Rapporto Asvis 2025: allarme sviluppo sostenibile in Italia e nel mondo
Il messaggio centrale, ribadito dal Direttore Scientifico Enrico Giovannini, è chiaro: “La sostenibilità non è un fastidio, ma un investimento sul presente e sul futuro“. L’Italia, tuttavia, “arretra o procede al rallentatore”.
L’Italia “Fuori Linea”: i dati chiave
L’analisi dell’ASviS evidenzia come il nostro Paese sia in una condizione di “estrema fragilità economica, sociale e ambientale” e stia perdendo terreno nel percorso verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
- Peggioramenti nell’ultimo anno: Gli indici relativi all’Italia mostrano un peggioramento rispetto all’anno precedente in sei Obiettivi su 17 e un aumento solo per tre.Andamento dal 2010: Rispetto al 2010, l’Italia peggiora in sei Obiettivi (povertà, acqua, disuguaglianze, vita sulla terra, pace/giustizia/istituzioni e partnership) ed è stazionaria per altri quattro (fame, salute, imprese/innovazione/infrastrutture, città).
- Target a rischio: Dei 38 Target specifici analizzati, ventidue (il 58%) non verranno raggiunti entro il 2030, mentre solo undici (il 29%) sono considerati raggiungibili.
- Obiettivi in miglioramento limitato: Miglioramenti limitati si rilevano solo in sei casi (istruzione di qualità, parità di genere, energia pulita, lavoro dignitoso/crescita, lotta al cambiamento climatico, vita sott’acqua).
- Unico forte aumento: L’unico forte aumento si rileva per l’economia circolare.
Il contesto globale e la performance europea
Il Rapporto ASviS 2025 pone l’accento sulla “pace, la giustizia e la tutela dei diritti” come “pilastri imprescindibili dello sviluppo sostenibile”, con un quadro allarmante:
- Crisi Umanitarie e Conflitti: I conflitti armati attivi nel mondo sono 59 (il numero più alto dalla fine della Seconda guerra mondiale). Il numero di decessi di bambine, bambini e donne è aumentato di circa quattro volte nel biennio 2023-2024 rispetto al periodo precedente, concentrato soprattutto a Gaza.
- Spesa Militare: La spesa militare globale ha raggiunto il livello record di 2.700 miliardi di dollari e potrebbe più che raddoppiare entro il 2035.
- Target Globali: A livello globale, solo il 18% dei Target dell’Agenda 2030 sarà raggiunto.
- Europa: Anche l’Unione Europea perde terreno, registrando regressi su disuguaglianze, ecosistemi e cooperazione internazionale. L’UE mostra contraddizioni tra gli impegni assunti e le politiche concrete, in particolare per l’aumento delle spese militari e la revisione al ribasso di norme ambientali e sociali. La situazione dell’UE è opposta a quella italiana: l’11 dei 19 target specifici (il 58%) sono raggiungibili.
Le proposte dell’ASviS per invertire la rotta
L’ASviS lancia un appello per un’azione immediata e robusta, proponendo una riforma complessiva della governance nazionale e l’attivazione di:
1. Leve trasformative e Aree strategiche
L’Alleanza propone di agire su cinque “leve trasformative”:
- Governance
- Capitale umano
- Finanza
- Cultura
- Partnership
E di intervenire su sei “aree strategiche”:
- Salute, istruzione e competenze (con rafforzamento del SSN e un’educazione inclusiva).
- Un’economia sostenibile e inclusiva (che riduca le disuguaglianze, anche di genere).
- Sistemi alimentari resilienti e agricoltura sostenibile.
- Decarbonizzazione e accesso universale all’energia.
- Città sostenibili, rigenerazione urbana e adattamento climatico.
- Tutela dei beni comuni ambientali (in attuazione degli articoli 9 e 41 della Costituzione riformati nel 2022).
2. Riforma della Governance e del Bilancio
- Valutazione d’Impatto Generazionale (VIG): L’ASviS spinge per l’approvazione della VIG, volta ad analizzare gli effetti di lungo termine delle politiche pubbliche sulle giovani generazioni.
- Piano Strutturale di Bilancio (PSB) e PAT: È indispensabile una profonda revisione del PSB per dare al Paese una prospettiva di sviluppo sostenibile “dopo e oltre il PNRR”. Inoltre, si chiede la definizione urgente del Piano per l’Accelerazione Trasformativa (PAT), impegnato dal Governo in sede ONU nel settembre 2023.
- Integrazione Strategica: Il PAT va sviluppato assicurando coerenza tra la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSvS) e il PSB, con l’obiettivo di completare la revisione della SNSvS entro l’inizio del 2026 e approvare un nuovo PSB nel 2027.