Appalti, Federambiente “Le nostre imprese sono un presidio di legalità”

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convegno Federambiente

Un’immagine tratta dal convegno Federambiente “Trasparenza nelle società partecipate”, 9 aprile 2015 (dal profilo twitter Federambiente)

 

Corruzione e ciclo dei rifiuti, un binomio spesso ricorrente e che Federambiente ha voluto affrontare in un convegno dedicato alla ”Trasparenza nelle societa” partecipate: obblighi e opportunita””. Per il presidente Filippo Brandolini “c”e” la necessita” di rendere coerenti le norme dell”anticorruzione con altre che gia” applichiamo nelle nostre aziende e che si riferiscono al decreto legislativo del 2001, che ha introdotto strumenti per prevenire atti illeciti che possono essere compiuti a vantaggio delle aziende”. La sua preoccupazione e” in particolare quella “di conciliare questi aspetti normativi con la necessita” di non burocratizzare le nostre aziende, che devono avere un”attivita” imprenditoriale e uno sviluppo industriale per potere svolgere i nostri servizi. Il rispetto di queste norme deve partire dal presupposto che le nostre imprese, anche se partecipate dal pubblico, non sono pubbliche amministrazioni. Quindi da un lato c”e” interesse rispetto all”introduzione di norme che possano prevenire e contrastare fenomeni di corruzione e cattiva gestione, dall”altro la preoccupazione che queste norme siano applicabili e non ostacolino lo sviluppo imprenditoriale delle nostre imprese”.

OK ALLA NORME SULLA CORRUZIONE MA NON BUROCRATIZZARE – Da parte di Federambiente c”e” la volonta” di “attivare un rapporto con l”Anac per entrare nel merito degli aspetti e chiarire delle problematiche che in astratto possono essere risolutive ma che nell”applicazione pratica possono essere di difficile attuazione. Ad esempio la rotazione delle responsabilita” in un”azienda e” di difficile applicazione, tanto e” vero che nello stesso schema di delibera dell”Anac si fanno delle precisazioni di questo concetto”. Bene quindi le “norme di contrasto alla corruzione, speriamo possano aumentare i livelli di prevenzione ma probabilmente serve anche che le imprese possano agire in un contesto industriale e non siano troppo spesso ostacolate nel realizzare attivita” e impianti- ha concluso Brandolini- Questo le rende deboli anche nei confronti di un mercato che non e” ancora del tutto tale, perche” non c”e” una concorrenza vera: spesso i concorrenti sono la malavita o soggetti esteri che godono di condizioni industriali di maggior favore”.

 APPALTI : NON CONDANNIAMO AFFIDAMENTI DIRETTI -“Siamo favorevoli alle gare ma ci sono anche tante imprese che stanno lavorando positivamente in virtu” di affidamenti diretti”. Cosi”, all”agenzia Dire, il presidente di Federambiente, Filippo Brandolini, in occasione del convegno ”Trasparenza nelle societa” partecipate: obblighi e opportunita”” organizzato dall”associazione da lui presieduta. “Non condanniamo le gestioni dirette, anche perche” vediamo che situazioni non adeguate, come inefficienza di costi e qualita” del servizio, vi sono anche laddove i servizi sono stati affidati tramite gara- ha spiegato- Contano molto le funzioni esercitate dalla stazione appaltante e le attivita” di controllo e regolazione nel periodo di esecuzione del servizio”. Semmai l”aspetto principale e” “l”approccio industriale, non fermarsi a gestioni in economia di ambito comunale ma promuovere processi di aggregazione. Attraverso la maturazione industriale del settore, credo che venga naturale pensare a una fase di acquisizione dei servizi tramite gara, che ritengo uno strumento di un sistema ottimale per la gestione dei rifiuti e per lo sviluppo di questo settore”. Federambiente si dice “favorevole a sistemi che premino la qualita” e non solo l”offerta economica. Dobbiamo fare in modo che il costo del lavoro non sia oggetto di gara. Bisogna che ci siano regole chiare che ci consentano attraverso le gare di scegliere il miglior fornitore di servizi e beni e che le gare non siano solo una copertura procedurale per poi dire ”quello che accadra” non ci interessa piu”’.

BRANDOLINI: “NOSTRE IMPRESE PRESIDIO DI LEGALITA’ – “Le nostre imprese, seppur esposte a fenomeni degenerativi fino a quelli di corruzione, rappresentano dei presidi di legalita”, soprattutto laddove hanno gestito industrialmente i servizi”. Ne e” convinto il presidente di Federambiente, Filippo Brandolini, che ha parlato in occasione del convegno “Trasparenza nelle societa” partecipate: obblighi e opportunita”” organizzato dall”associazione. “Ci sono stati casi come quelli di Roma e Genova che ci hanno fatto riflettere, e spinto ad ampliare l”iniziativa su queste materie, ed evidenziano che il sistema e” fragile- ha spiegato- Dobbiamo intervenire ma pensiamo anche che dove le imprese si sono sviluppate industrialmente abbiamo visto che questi fenomeni sono stati piu” limitati e contrastati”. Per Brandolini “va distinto il ruolo di chi ha il compito di programmare i servizi, da quello di chi deve amministrarli e gestirli. Vanno ripresi i capisaldi della riforma dei servizi pubblici locali della fine degli anni 90, tutt”ora sacrosanti, e distinguere bene l”azionista dal management della societa””. Inoltre “chiediamo per i rifiuti un regolatore nazionale, un autorita” che favorisca lo sviluppo nazionale analoga a quella dell”Energia elettrica, Gas e del sistema idrico, che favorisca chi vuole investire e aiuti a definire i costi standard: la forbice per lo smaltimento nelle discariche in Italia e” enorme e questo da” conto di rendite di posizione che qualcuno puo” utilizzare, proprio perche” manca un sistema di regolazione”.

 

 

Fonte: Agenzia Dire