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Hera e Iren: i rispettivi Cda hanno approvato i risultati del primo trimestre 2021

GRUPPO HERA

BOLOGNA – Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato all’unanimità i risultati consolidati del primo trimestre 2021, con i principali indicatori economico-finanziari in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, frutto di una strategia multibusiness solida, efficiente e sostenibile, e di una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale. Hanno contributo in particolare i settori energetici e l’area ambiente; in evidenza anche un ulteriore miglioramento della solidità finanziaria, con una forte riduzione dell’indebitamento finanziario netto.

Al 31 marzo 2021, i clienti energy sono arrivati a sfiorare i 3,4 milioni di unità, grazie anche alle azioni commerciali e al potenziamento dei servizi a valore aggiunto: dalle forniture “verdi”, alla vendita e installazione di apparecchiature a led, caldaie e termostati intelligenti, fino alle diagnosi energetiche, contratti per servizi energia, impianti e progetti di riqualificazione mirati. In questa direzione rientra anche l’acquisizione, nel settembre 2020, della società Wölmann, che opera nel settore dell’installazione di pannelli fotovoltaici e ha rappresentato la principale variazione di perimetro rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

Ricavi per circa 2,3 miliardi (+10,5%)

Nel primo trimestre 2021, i ricavi sono stati pari a 2.271,8 milioni, in crescita del 10,5% rispetto ai 2.055,8 milioni dell’analogo periodo del 2020. A questo risultato hanno contribuito, in particolare, i settori energetici, con i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento del prezzo dell’energia elettrica, oltre al business della gestione calore e le attività per i servizi a valore aggiunto per i clienti. In aumento anche i ricavi del teleriscaldamento e dei servizi regolati a rete, oltre a quelli dell’area ambiente, grazie alla produzione di energia e ai maggiori rifiuti trattati.

Margine operativo lordo (MOL) in aumento a 362,0 milioni (+3,7%)

Il margine operativo lordo passa dai 349,2 milioni dei primi tre mesi del 2020 ai 362,0 milioni al 31 marzo 2021, registrando un incremento di 12,8 milioni (+3,7%). La crescita è da attribuire in particolare alle performance delle aree energetiche, che complessivamente crescono di 12,3 milioni principalmente grazie ai maggiori margini di vendita e intermediazione. Positivi i contributi anche dell’area ambiente e degli altri servizi, mentre il ciclo idrico registra una leggera contrazione.

Risultato operativo e utile ante-imposte in crescita

Sale anche il risultato operativo netto, pari a 223,1 milioni al 31 marzo 2021, in crescita rispetto ai 211,7 milioni dell’analogo periodo del 2020 (+5,4%). Sostanzialmente invariata la gestione finanziaria, pari a 28,8 milioni, con un incremento di oneri per la cessione dei crediti fiscali nell’ambito delle attività legate all’ecobonus, mitigato da maggiori proventi per le indennità di mora sui crediti dei clienti dei mercati di ultima istanza. L’utile prima delle imposte sale a 194,3 milioni (+6,2%).

Utile netto per gli Azionisti in aumento a 132,2 milioni (+6,3%)

Grazie a un tax rate in miglioramento al 27,8%, rispetto al 28,8% del primo trimestre 2020, determinato dall’impegno del Gruppo nel sostenere investimenti per la trasformazione tecnologica, digitale e ambientale in chiave Utility 4.0, l’utile netto al 31 marzo 2021 ha raggiunto i 140,3 milioni, in aumento del 7,7% rispetto ai 130,3 milioni dello stesso periodo del 2020. Sale anche l’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, pari a 132,2 milioni, in crescita del 6,3% rispetto ai 124,4 milioni dello stesso periodo del 2020.

Investimenti operativi in rialzo e indebitamento finanziario netto in forte miglioramento

In significativa crescita gli investimenti operativi netti, che passano dai 91,5 milioni al 31 marzo 2020 ai 112,6 milioni (+23,1%) nel primo trimestre del 2021, e hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si aggiungono gli investimenti nella distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario.

Grazie in particolare al contributo positivo della gestione operativa nel trimestre, si registra un forte miglioramento anche nell’indebitamento finanziario netto, che si attesta a 3.077,6 milioni rispetto ai 3.227,0 milioni al 31 dicembre 2020, in calo di circa 150 milioni. Grazie alla doppia leva dell’aumento del MOL e della diminuzione dell’indebitamento finanziario netto, il rapporto debito netto/MOL migliora ulteriormente a 2,71x, sia rispetto all’analogo trimestre dello scorso anno (2,93x) sia rispetto al dato di fine 2020 (2,87x).

Dati che confermano ancora una volta la solidità finanziaria del Gruppo, come emerge anche dalle valutazioni delle principali agenzie di rating e, in particolare, dal recente upgrade di Standard & Poor’s a BBB+ con Outlook stabile.

(Gruppo Hera.it)


GRUPPO IREN

Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 31 marzo 2021 che evidenziano un forte incremento di tutti gli indicatori economici.

Il Margine Operativo Lordo  si attesta  a 313 milioni di euro (+14,0%) mentre l’utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 121 milioni di euro (+44,2%);  il debito netto cala di circa 33 milioni di euro grazie alla robusta generazione di cassa.

Approviamo oggi il trimestre con la maggior crescita assoluta e relativa nella storia di Iren. L’incremento di tutti gli indicatori economici e la contestuale riduzione dell’indebitamento finanziario, assumono ancora maggiore rilevanza tenuto conto dell’incertezza derivante dal perdurare della pandemia ed evidenziano la velocità di ripresa e la capacità di procedere verso gli obiettivi prefissati dal Gruppo. Le riforme previste dal PNRR, ancor più dei fondi stanziati, serviranno da spinta per tutto il settore delle multiutility.” – ha commentato Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo che ha poi aggiunto – “Con il sostegno dato dagli ottimi risultati ottenuti in questo trimestre, è possibile incrementare la guidance dei principali indicatori economico-finanziari del 2021.”

Gli straordinari risultati di crescita appena approvati evidenziano la qualità del modello multibusiness, ove tutti i settori in cui è attivo il Gruppo apportano una marginalità positiva nel trimestre. Particolarmente positivo, inoltre, il contributo delle società acquisite nel 2020, I.Blu e Unieco, che ci hanno inoltre consentito di ampliare il perimetro operativo e sviluppare nuove filiere di business. L’attuazione del PNRR consentirà a Iren di rafforzare il ruolo di motore di sviluppo che il Gruppo riveste per i propri territori di riferimento.”, ha affermato il Presidente di Iren Renato Boero.

Questi i principali indicatori economico-finanziari

  • Ricavi a 1.140 milioni di euro (+5,8% rispetto a 1.077 milioni di euro al 31/3/2020)
  • Margine Operativo Lordo (Ebitda) a 313 milioni di euro (+14,0% rispetto a 274 milioni di euro al 31/3/2020)
  • Risultato Operativo (Ebit) pari a 184 milioni di euro (+26,7% rispetto a 145 milioni di euro al 31/3/2020)
  • Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 121 milioni di euro (+44,2% rispetto a 84 milioni di euro al 31/3/2020)
  • Indebitamento finanziario netto a 2.915 milioni di euro (-1,1% rispetto a 2.948 milioni di euro al 31/12/2020)

Highlights industriali

  • Crescita organica complessiva pari a circa 6 milioni di euro di Ebitda, al netto dei costi emergenti
  • Consolidamento società recentemente acquisite (I.Blu e Unieco) pari a 8 milioni di euro di Ebitda
  • Sinergie pari a 2 milioni di euro di Ebitda
  • Investimenti pari a 122 milioni di euro (-6,2%) in linea con le assunzioni di Piano e previsti in crescita nei prossimi trimestri
  • Solida base clienti nei settori energetici (circa 1,885 milioni di clienti), in aumento di 8.000 unità rispetto al 31/12/2020

(Iren informa.it)