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Stress idrico vs Sviluppo sostenibile. Il complesso rapporto tra qualifica giuridica, sistema di gestione e tutela dell’acqua

Siamo determinati a fare passi audaci e trasformativi che sono urgentemente necessari per portare il mondo sulla strada della sostenibilità e della resilienza». Con questa significativa espressione, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha ribadito l’impegno di tutti i Paesi e parti in causa ad una crescita sociale ecocompatibile. Tale obbiettivo costituisce o dovrebbe costituire, ormai da anni, il criterio guida delle decisioni politiche nazionali e sovrannazionali. Del resto, come affermato nel 1987, da Gro Harlem Brundtland, presidente della Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo, il progresso sociale deve essere in grado di soddisfare gli interessi generazionali attraverso il raggiungimento di un equilibrio armonico all’interno della specie umana e tra quest’ultima e la natura. Si tratta, in altre parole, di assicurare uno sviluppo sostenibile. Il principio di sviluppo sostenibile, emerso per la prima volta nel noto rapporto Brundtland, intitolato «Our common future», indica l’esigenza di una crescita sociale equilibrata. Il progresso deve assicurare a tutti i membri della collettività una pari opportunità di godimento delle risorse naturali. Si tratta, in particolare, di garantire un’equità sia intra-generazionale, sia inter-generazionale. La prima impone ad ogni Paese scelte politiche rispettose delle esigenze dei popoli limitrofi, oltre che di quelle dei propri cittadini. La seconda richiede, invece, agli Stati di tenere conto dei bisogni delle generazioni presenti e future nella definizione delle loro politiche di sviluppo. Al fine di assicurare una crescita socio-economico sostenibile è dunque necessario garantire a chiunque l’accesso alle risorse naturali indispensabili per la sopravvivenza. Non si richiede solo di migliorare la qualità della vita ma anche di proteggerla e garantirla. Come emerge dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ancora oggi miliardi di persone continuano a vivere nella povertà. La sopravvivenza stessa di molti è a rischio. In detta prospettiva, lo sviluppo sostenibile impone, in primis, di assicurare l’accesso ai beni vitali (…)

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