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Recovery Fund, ecco il Piano nazionale di ripresa e resilienza

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dello scorso 29 aprile, ha definitivamente dato il via libera al testo del “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, trasmesso il giorno successivo alla Commissione Ue per la relativa valutazione.

Nella medesima sede, è stato approvato anche un Dl., rubricato “Misure urgenti relative al fondo complementare al ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’ e altre misure urgenti per gli investimenti”, che veicola disposizioni inerenti agli interventi del “Piano nazionale per gli Investimenti” ed è finalizzato a integrarlo con risorse nazionali.

Gli interventi riguardano i seguenti ambiti:

  • Servizi digitali e Cittadinanza digitale – Piattaforma “PagoPA” e App “IO”;
  • tecnologie satellitari ed Economia spaziale;
  • riqualificazione edilizia residenziale pubblica;
  • Interventi per le aree del terremoto;
  • Ecobonus e Sismabonus”;
  • Infrastrutture e Mobilità sostenibili (rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi) per la sostenibilità ambientale dei Porti e il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade;
  • Investimenti strategici sui siti del Patrimonio culturale, edifici e aree naturali e per altri interventi in materia;
  • Salute, Ambiente e Clima; Ospedale sicuro e sostenibile; Ecosistema innovativo della Salute;
  • Case dei servizi di Cittadinanza digitale; transizione 4.0; accordi per l’innovazione;
  • costruzione e miglioramento di padiglioni e spazi per strutture penitenziarie per adulti e minori;
  • contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, Pesca e Acquacoltura, Silvicoltura, Floricoltura e Vivaismo;
  • iniziative di ricerca per le tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale.

Si prevede, inoltre, l’incremento della dotazione del “Fondo per lo sviluppo e la coesione” relativo al periodo di programmazione 2021-2027, per un importo di 15,5 miliardi di Euro.

In merito alla copertura degli oneri derivanti dalle agevolazioni su “Ecobonus e Sismabonus” (c.d. “110%”), viene disposto che gli eventuali minori oneri rilevati, anche in via prospettica, a seguito del monitoraggio degli effetti finanziari derivanti dal riconoscimento dell’agevolazione in parola, rispetto alla previsione tendenziale, siano vincolati alla proroga del termine della fruizione dell’agevolazione, da definire con successivi Provvedimenti legislativi nei limiti dei risparmi risultanti.

Confservizi ER seguirà nei prossimi mesi i vari passaggi di implementazione del Piano con approfondimenti e focus specifici con una particolare attenzione a riforme e progetti della missione dedicata alla Transizione ecologica.

Pubblichiamo dunque le slide presentate nel corso della giunta esecutiva del 11 maggio scorso, relative alla struttura generale del Piano e agli interventi previsti per acqua, ambiente e rifiuti.

 

STRUTTURA PNRR