Inconferibilità e incompatibilità degli incarichi: da Anac nuove Linee-guida su vigilanza, accertamento e ruolo dei Rpct
Una Notizia, pubblicata in data 10 dicembre 2025 sul sito di Anac, rende noto che, con la Delibera n. 464 del 26 novembre 2025, l’Autorità ha rivisto e aggiornato le indicazioni operative per Amministrazioni, Enti pubblici ed Enti in controllo pubblico, alla luce delle modifiche normative intervenute nel Dlgs. n. 39/2013 e degli orientamenti giurisprudenziali maturati nell’ultimo decennio.
Il nuovo Documento supera la precedente Delibera n. 833/2016, adeguandosi a un quadro legislativo profondamente mutato e alla necessità di fornire ai Responsabili anticorruzione (Rpct) strumenti più chiari per prevenire e gestire situazioni di illegittimità.
Uno dei punti centrali riguarda la natura del potere esercitato da Anac.
Riprendendo la Sentenza del Consiglio di Stato n. 126/2018, la Delibera chiarisce che:
- Anac non esercita un potere d’ordine, come in passato ritenuto;
- i suoi atti di accertamento costituiscono però provvedimenti con effetti giuridici vincolanti, cui le Amministrazioni devono conformarsi, salvo eventuale impugnazione davanti al Giudice amministrativo.
Il Provvedimento di accertamento dell’Autorità deve essere trasmesso al Rpct, che è tenuto ad adottare gli atti conseguenti.
La Delibera riorganizza in modo più schematico i rapporti tra:
- vigilanza esterna di Anac, che può valutare qualsiasi atto collegato al Dgs. n. 39/2013, anche quando già oggetto di verifica interna;
- vigilanza interna del Rpct, che deve attivarsi ogni volta venga a conoscenza di situazioni di inconferibilità o incompatibilità, avviare un istruttoria e informare Anac.
L’Autorità richiama inoltre la necessità di garantire ai Rpct autonomia e indipendenza, soprattutto nei procedimenti che riguardano eventuali sanzioni agli organi conferenti.
La Delibera fa sintesi delle evoluzioni legislative più rilevanti:
- la Legge n. 21/2024, che ha modificato l’art. 4 del Dlgs. n. 39/2025, estendendo i divieti per soggetti provenienti da Enti privati regolati o finanziati;
- il Dl. n. 25/2025, che ha ridisegnato l’art. 12 sulla compatibilità tra incarichi dirigenziali interni/esterni e cariche politiche;
- le vicende relative all’art. 7 (inconferibilità per componenti di Organi politici locali), fino alla sua abrogazione.
Una parte significativa della Delibera è dedicata alla gestione delle dichiarazioni che devono essere rese:
- alla nomina (inconferibilità);
- annualmente (incompatibilità).
Viene schematizzato il flusso delle attività che l’Amministrazione deve programmare nel “Piao” – Sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” – o nel “Ptpc”.
Tra gli obblighi ribaditi:
- utilizzo di un Modulo di dichiarazione chiaro e completo;
- informativa preventiva al candidato;
- pubblicazione nella Sezione “Amministrazione/Società Trasparente”.
Anac ricorda che è sempre possibile chiedere un parere preventivo all’Autorità prima del conferimento dell’incarico. Se l’Amministrazione decide di discostarsi dal parere, potrà comunque essere successivamente attivata la vigilanza.
Il nuovo testo rappresenta uno strumento operativo aggiornato e più semplice da utilizzare per:
- prevenire contenziosi e illegittimità nelle nomine;
- rafforzare la compliance con il Dlgs. n. 39/2013;
- chiarire il ruolo e i poteri del Rpct;
- gestire correttamente dichiarazioni, controlli e pubblicazione degli Atti.
Un supporto particolarmente rilevante per gli Enti di dimensioni ridotte, spesso privi di strutture legali interne e più esposti al rischio di errori procedimentali.
Fonte: Enti locali on line