Emilia – Romagna seconda in Italia per raccolta differenziata

L’ Emilia-Romagna è seconda per raccolta differenziata, scalando rispetto all’anno scorso due posizioni (era quarta).Particolarmente significativo anche il risultato raggiunto da Bologna, prima ed unica città sopra i 200.000 abitanti ad avere superato il 65% di raccolta differenziata. Questi due dati, tra gli altri, ben confermano l’impulso positivo dato dalla pianificazione regionale, che ha definito obiettivi importanti di raccolta differenziata e di riciclo (sempre utile precisare che  la raccolta differenziata è strumentale al riciclo dei rifiuti, che rappresenta il vero risultato ambientale).

La dotazione impiantistica per il riciclo e per il trattamento dei rifiuti non riciclabili garantisce una corretta gestione degli stessi, in coerenza con la gerarchia europea di trattamento dei rifiuti e fa dell’Emilia-Romagna una delle regioni più virtuose in Italia ed anche in Europa, avendo minimizzato lo smaltimento in discarica a percentuali ben al di sotto del target europeo del 10% al 2035.

Questa è anche la dimostrazione che gli impianti di chiusura del ciclo (termovalorizzatori) non sono in conflitto, bensì complementari, alla raccolta differenziata e al riciclo. Questi risultati inoltre sono resi possibili dalla presenza di operatori industriali che consentono di raggiungere importanti risultati dal punto di vista della qualità, in modo efficiente per quanto riguarda i costi che vanno a costituire le tariffe a cittadini e imprese.”

Così il presidente di Confservizi ER Gianni Bessi (nella foto) commenta i dati del rapporto Ispra sui rifiuti urbani in Italia, presentato giovedì 19 dicembre a Roma.

Il Rapporto di quest’anno certifica dunque la crescita dell’Emilia-Romagna nelle buone pratiche di ecosostenibilità. In particolare, la Regione si attesta al secondo posto per percentuale di raccolta differenziata con il 77,1%, dopo il Veneto e guadagnando due posizioni, superando Sardegna e Trentino-Alto Adige che lo scorso anno occupavano gli altri due gradini del podio.

Sempre nel 2023, la percentuale di raccolta differenziata è stata pari al 66,6% della produzione nazionale, con una crescita dell’1,4% rispetto al 2022. In termini quantitativi, la raccolta differenziata è aumentata di 567mila tonnellate (+3,0%), attestandosi a 19,5 milioni di tonnellate.

Il Report mette in luce anche Bologna come comune sopra i 200mila abitanti virtuoso per raccolta differenziata: con il 72,9% precede Padova, Venezia e Milano. Il capoluogo di regione fa registrare una crescita percentuale di quasi 10 punti ed è la prima città a superare l’obiettivo del 65% di raccolta attestandosi, non solo oltre la percentuale media nazionale, ma ben al di sopra del 70%. In Emilia-Romagna, al secondo e terzo posto nelle città tra i 180 e i 200mila abitanti si collocano Parma con l’80,9% (in crescita di 1,7%) e Modena che ha raggiunto nel 2023 una percentuale di raccolta differenziata pari al 73,4% (+12,4%).

A livello provinciale, i dati medi registrati vedono Reggio Emilia raggiungere l’83,3% (+1%) di raccolta differenziata; Forlì-Cesena l’81,7% (+5,0%), Parma il 79,6% (+0,3% rispetto al 2022). Seguono Modena, con il 78,7% (+6,2%), Ravenna con il 78,3% (+7,8%), mentre Ferrara rimane sostanzialmente stabile al 77,2% (+0,1% rispetto al 2022). Bologna raggiunge il 73,6% (+4,3%), Piacenza il 73% (+0,6%) e Rimini il 68,8% (+0,6%).

Tra i comuni capoluogo di provincia, in cima all’elenco c’è Ferrara, con l’87,9% di rifiuti differenziati; seguono Reggio Emilia (83,9%), Forlì (81,9%), Parma (80,9%), Ravenna (76,0%), Modena (73,4%), Bologna (72,9%), Piacenza (71,3%) e Rimini (65,8%). Da sottolineare anche il risultato raggiunto da 143 comuni (il 43,3% del totale) che hanno toccato o sono andati oltre l’80% di raccolta differenziata; 34 comuni (circa il 10%) hanno oltrepassato la soglia del 90%.

La raccolta per tipologia di rifiuto

Rifiuti biodegradabili provenienti dalla cucina (come scarti di ortaggi e frutta, avanzi di cibo) e rifiuti “verdi” provenienti dal giardino (potature, foglie e sfalci). Per quanto riguarda le diverse tipologie di rifiuto conferite separatamente, nel 2023 in regione la percentuale maggiore di differenziata ha riguardato la frazione organica (36,7%); a seguire la carta (18,7%), il vetro (9,1%), il legno (8,5%), la plastica (8,0%) e i rifiuti ingombranti (4,5%).

Capoluoghi e territori costieri, di pianura e di montagna: i risultati

Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia e i territori costieri, 10 Comuni (su un totale di 23) hanno raggiunto l’obiettivo del 79% di raccolta differenziata fissato dal PRRB al 2025. Sono invece 80 (su un totale di 180) i Comuni di pianura che hanno superato il target dell’84% definito per quest’area territoriale; infine, 44 (su un totale di 127) gli enti locali situati in zone di montagna che hanno raggiunto l’obiettivo del 67%.