Provvedimenti di fine anno: dal Milleproroghe alla legge di Bilancio

IL PUNTO SULLA LEGGE DI BILANCIO

Prosegue in Commissione Bilancio del Senato l’esame del ddl recante Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028 (AS.1689 Governo).  

Nonostante il chiarimento di Giorgia Meloni, la maggioranza continua a litigare sulle pensioni. La Lega, che da giorni si sfila e punta i piedi su diversi dossier continua a essere in sofferenza e va all’attacco sulla riformulazione della norma proposta dal Mef che prevede la modifica solo della stretta sul riscatto della laurea, non quella sulle finestre mobili. Così, mentre il Ministro Giancarlo Giorgetti, alla Camera, spiega e difende la misura, il suo collega di partito Claudio Borghi si scaglia contro il testo. “È un passo in avanti che non ci siano i riscatti delle lauree, ma non ci sono le finestre. Chiediamo al Governo una riformulazione differente”, dice il relatore leghista alla manovra. Il cortocircuito, insomma, è tale che, dopo una sospensione dei lavori e un vertice di maggioranza, ancora la quadra è da trovare e si attende un nuovo testo. Tutto questo con conseguente rallentamento dei lavori e la tabella di marcia preventivata dal Governo che prosegue per stop and go. Poche, in effetti, le misure pesanti approvate finora, tra cui il taglio dal 4 al 3% del tasso applicato sugli interessi delle rate della rottamazione quinquies, una norma targata Lega (che però chiedeva anche l’ampliamento della platea ma rivendica almeno questo risultato).

Via libera anche a una serie di interventi coperti con il fondo per le modifiche parlamentari: si va dalle risorse contro l’antisemitismo proposte da Iv al contributo al Cnr (Avs). Niente da fare invece per la norma sulle elezioni 2026 che il governo aveva provato a inserire in una riformulazione di un emendamento di FI: il testo, per consentire per tutto l’anno votazioni anche nella giornata di lunedì, di fatto, avrebbe anticipato il decreto elezioni che viene consuetamente varato prima delle consultazioni elettorali. Nella lettura delle opposizioni di fatto un gancio per poter poi stringere i tempi anche sul referendum sulla giustizia. Ma di fronte alle proteste in Commissione su questo punto il Governo sceglie di non procedere. “Non c’era nessun disegno nascosto” ha sottolineato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani “ma per evitare diverse interpretazioni verrà ritirato e verrà presentato un decreto in uno dei prossimi Cdm”. Spunta, poi, nel pacchetto dei riformulati una misura sul comparto delle armi

La proposta di modifica prevede che per tutelare la sicurezza e “rafforzare le capacità industriali della difesa riferite alla produzione e al commercio di armi”, il Governo possa individuare “attività, aree, infrastrutture” tra l’altro per l’ampliamento e lo sviluppo delle capacità industriali della difesa”, questione che ha fatto salire sulle barricate le opposizioni. Oggi proseguiranno le votazioni. La Commissione Bilancio del Senato è convocata alle 8.00. L’obiettivo sarebbe quello di chiudere per far approdare la manovra lunedì prossimo in Aula al Senato per poi passare al voto della Camera tra Natale e Capodanno. L’approdo in Aula a Montecitorio per la discussione generale con la richiesta di fiducia è previsto per domenica 28 alle 16.30 e il via libera, sul filo di lana, martedì 30. (Nomos)

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DAL GOVERNO

DECRETO MILLEPROROGHE

Come si apprende dal Comunicato-stampa del Consiglio dei Ministri n. 151, nella Riunione di giovedì 11 dicembre 2025, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, è stato approvato un Decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di termini normativi (c.d. “Decreto Milleproroghe”).

Si riportano di seguito alcune tra le principali previsioni, come da Comunicato-stampa di Palazzo Chigi.

  • Sostegno a Imprese e Lavoro: proroga al 31 dicembre 2026 delle modalità operative del “Fondo di garanzia per le piccole e medie Imprese” (Pmi). Prorogato al 31 marzo 2026 il termine per la stipula di contratti assicurativi per rischi catastrofali da parte di piccole e microimprese, inclusi i Settori Turismo e Somministrazione.
  • Sanità e Sicurezza: prorogata al 31 dicembre 2026 la limitazione della responsabilità penale (“scudo penale”) degli esercenti professioni sanitarie ai casi di colpa grave. La validità della graduatoria della procedura speciale di reclutamento nella qualifica di Vigile del fuoco è estesa fino al 31 dicembre 2026.
  • Famiglie e Territorio: il contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) a favore dei Cittadini colpiti da eventi calamitosi è prorogato fino al 31 dicembre 2026. L’attività istruttoria connessa alla determinazione dei “livelli essenziali delle Prestazioni” (“lep”) è prorogata al 31 dicembre 2026.
  • Misure economiche e regolatorie: sospeso anche per l’anno 2026 l’aggiornamento biennale delle sanzioni pecuniarie previste dal “Codice della Strada”. Prorogato al 30 settembre 2026 il termine per lo svolgimento delle Assemblee di Società ed Enti con le modalità speciali introdotte nel 2020.
  • Normativa sanitaria e ricerca: vengono abrogati taluni divieti sull’utilizzo del modello animale negli studi su xenotrapianti d’organo e sostanze d’abuso. (Enti Locali on line)

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DL ENERGIA

“Per l’anno 2026, è riconosciuto un contributo straordinario del valore di 55 euro sulla materia prima energia per le forniture di energia elettrica relative ai clienti domestici residenti con valori dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) fino a 15.000 euro o relative alle famiglie residenti con almeno 4 figli a carico e Isee inferiore a 20.000 euro”.

È quanto prevede la nuova bozza del decreto Energia, che, dopo molti slittamenti, potrebbe arrivare sul tavolo del Cdm entro fine anno.

Tale contributo è da considerarsi “aggiuntivo” rispetto al bonus sociale previsto a legislazione vigente, si legge nella relazione illustrativa della misura, dove viene stimata “una platea di beneficiari pari a circa 4,5 milioni di nuclei familiari” e un costo della misura pari a “circa 250 milioni di euro per il 2026”. (Public Policy).

DDL DELEGA CODICE EDILIZIA

Come si apprende dal Comunicato-stampa diffuso in data 4 dicembre 2025, il Consiglio dei Ministri n. 150 ha approvato la delega per riscrivere in modo organico la normativa edilizia, superando l’attuale impianto del Dpr. n. 380/2001.

Obiettivi principali:

  • semplificazione e riordino dei procedimenti edilizi e del quadro normativo, in continuità con il Secreto “Salva casa” del 2024;
  • chiarimento delle competenze Stato-Regioni, assicurando uniformità tramite il rispetto dei “livelli essenziali delle prestazioni” (“lep”);
  • aggiornamento delle norme sulla sicurezza delle costruzioni, in linea con le nuove tecniche costruttive e le esigenze di adeguamento sismico ed energetico;
  • migliore integrazione con urbanistica, tutela paesaggistica e beni culturali;
  • semplificazione della verifica dello stato legittimo degli immobili;
  • maggiore trasparenza nei titoli edilizi (permessi di costruire, “Scia”, titoli semplificati).

La delega autorizza il Governo ad adottare uno o più Decreti legislativi finalizzati a:

  • revisione dei Regolamenti edilizi comunali;
  • aggiornamento delle procedure “Suap/Sue”;
  • formazione del personale tecnico e anagrafico edilizio;
  • adeguamento dei Sistemi informatici per titoli edilizi e Fascicolo del fabbricato.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare un Regolamento, da adottarsi con Dpr., che introduce modifiche al Dpr. 30 maggio 1989, n. 223, recante “Approvazione del nuovo Regolamento anagrafico della popolazione residente”, finalizzato ad adeguare il Regolamento anagrafico all’introduzione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni e alla progressiva digitalizzazione dei Servizi anagrafici.

Di seguito le principali modifiche introdotte:

  • riconoscimento dell’irreperibilità rilevata dal Censimento tra gli elementi utili alla revisione anagrafica;
  • semplificazione delle modalità di presentazione delle dichiarazioni anagrafiche;
  • supporto censuario agli accertamenti;
  • regole aggiornate sull’iscrizione dei detenuti e internati stranieri senza permesso;
  • aggiornamento di basi territoriali, piani topografici e codifiche Istat;
  • rafforzamento della vigilanza sulla qualità dei dati;
  • piena integrazione con “Anpr”.

(Enti locali on line)


DECRETO SICUREZZA SUL LAVORO

La Commissione Lavoro della Camera ha iniziato e concluso l’11 dicembre l’esame del ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 ottobre 2025, n. 159, recante misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile (AC. 2736, approvato dal Senato) (scade il 30 dicembre). Sul provvedimento è attesa la questione di fiducia.


QUESTION TIME

MANOVRA. DEL BARBA (IV): SCONSIDERATO TAGLIARE FONDO QUALITÀ ARIA 

  “Il taglio del 63% al Fondo per la qualità dell’aria, deciso nella legge di Bilancio, è una decisione inconcepibile e sconsiderata: è evidente che le 40mila morti premature riconducibili al particolato che ogni anno si registrano nel nostro Paese al governo non interessano”. Lo ha detto Mauro Del Barba, deputato di Italia Viva, nel corso del question time con il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci. “La situazione dell’inquinamento atmosferico in Italia è estremamente preoccupante. Aree come la Pianura Padana sono tra le più inquinate d’Europa. I dati dicono che le morti premature associate all’inalazione di Pm5 e Pm10 sono decine di migliaia ogni anno. Eppure, davanti a un’emergenza del genere il governo diminuisce la prevenzione e il monitoraggio. Dunque, la propria capacità di intervenire. Le possibilità sono due: o ai ministri dell’Ambiente e della Sanità questi numeri sono sfuggiti; oppure siamo davanti a una scelta politica deliberata del governo: la salute dei cittadini non è una priorità. Il quadro è tale che l’inquinamento renderà necessario un intervento della Protezione civile”, ha concluso. (Agenzia Dire).


RASSEGNA WEB

 Legge 2 dicembre 2025, n. 182 – Semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi ai cittadini e alle imprese. Le misure d’interesse per le politiche territoriali

Schede ALI  – 9 dicembre 2025 

Rassegna parlamentare a cura di MF