“Il nuovo piano industriale su cui il Gruppo ha così intensamente lavorato nei primi sei mesi dell’anno costituisce un punto di svolta nella vita di Iren, ponendo l’accento sul concetto di Cambiamento, quale asse strategico principale” ha dichiarato il Presidente Francesco Profumo a nome del Consiglio di Amministrazione. “Cambia anzitutto il ruolo assegnato al Cliente, che da soggetto passivo si trasforma in soggetto attivo, capace di influire sul design e le caratteristiche del servizio fornito, grazie a strumenti tecnologici innovativi e soprattutto partecipativi. Cambia il ruolo della stessa innovazione tecnologica, non limitato a singoli progetti, ma in grado di diventare perno di qualsiasi scelta strategica. Ciò che non cambia è, invece, la volontà del Gruppo di diventare polo di aggregazione principale e motore di sviluppo all’interno dei territori di riferimento”.
Quattro le linee strategiche sulle quali si fonderanno i piani di sviluppo della nuova Iren: integrazione ed efficienza, centralità del cliente, innovazione e sviluppo sostenibile in termini ambientali e finanziari.
Il piano industriale 2015-2020 avvia un percorso che, partendo da un importante processo di integrazione e razionalizzazione, aumenterà l’efficienza e l’efficacia dell’azione del Gruppo.
La strategia perseguita è quella di completare il proprio portafoglio di business spostandosi da un livello provinciale ad uno regionale e consolidando, per quanto possibile, società locali nelle quali Iren possiede già delle partecipazioni.
“La solidità dei target del piano industriale è sottolineata anche dall’esclusione della contribuzione di operazioni di M&A, nonostante il grande commitment del Gruppo nel porsi, all’interno dei suoi territori, come leading player nel processo di razionalizzazione e consolidamento delle società locali a partecipazione pubblica al quale il Governo sta dando supporto” ha dichiarato Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo.
Le già avviate azioni di efficientamento e riorganizzazione interna, associate al turnover generazionale lanciato a fine 2014, consentiranno non solo di acquisire tramite assunzioni mirate 600 nuovi talenti portatori di competenze, ma anche di raggiungere un’efficienza di circa 75 milioni di euro, creando le condizioni necessarie per porre in essere le iniziative di sviluppo previste.
Il cliente assumerà un ruolo strategico nelle politiche di Gruppo, da fruitore diventerà protagonista del servizio. Attraverso la continua innovazione delle attività di ascolto, comunicazione e customer care, Iren mira non solo a fidelizzare l’attuale base clienti ma a espanderla in maniera significativa, sia all’interno dei suoi territori di riferimento sia in aree esterne, con un obiettivo di crescita di oltre il 25% della base clienti.
L’attenzione all’innovazione caratterizzerà tutta l’attività industriale del Gruppo, sorretta da un piano di investimenti cumulati di circa 1,8 miliardi di euro, di cui 450 milioni su progetti aventi caratteristiche tecnologiche innovative e 630 milioni in sviluppo. Iren implementerà un modello di innovazione operativo, declinato su tutte le aree di business, volto ad anticipare e a fornire risposta alle nuove esigenze di cittadini, clienti e territori.
Il forte piano di investimenti, sostenuto da una crescita di fatturato stimata in circa 600 milioni di euro (da circa 2.9 miliardi di euro nel 2014 a 3.5 miliardi di euro nel 2020 con un EBIDTA 2020 stimato a 860 milioni di euro), sarà affiancato da una progressiva riduzione dell’indebitamento (per circa 300 milioni di euro).
“Il cambiamento, insieme all’innovazione tecnologica”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato del Gruppo, “saranno anche alla base delle importanti attività di integrazione, razionalizzazione dei processi e massima ricerca dell’efficienza che nei prossimi anni connoteranno la vita di Iren, consentendo il raggiungimento di importanti sinergie”.
Efficienza e sostenibilità ambientale e finanziaria saranno le leve strategiche fondamentali per manovrare con successo i progetti di crescita individuati nel piano industriale.
In particolare l’area di Business Ambiente sarà quella che trarrà maggiore beneficio dall’attività di espansione sulle aree di riferimento che il Gruppo intende sviluppare nei prossimi anni con un orientamento al waste to material, ovvero un approccio orientato alla selezione, al recupero e al riciclo del rifiuto all’interno del quale Iren vuole giocare un ruolo da protagonista.
Grazie anche al consolidamento di Amiat e Trm, le società che gestiscono il ciclo integrato dei rifiuti nelle città di Torino e in parte della provincia, si raggiungerà un incremento di circa l’80% dei rifiuti urbani raccolti, una triplicazione della capacità di termovalorizzazione che confermerà Iren come polo d’eccellenza all’interno dei propri territori.
Altro elemento di crescita significativo è legato all’espansione della rete di teleriscaldamento che raggiungerà circa 100 milioni di metri cubi di volumetrie teleriscaldate, con una crescita del 25% in termini percentuali. Lo sforzo posto in essere dal Gruppo consentirà una maggiore saturazione degli impianti di cogenerazione esistenti e permetterà lo sfruttamento del calore prodotto dalla termovalorizzazione dei rifiuti per riscaldare le famiglie di Torino, Parma e Piacenza.
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