ROMA – “Le riforme ci devono mettere in condizione di migliorare i servizi e offrirli a costi minori e di fare gli investimenti necessari“. Così il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti ha chiuso a Roma il convegno organizzato lo scorso 15 aprile sul nuovo Testo unico dei Servizi Pubblici Locali, uno dei decreti legislativi in via di approvazione che rientra nell’ambito del “pacchetto” di riforma della Pubblica Amministrazione.
L’iniziativa è stata organizzata da Confservizi nazionale e Utilitalia in collaborazione con Ass.Tra. Le associazioni di rappresentanza dei gestori SPL hanno insistito sulla necessità di avere un quadro normativo e regolatorio stabile che promuova l’efficienza e favorisca gli investimenti necessari.
“La riforma dei servizi pubblici locali – ha continuato Valotti – chiede cambiamenti importanti, anche quando fa proprio l’obiettivo della riduzione da 8.000 a 1.000 aziende ma per fare ciò servono i giusti incentivi che non devono e non possono essere sempre e solo quelli economici. In questo caso gli incentivi possono essere: una buona regolazione, che continui come finora è stata, l’efficienza delle imprese e la semplificazione normativa“. E a questo proposito, ad essere incentivate, dovrebbero essere le aggregazioni tra aziende, “che permetteranno alle imprese di rafforzarsi, di fare investimenti e di resistere ai cambiamenti del mercato”.
Tra gli aspetti critici dei testi in discussione, sono stati individuati invece la norma relativa agli esuberi e l’estensione alle imprese dei vincoli gestionali della Pubblica Amministrazione.
Al convegno ha partecipato anche Filippo Brandolini, vicepresidente di Utilitalia e componente della Giunta Esecutiva di Confservizi ER.
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