.

La Società ha deciso di adottare un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE), quale strumento per supportare e dare piena attuazione alla politica energetica aziendale. Il Sistema è stato impostato con riferimento ai requisiti della norma UNI EN ISO 50001:2011. Nel corso del 2015 è stato attuato il percorso che ha portato all’ottenimento della certificazione a seguito dell’Audit finale del dicembre 2015.

Ricerca e sviluppo

Nel 2015 è proseguita in maniera costante e crescente la collaborazione fra la Società e il mondo universitario. Romagna Acque ha scelto di investire sulla ricerca per essere sempre al passo con le progressive evoluzioni delle competenze che via via si svilupperanno.

Si sono dunque irrobustiti i rapporti con diverse sedi universitarie. Con il DICAM, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università degli Studi di Bologna, per attività di ricerca finalizzate a identificare possibilità di miglioramento nella gestione dell’invaso di Ridracoli e definire criteri per la gestione integrata ottimale delle risorse idriche disponibili.

Con la Facoltà di Scienze Ambientali di Ravenna, per approfondire le indagini sulla composizione chimica inorganica dell’acqua distribuita da Romagna Acque.

Con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma “Sapienza”, uno dei firmatari del protocollo d’intesa volto a promuovere e far convergere le reciproche azioni verso gli obiettivi condivisi di sviluppo di azioni inerenti alla tutela dell’assetto idrogeologico delle aree di riferimento e alla loro sicurezza.

Con l’Università di Perugia, interessata a sviluppare il tema del rilievo mediante APR (ovvero i droni) per il controllo e la manutenzione delle opere di sbarramento, come la Diga di Ridracoli.

I costi ecosistemici

E’ nato inoltre un rapporto con l’Università di Urbino per quanto riguarda la ricerca su un tema emergente, anche a livello legislativo: quello dei cosiddetti “pagamenti ecosistemici” (PSEA). Una recente legge configura oggi i costi ambientali come qualsiasi spesa sostenuta per intraprendere misure tese al ripristino, alla riduzione o al contenimento del “danno” prodotto dagli utilizzi della risorsa per raggiungere gli obiettivi di qualità pianificati, imputabile direttamente al soggetto che utilizza la risorsa. La valutazione dei PSEA e del loro pagamento aggiunge così importanza al tema della tutela ambientale, individuando i criteri con cui si dovranno definire le forme di remunerazione dei servizi resi dagli ecosistemi.


Bilancio di sostenibilità

Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2015

Venerdì 8 luglio, a partire dalle 9, a Cesena, verrà presentato il Bilancio di Sostenibilità 2015. Interverrà, tra gli altri, il presidente di Ref Ricerche Giacomo Vaciago.

Seguirà inoltre una tavola rotonda dal titolo “Un nuovo patto per l’acqua in Emilia-Romagna”, con la partecipazione dei sindaci di Ravenna, Michele De Pascale, di Forlì, Davide Drei, di Rimini, Andrea Gnassi, di Cesena, Paolo Lucchi.