Rifiuti, l’Emilia – Romagna è in regola con le norme comunitarie
La Commissione europea ha inviato un parere motivato al nostro Paese esortando diverse regioni ad adottare e aggiornare i piani per la gestione dei rifiuti conformandoli agli obiettivi della legislazione dell’UE in materia di rifiuti (direttiva 2008/98/CE) e ai principi dell’economia circolare.
Tra le regioni italiane coinvolte ci sono: Abruzzo, Basilicata, Provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Sardegna e Sicilia che hanno omesso di riesaminare i loro piani di gestione dei rifiuti adottati nel 2008 o prima di tale data.
Tali piani sono destinati a ridurre l’impatto dei rifiuti sulla salute umana e sull’ambiente e a migliorare l’efficienza delle risorse in tutta l’UE. Gli Stati membri sono tenuti a rivalutare i loro piani di gestione dei rifiuti almeno ogni sei anni ed eventualmente a riesaminarli. Se le autorità italiane non interverranno entro due mesi, fa sapere Bruxelles, il caso potrà essere deferito alla Corte di giustizia dell’UE.
L’Emilia-Romagna invece, non è tra le Regioni coinvolte nel richiamo a chi non ha adeguato i Piani per la gestione dei rifiuti.
“Siamo sempre stati molto tranquilli rispetto al nostro operato – spiega l’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo (nella foto) – poiché la Regione Emilia-Romagna ha approvato il Piano di gestione dei rifiuti a maggio dello scorso anno nel pieno rispetto dei tempi”. “Il nostro Piano – ha aggiunto – è stato tra quelli sorteggiati per il controllo dei contenuti e successivamente approvato dalla Commissione europea”.
“Voglio anche ricordare che l’Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia a realizzare una legge sull’economia circolare, la legge 16/2015. Abbiamo adempiuto agli obblighi – conclude l’assessore – ma lo abbiamo fatto con largo anticipo e con obiettivi ancora più sfidanti di quelli proposti dall’Europa”.