DDL Concorrenza, le novità per energia e rifiuti

Giovedì 4 novembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del disegno di legge sulla concorrenza, impegnandosi ad affrontare, entro la fine dell’anno, una serie di norme in tema di energia, trasporti, rifiuti e vigilanza del mercato.

Istituita nell’ordinamento nazionale dal 2009, la legge annuale per il mercato e la concorrenza nasce con il dichiarato obiettivo di “rimuovere gli ostacoli di carattere normativo e amministrativo” promuovendo “lo sviluppo della concorrenza e la tutela dei consumatori”. In altre parole costituisce l’attività periodica con cui il Governo rimaneggia norme e regole nei mercati dei prodotti e dei servizi, sulla base delle specifiche indicazioni dell’Autorità garante.

Come spiega il CdM in una nota stampa, questo Ddl Concorrenza 2021 interviene, tra le altre cose, su idroelettrico, gas, colonnine elettriche, tutela della salute e sviluppo delle infrastrutture digitali.

Volendo concentrare la lente sulle novità in materia di energia, il provvedimento offre alcuni articoli interessanti. A cominciare da quello sulle concessioni idroelettriche. Il Ddl Concorrenza 2021 stabilisce infatti che le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche si svolgano “in ogni caso secondo parametri competitivi, equi e trasparenti, sulla base di un’adeguata valorizzazione economica dei canoni concessori e di un’idonea valorizzazione tecnica degli interventi di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture esistenti”. Il percorso di assegnazione dovrà essere avviato entro il 31 dicembre 2022. Le Regioni dovranno comunicare al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili l’avvio e gli esiti delle procedure. Decorso tale termine, in caso di mancata adozione delle leggi regionali, il Ministero promuoverà l’esercizio dei poteri sostituivi.

Il testo introduce anche regole ulteriori di trasparenza e ritorno degli investimenti nelle procedure di affidamento del servizio di distribuzione del gas per favorire lo svolgimento delle gare. In particolare, si prevedono incentivi in favore dell’ente locale al fine di procedere in maniera tempestiva allo svolgimento dei concorsi, soprattutto con riguardo alla valutazione economica delle reti e degli impianti di distribuzione.

Sempre in tema energetico il disegno di legge per il mercato e la concorrenza detta criteri per la selezione degli operatori che si occuperanno dell’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica da parte degli enti locali e dei concessionari autostradali. L’obiettivo è che la scelta avvenga tramite procedure competitive trasparenti e non discriminatorie.

Sul fronte della sostenibilità ambientale, invece, si propone di promuovere l’introduzione di una maggiore concorrenza nella filiera di gestione dei rifiuti, al fine di accelerare il percorso dell’economia circolare. “In particolare – si legge nella nota stampa del Governo –  con riguardo alle utenze non domestiche, si riduce da cinque a due anni la durata minima degli accordi che le utenze non domestiche devono stipulare per la raccolta e l’avvio a recupero dei propri rifiuti al fine di favorire un maggiore dinamismo concorrenziale nell’offerta di tali servizi. Con riguardo al servizio di gestione integrata dei rifiuti, si rafforzano gli standard qualitativi per l’erogazione delle attività di smaltimento e recupero attribuendo specifiche competenze regolatorie all’ARERA”.

(Rinnovabili.it)