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Le aziende SPL portano a Ecomondo l’economia circolare

RIMINI – Acqua, ambiente, energia. Le aziende di servizi pubblici locali si sono rese protagoniste a Ecomondo con la presentazione dei loro progetti e strategie per lo sviluppo della Green Economy e dell’economia circolare. Tanti gli eventi di approfondimento che sono stati organizzati presso lo stand di Utilitalia nelle tre giorni andata in scena a Rimini dal 6 al 9 novembre scorso sui temi di più stretta attualità: dalle best practice in tema di gestione dei rifiuti con il confronto delle esperienze maturate a livello internazionale, alla valorizzazione dei fanghi di depurazione, fino alle sfide per il servizio idrico integrato alle prese con siccità e cambiamenti climatici.

Oltre agli eventi promossi da Utilitalia, erano presenti in fiera con propri stand anche le associate Gruppo Hera e Gruppo Iren.

Hera si è  presentata a Ecomondo alzando l’asticella alla sfida della sostenibilità. A pochi giorni infatti dal taglio del nastro del primo impianto italiano su scala industriale per la produzione di biometano dai rifiuti organici, il Gruppo ha rilanciato  il proprio impegno nell’economia circolare, annunciando la firma di un importante protocollo internazionale sulla riduzione dell’inquinamento da fonti plastiche e presentando l’ultima edizione del suo report sulla tracciabilità dei rifiuti, con il 93% della raccolta differenziata portato a effettivo recupero.

I tanti capitoli del nostro impegno a favore dell’economia circolare – ha commentato infatti Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Heraesprimono un approccio che affronta il problema delle risorse a 360 gradi, senza ridurlo alla gestione della sua sola coda, cioè degli scarti. Sottoscrivendo ad esempio il Global Commitment della Fondazione MacArthur sulla riduzione dell’inquinamento da fonti plastiche – prosegue l’AD della multiutility – ci siamo dati l’obiettivo, entro il 2025, di aumentare del 70% la nostra produzione di plastica riciclata, contribuendo così con 250 altre aziende a tracciare quella “line in the sand” che descrive in maniera evocativa il senso di questo importante protocollo internazionale, nel cui solco il tema della raccolta diventa parte di una più ampia azione collettiva che guarda anche e soprattutto alla sorgente del problema, puntando su partecipazione, innovazione e capacità industriale. Nell’interesse dell’economia circolare sono fondamentali anche le varie iniziative che abbiamo intrapreso in materia di efficienza energetica, e grazie alle quali registriamo importanti risultati in termini di riduzione dei consumi, decarbonizzazione e promozione di quelle energie rinnovabili con cui, non a caso, alimentiamo già tutte le nostre attività.”

E un grande interesse con l’affluenza di molti visitatori ha registrato anche lo stand del Gruppo Iren. Il momento più coinvolgente si è avuto Giovedì 8 Novembre, quando allo stand di Iren sono giunti gli alunni di alcune classi delle scuole elementari che hanno partecipato all’iniziativa “Raccolta differenziata? Un gioco da ragazzi” organizzata dal settore Comunicazione – EDU Iren, nato a Reggio Emilia sul tema del rispetto e cura dell’ambiente, sostenibilità e raccolta differenziata per generare consapevolezze, responsabilità e partecipazione da parte dei bambini e delle bambine delle scuole primarie della città.

Nell’anno scolastico 2017 – 2018 il progetto, nato dalla collaborazione tra il servizio Officina Educativa e Iren, con la partecipazione delle Guardie ecologiche, ha coinvolto 3 istituti comprensivi della città, 6 scuole primarie ed anche il liceo artistico Gaetano Chierici (del quale un gruppo di studenti dell’indirizzo multimediale è approdato a una esperienza di alternanza scuola lavoro con Iren).

I bambini, accompagnati dalle insegnanti e dai colleghi di EDU Iren, si sono seduti in un angolo dello stand ed hanno cominciato a rivolgere domande al Presidente Paolo Peveraro, il quale ha trascorso gran parte della mattinata a rispondere su questioni per nulla scontate.