Emiliambiente: verso un Piano idrico-acquedottistico per tutti gli 11 comuni serviti

 

FIDENZA -Sta compiendo i suoi primi passi il progetto di EmiliAmbiente – gestore del Servizio Idrico Integrato di 11 Comuni nel parmense – per la definizione di un Piano Idrico-Acquedottistico sulla totalità del territorio servito: l’appalto per le attività specialistiche di ingegneria necessarie – che comprendono modellazione idraulica, distrettualizzazione, analisi e ricerca perdite – è stato affidato lo scorso luglio all’ATI composta da Idrostudi Srl, BM Tecnologie Industriali Srl, TAE Srl, J+S Srl e Edilscavi Srl ed è ora pienamente operativo sotto la direzione lavori dell’Ufficio Ingegneria dell’azienda, che ne ha curato anche la progettazione. L’obiettivo finale è verificare, integrare e digitalizzare le informazioni in possesso sulla rete e sugli impianti in modo da renderne più efficiente la gestione e la manutenzione, riducendo sensibilmente sprechi energetici e perdite idriche.

 Lo studio – che progressivamente interesserà gli oltre mille chilometri di rete di adduzione e distribuzione gestiti, per un investimento superiore a 1 milione di euro –  si articola in quattro fasi differenti. La prima è la modellazione idraulica, cioè la ricostruzione di un modello accurato delle caratteristiche geometrico-idrauliche della rete di tutti i Comuni gestiti: una “mappatura” puntuale e aggiornata necessaria per procedere poi alla distrettualizzazione, cioè alla divisione della rete distributiva in sotto-distretti di misura. L’installazione di strumenti di telecontrollo consentirà a questo punto a EmiliAmbiente di monitorare e analizzare in tempo reale la situazione di ognuno dei distretti, rilevando in modo immediato e puntuale ogni anomalia.  Si apre quindi la fase di ricerca perdite vera e propria, cioè l’attività di indagine sulla rete per individuare e localizzare le dispersioni idriche. L’ATI appaltatrice dovrà infine procedere alla proposta di un piano pluriannuale per la risoluzione delle criticità identificate nelle fasi precedenti, evidenziando gli interventi da realizzare in ordine di priorità e secondo una logica di efficienza, efficacia ed economicità del servizio: tra questi, ad esempio, l’eliminazione delle insufficienze idrauliche e la sostituzione dei tratti di rete più vetusti, la manutenzione, la taratura o la sostituzione di strumenti e organi idraulici, ma anche l’efficientamento energetico di impianti di captazione, sollevamenti e altri impianti di adduzione.

L’appalto prevede lo svolgimento di queste quattro operazioni su tutta la rete gestita da EmiliAmbiente in un periodo complessivo di 20 mesi, concentrandosi a rotazione su ognuno dei Comuni serviti (o gruppi di Comuni, nel caso delle realtà più piccole): questa modalità garantirà l’ottenimento dei primi risultati in tempi relativamente rapidi.

“Attualmente – afferma a questo proposito Andrea Peschiuta, Direttore Generale di EmiliAmbiente – stiamo terminando la fase di rilievo degli impianti e inserimento dati per la creazione del modello idraulico dei comuni di Fidenza, Colorno, Sissa-Trecasali e Torrile. A questa fase seguiranno i rilievi topografici dei tratti mancanti e l’installazioni degli strumenti di misura portatili per poter tarare la rispondenza alla realtà del modello digitale creato, una volta ottenuti i risultati ottimali procederemo a creare i distretti di misura e controllo o a validare quelli già presenti, prima di procedere con le fasi successive”.


EmiliAmbiente: con #LoSapeviChe? alla scoperta della nuova Carta dei Servizi

È on line sul sito www.emiliambiente.it la nuova Carta dei Servizi di EmiliAmbiente SpA, gestore del Servizio Idrico Integrato in 11 Comuni del parmense. Il documento – consultabile in pdf nella sezione “società” del sito – contiene, in sintesi, le caratteristiche del Servizio che l’azienda garantisce all’utenza; è insomma un vero e proprio “patto” che, nero su bianco, EmiliAmbiente si impegna a rispettare nei confronti dei cittadini. L’aggiornamento della Carta – approvato dal Consiglio di Amministrazione della SpA lo scorso 15 ottobre – risponde all’esigenza di adeguarla alle nuove linee guida stabilite dall’ente di governo d’ambito – ATERSIR, Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per il Servizio Idrico e i Rifiuti – e in più in generale ai numerosi atti regolatori che l’Autorità nazionale – ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti – ha emesso negli ultimi anni: tra questi, per citarne solo alcuni, la normativa sugli standard di qualità tecnica richiesti ai gestori del Servizio, le nuove modalità di erogazione del Bonus Sociale Idrico e le regole introdotte per la gestione della morosità, dei reclami e delle controversie. Non solo: nella nuova versione della Carta si è badato ad aumentare al massimo la chiarezza e la leggibilità del documento, che deve essere facilmente consultabile e comprensibile. Prezioso in questo senso è stato il lungo percorso di confronto svolto a livello regionale, con la regia di ATERSIR, con il Comitato Consultivo degli Utenti e con gli altri gestori del Servizio Idrico Integrato; uno sforzo che peraltro ha condotto, per la prima volta, all’adozione di un modello di Carta uniforme per tutto il territorio regionale.

“Dall’ultima indagine di soddisfazione utenti che abbiamo svolto – afferma a questo proposito Andrea Peschiuta – Direttore Generale di EmiliAmbiente – è emerso come una percentuale ancora molto rilevante dei nostri utenti non sia a conoscenza dell’esistenza della Carta, che invece riteniamo uno strumento di fondamentale importanza. Per questo cogliamo l’occasione del suo aggiornamento per lanciare “Lo sapevi che…?” una rubrica di comunicazione che nelle prossime settimane, utilizzando tutti i canali aziendali – il sito web, le pagine Facebook e Linkedin, la newsletter Risorsaacqua, il canale Youtube – proporrà periodicamente le moltissime informazioni utili e “di servizio” che si trovano al suo interno: una alla volta, con taglio semplice e concreto, anche grazie a infografiche e contenuti multimediali. In breve, in modo smart, per essere sempre più vicini ai cittadini che serviamo”.