Approvato il decreto “PNRR 2”

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di mercoledì 13 aprile,  ha approvato un decreto legge che introduce ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.  Il testo mira all’accelerazione del raggiungimento di specifici obiettivi del PNRR.
Il pacchetto di nuove misure per accelerare, mediante processi di sburocratizzazione, sui 45 progetti del Pnrr, da concludere entro il 30 giugno – conterrebbe , secondo quanto riportato da diversi organi di informazione – la creazione di un portale nazionale per la lotta al lavoro nero e l’introduzione dell’obbligo per la pubblica amministrazione d’uso della piattaforma InPa, cioè il “Linkedin dei concorsi pubblici italiani”, con l’introduzione dell’obbligo di conoscenza di “almeno una lingua straniera” e “del corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media”, da verificarsi in fase di concorso per poter accedere a un posto di lavoro nella Pa.
Nel testo si prevede inoltre il potenziamento del sistema di monitoraggio dell’efficientamento energetico attraverso le misure di Ecobonus e Sismabonus fino al 110%.
Novità anche per quanto riguarda i progetti regionali. I fondi del Pnrr possono infatti cambiare destinazione, all’interno della stessa missione, e andare a rafforzare la dote dei “Progetti bandiera” delle Regioni. Nel testo si prevede infatti che “eventuali economie realizzate a seguito di procedure di selezione dei progetti da parte delle amministrazioni titolari degli investimenti” possano andare ai Progetti bandiera “all’interno delle stesse missioni e componenti del Pnrr”.
E proprio in relazione ai “progetti bandiera”, la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini con i colleghi titolari di investimenti Pnrr di interesse regionale, ha  sottoscritto un Protocollo che ha come obiettivo primario quello di  “individuare un Progetto bandiera’ proposto da ogni Regione e  Provincia autonoma, di favorirne la realizzazione e di monitorarne  sistematicamente i vari step di attuazione”.
Ogni Regione o Provincia autonoma potra’ infatti proporre un  progetto di particolare rilevanza strategica per la propria  comunita’: 21 macro interventi che saranno il cuore pulsante del Pnrr  declinato negli enti territoriali. Per quanto riguarda l’Emilia – Romagna, il progetto scelto riguarda il rafforzamento del Centro  di super calcolo Marconi di Bologna.
“Grazie al Protocollo – afferma la ministra Gelmini – ciascun ministero, in relazione alle proprie competenze e alle  proprie mansioni, sara’ al fianco delle Regioni per sviluppare questi  progetti da qui e fino al 2026. Il Dipartimento per gli Affari
regionali e le autonomie – che ha gia’ istituito il Nucleo  Stato-Regioni, per supportare le amministrazioni locali e soprattutto  i piccoli Comuni nei processi di accesso ai bandi e di utilizzo degli  investimenti – coordinera’ il dialogo tra enti locali e Governo per  spendere presto e bene le risorse europee e per condurre in porto la  corretta realizzazione di queste opere.”

(red/MF)