Gruppo Hera: il Cda approva i risultati del terzo trimestre 2021

Numeri in crescita per Hera. Il Cda della multiutility ha approvato mercoledì 10 novembre all’unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2021, con un miglioramento dei principali indicatori economici rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tra i risultati più significativi l’aumento di oltre 77 milioni del margine operativo lordo, “che è stato determinato soprattutto dalle attività a libero mercato– spiega l’azienda- in particolare vendita di gas, servizi energia e trattamento rifiuti“. In forte incremento anche l’utile netto per gli azionisti. Nel mese di luglio è stato distribuito il dividendo agli azionisti per un importo di 161 milioni di euro, corrispondente a 11 centesimi per azione, in crescita del 10% rispetto allo scorso esercizio fiscale. La crescita nei primi nove mesi dell’anno, più in generale, non è solo rispetto al 2020, ma anche rispetto ai risultati pre-pandemici del 2019 e al di sopra delle attese del piano industriale al 2024: in meno di due anni la multiutility “ha conseguito più della metà della crescita prevista nel quinquennio del piano“. Nel dettaglio, i ricavi sono superiori ai 6,4 miliardi di euro, con un rialzo del 31% rispetto ai 4,9 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, e in crescita in tutte le aree. In particolare, nei settori energy “hanno inciso i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento dei prezzi delle commodities energetiche, oltre al business dei servizi energia per le attività legate al bonus facciate e alle opere di efficienza energetica“. In aumento anche i ricavi dei servizi a rete (sia regolati sia per conto terzi) e del settore ambiente, per la produzione di energia, i maggiori rifiuti trattati e l’aumento delle materie plastiche vendute”.

Il margine operativo lordo aumenta invece di 77,1 milioni, con un rialzo del 9,6%, passando dagli 806,2 milioni dei primi nove mesi del 2020 ai 883,3 milioni del 30 settembre 2021. Questo incremento, spiega Hera, “è legato alle performance delle aree energy, soprattutto grazie alla vendita di gas e al trading di energia, nonché alle attività nei servizi energia”. Il risultato operativo sale a 470,8 milioni, rispetto ai 414,7 del 30 settembre 2020, con un rialzo del 13,5%. La gestione finanziaria alla fine dei primi nove mesi del 2021 si attesta a 85,4 milioni, “in particolare per minori proventi per indennità di mora sui mercati di ultima istanza e per maggiori oneri per la cessione dei crediti fiscali nell’ambito delle attività legate all’ecobonus“. L’utile netto sale a 340,6 milioni, con un rialzo del 39,2% rispetto ai 244,7 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente, “grazie a un tax rate del 26,2%, in miglioramento rispetto al 27% registrato al 30 settembre 2020″. In crescita anche l’utile di pertinenza degli azionisti del gruppo, che sale a 308,4 milioni di euro rispetto ai 233,1 milioni al 30 settembre 2020 (+32,3%). Nei primi nove mesi del 2021, inoltre, Hera ha effettuato investimenti operativi per 377,2 milioni, in crescita di oltre il 13% rispetto ai 333,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un focus importante sui progetti previsti anche in chiave green nel piano industriale. Prosegue in parallelo la crescita dei clienti energy della multiutility, che hanno superato i 3,4 milioni di unità, “grazie allo sviluppo sia nei mercati tradizionali sia in quelli soggetti a gare pubbliche”.

(Agenzia Dire)