Collegato Ambiente, tutte le misure su differenziata e rifiuti

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Il Collegato contiene disposizioni che riguardano la valutazione di impatto ambientale, la gestione dei rifiuti, la blue economy, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la mobilita” sostenibile e gli appalti verdi, nonche” norme volte a favorire il riuso dei materiali che gia” da oggi rappresenta un settore di punta del comparto industriale italiano. In particolare, nel disegno di legge sono previsti incentivi la mobilita” sostenibile, con uno stanziamento di 35 milioni per il programma sperimentale nazionale di mobilita” sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Introdotto inoltre il mobility manager scolastico, con il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni.

Nel settore degli appalti verdi (cosiddetto “green public procurement”), e” stato agevolato il ricorso agli appalti verdi per gli operatori in possesso di certificazione ambientale europea; inoltre, e” stata prevista l”applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi.


 

ricicloRIFIUTI –  Per quel che riguarda la gestione dei rifiuti, Il Collegato ambientale contiene misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio, attraverso opportune modulazioni del tributo di conferimento dei rifiuti in discarica in funzione del grado di raggiungimento da parte dei Comuni delle percentuali previste dalla normativa statale. Inoltre, attraverso la modulazione della tariffa del servizio di igiene urbano, le regioni possono promuovere incentivi economici per i comuni che attuano misure di prevenzione della produzione dei rifiuti in applicazione dei principi e delle misure previsti dal programma nazionale di prevenzione dei rifiuti.

Per promuovere l’economia circolare, vengono infatti agevolati accordi tra enti pubblici, aziende e associazioni per utilizzare, nella produzione, materiali di scarto e post-consumo. Le aziende in grado di fare innovazione, utilizzando nella produzione materiali provenienti dalla raccolta differenziata, potranno avere incentivi e credito d’imposta.
Incentivi alla prevenzione e obiettivi minimi – Delle misure per incrementare la raccolta differenziata e ridurre la quantità dei rifiuti non riciclati si parla all’articolo 45, comma 1, con il quale si consente alle regioni “di promuovere misure economiche di incentivo, da corrispondere con modalità automatiche e progressive, per i comuni che “attuano misure di prevenzione della produzione dei rifiuti in applicazione dei princìpi e delle misure previsti dal programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e, sulla base di una modifica inserita al Senato, dai rispettivi programmi regionali; riducono i rifiuti residuali e gli scarti del trattamento di selezione delle raccolte differenziate da avviare a smaltimento”. Nel testo approvato dalla Camera si richiedeva che i Comuni, oltre al conseguimento degli obiettivi minimi di riciclo previsti per legge, attuassero le misure di prevenzione e riducessero i rifiuti residuali. Al Senato è stato invece soppresso il riferimento al conseguimento di questi obiettivi ed è stata aggiunta la parola “ovvero”, che consente ai comuni di beneficiare degli incentivi anche nel caso in cui le misure di prevenzione non siano accompagnate dalla riduzione dei rifiuti residuali e degli scarti.
Campagne di sensibilizzazione – Nel comma 3, aggiunto al Senato, si consente alle Regioni, anche in collaborazione con gli enti locali, le associazioni ambientaliste e quelle di volontariato, i comitati e le scuole locali attivi nell’educazione ambientale nonché nella riduzione e nel riciclo dei rifiuti, la promozione di campagne di sensibilizzazione tese al massimo riciclo dei rifiuti. La regione può inoltre affidare ad università o istituti scientifici, mediante convenzioni, studi o ricerche di supporto all’attività degli enti locali allo scopo di favorire la riduzione della produzione, il riutilizzo ed il recupero dei rifiuti urbani.
Per quanto riguarda poi gli obiettivi di riduzione dei rifiuti in discarica (articolo 47), il nuovo comma 2 dell’articolo 5 dispone che il previsto programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica, approvato dalle Regioni, preveda in via prioritaria la prevenzione dei rifiuti, e solo in subordine il loro trattamento, conformemente alla gerarchia fissata dalla normativa europea.

Per il cosiddetto “vuoto a rendere” e” stato introdotto per 12 mesi in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo. In tal modo si intende prendere spunto dalle iniziative gia” avviate in molteplici realta” locali e valutare, attraverso un congruo periodo di sperimentazione, la fattibilita” dell”estensione di tale pratica a livello nazionale. Un punto su cui il Senato e” intervenuto riguarda l”introduzione di specifiche sanzioni per l”abbandono dei mozziconi di sigarette e sigari e dei rifiuti di piccolissime dimensioni, prevedendo il riutilizzo di tali proventi sia per campagne informative che per l”installazione dei raccoglitori dei mozziconi presso i Comuni. Rispetto al testo originario approvato in prima lettura dalla Camera, e” stata estesa la fattispecie a tutti i rifiuti di piccolissime dimensioni, rafforzando altresi” la sanzione amministrativa per l”abbandono dei rifiuti di prodotti da fumo.


 

foto sitoDIFESA DEL SUOLO – Sul fronte della difesa del suolo, oltre alla riorganizzazione delle autorita” di bacino volta a razionalizzarne la composizione e il funzionamento, nel Collegato ambientale sono stati previsti appositi finanziamenti per gli interventi di demolizione, da parte dei comuni, di opere e immobili abusivi o comunque irregolari sotto il profilo delle autorizzazioni urbanistiche, realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, o di opere e immobili dei quali viene comprovata l”esposizione a rischio idrogeologico.

Inoltre, e” stato istituito il Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, cui confluiscono 550 milioni assegnati per le medesime finalita” dal Cipe nella seduta del 20 febbraio 2015 (550 milioni), nonche” le risorse imputate agli oneri di progettazione nei quadri economici dei progetti definitivi approvati, dove la progettazione sia stata finanziata a valere sul fondo. C”e” poi l”istituzione di un credito di imposta triennale per i soggetti titolari di reddito d”impresa che effettuano interventi di bonifica dell”amianto su beni e strutture produttive in territorio nazionale, nonche” di un fondo presso il ministero dell”Ambiente e per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica presso edifici pubblici.


 

drops-of-water-578897_1280ACQUA – Nel Collegato ambientale sono state poi previste norme per garantire l”accesso universale all”acqua. In materia di morosita” del servizio idrico integrato, si prevede inoltre che l”Autorita” per l”energia elettrica, il gas e il sistema idrico, per garantire l”accesso universale all”acqua, assicuri agli utenti domestici del servizio idrico integrato in condizioni economico-sociali disagiate l”accesso, a condizioni agevolate, alla fornitura della quantita” di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Inoltre, sono state istituite aree, le cosiddette “oil free zone”, nelle quali si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili. In queste zone sono avviate sperimentazioni, concernenti la realizzazione di prototipi e l”applicazione sul piano industriale di nuove ipotesi di utilizzo dei beni comuni. Senza alcun costo per la finanza pubblica, e” stato previsto il Comitato per il capitale naturale che provvede a predisporre un rapporto annuale sullo stato del capitale naturale del Paese e promuove l”adozione da parte degli enti locali di sistemi di contabilita” ambientale, con l”obiettivo di integrare i costi ambientali nel processo di preparazione dei principali atti di governo in materia di programmazione finanziaria e di bilancio.

C”e” poi la disciplina in materia di dragaggi, anch”essa introdotta durante l”esame del disegno di legge in esame al Senato, che semplifica e innova alcuni aspetti della normativa in vigore garantendo, nella piena osservanza di tutte le norme comunitarie e nazionali, l”assenza di rischi per la salute e per l”ambiente. Infine merita c”e” l”istituzione del catalogo dei sussidi dannosi e favorevoli per l”Ambiente, da aggiornarsi entro il 30 giugno di ogni anno e i cui risultati saranno oggetto di una relazione al Parlamento e alla Presidenza del Consiglio