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Tutto pronto per il Festival dell’Acqua

 

I cambiamenti climatici e la scarsità di risorsa idrica, i legami tra le direttive europee e l’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile al 2030, la ricerca e l’innovazione tecnologica insieme alla sostenibilità ambientale, le infrastrutture, gli acquedotti. E ancora la normativa di riferimento del servizio idrico integrato e le sue proposte di riforma, il tema degli investimenti e gli argomenti in capo all’Autorità di regolazione. Tutto questo è il Festival dell’Acqua, ideato e promosso da Utilitalia (la Federazione delle aziende che si occupano di acqua, ambiente e energia), che quest’anno torna – in gemellaggio con il “Water light festival” – a Bressanone (Bolzano) dal 13 al 15 maggio.

Il Festival dell’Acqua – che ha cadenza biennale ed è giunto alla sua quinta edizione dopo Genova nel 2011, L’Aquila nel 2013, Milano nel 2015 e Bari nel 2017 – è una tre giorni di riflessioni e approfondimenti con relatori nazionali e internazionali ed esperti del settore, per parlare di acqua, intesa come risorsa essenziale per la vita, insieme a manifestazioni artistiche e culturali. L’iniziativa chiama a raccolta le circa 500 aziende associate a Utilitalia e tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità. Il programma della manifestazione prevede, tra le altre cose, incontri sull’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile al 2030. Ma si parlerà anche della stretta connessione dell’acqua con l’energia e di mini-idroelettrico. Ci sarà spazio a dibattiti sui cambiamenti climatici e quindi sugli effetti della siccità o al contrario sulle alluvioni, e perciò sulla gestione dell’abbondanza di acqua; si metterà a fuoco la necessità di un nuovo approccio in termini di tecnologie, investimenti, strategie gestionali e meccanismi di regolazione, e un focus sarà dedicato alle località sciistiche dove spesso il turismo invernale deve poter fare affidamento sulla neve naturale o, in sua mancanza, su quella artificiale. E ancora si parlerà di Europa e dei nuovi obiettivi coerenti con gli indirizzi di economia circolare; sarà in quest’occasione anche presentato il Blue Book, lo studio sullo stato dell’arte dell’acqua in Italia realizzato in collaborazione con Utilitatis, per poi concentrarsi su un’analisi del settore sugli impatti industriali, economici e ambientali della regolazione del servizio.

Ecco gli appuntamenti in cui è prevista la partecipazione dei gestori dell’Emilia – Romagna:

  • Mutamenti climatici e scarsità idrica: quali politiche adottare. Lunedì 13 maggio, ore 9.45. Partecipa il direttore generale di Romagna Acque Andrea Gambi con una relazione su “La flessibilità delle fonti e il ruolo degli invasi nella esperienza e nei programmi di Romagna Acque Società delle Fonti”.
  • Le frontiere dell’automazione e della telematica in campo idrico. Martedì 14 maggio, ore 9.30. Partecipano: Sandro Boarini (Hera Spa) – con la relazione “Ottimizzare costi, affidabilità e risparmio di risorsa”; Paolo Gelli (Hera Spa) con “Rilevazioni scarichi inquinanti nella rete fognaria e allerta automatica con la tecnologia Kando”.
  • Pulizia e protezione delle condotte idriche interrate. Martedì 14 maggio ore 14.30. Partecipano: il direttore generale di Ireti Eugenio Bertolini, con la relazione “Esperienza di Ireti nelle applicazioni di tecnologie No – Dig”; Dario Mammo Zagarella (Aimag Spa) con “Diamo valore all’acqua. Relining: l’innovazione nella manutenzione e gestione delle reti”.
  • Quando l’acqua è troppa: reti idrografiche ed acque meteoriche”. Mercoledì 15 maggio, ore 9.30. Partecipano Emilio Caporossi e Luca Migliori della Direzione Acqua di Hera e di Heratech con la relazione “Acque meteoriche e balneazione: il piano di salvaguardia della balneazione di Rimini”.
  • Consolidamento degli strumenti strategici e decisionali nel servizio idrico integrato. Mercoledì 15 maggio, ore 10. Partecipano alla discussione a valle della presentazione degli ultimi dati del Blue Book: Alessandro Cecchi, responsabile Affari regolatori d Iren, Emilio Guidetti, direttore generale di Montagna 2000, Franco Fogacci, direttore Acqua di Hera.