Aziende associate/1. Emiliambiente: nel 2015 oltre 3 milioni di investimento sul servizio

PDFStampa

1-foto di gruppo EA smallLo scorso 23 maggio l’assemblea dei soci di EmiliAmbiente SpA ha approvato il bilancio consuntivo 2015 dell’azienda. Per il settimo anno consecutivo la società che gestisce il Servizio Idrico Integrato in undici Comuni del parmense ha chiuso i conti in utile: nel dettaglio EmiliAmbiente ha infatti “messo da parte” 1.988.886 euro, una somma – frutto anche degli importanti adeguamenti tariffari introdotti nel 2015 dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (AEEGSI) e dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per il Servizio Idrico e i Rifiuti (ATERSIR) – che verrà interamente reinvestita in opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete, a tutto vantaggio delle 44mila utenze servite.

 Nel corso dello stesso anno solare la SpA – che è interamente pubblica e opera in un settore i cui le politiche tariffarie sono normate dall’AEEGSI- ha realizzato, con fondi propri, investimenti per 3.741.271 euro.

Allargando l’obiettivo al quinquennio 2011-2015 il valore delle opere finanziate da tariffa e realizzate sul territorio ammonta invece a 17.758.462 euro, cui vanno aggiunti l’acquisto degli assets di Salso Servizi Srl, avvenuto nel 2011 (6.420.678 euro) e nel 2015 l’acquisto della sede di Fidenza, precedentemente di proprietà di Ascaa SpA (1.750.000 euro).

In un momento in cui la volontà politica di incentivare le grandi aggregazioni si fa sempre più marcatasottolinea l’Amministratore Unico Emiliano OcchiEmiliAmbiente continua a dimostrare che le dimensioni sovra-provinciali del gestore non sono conditio sine qua non per una gestione efficace ed efficiente. Anzi, essere “piccoli” può essere un plusvalore nella misura in cui significa rimanere vicini al territorio: perché si può contare su una conoscenza approfondita delle dinamiche che lo caratterizzano, perché si garantisce un rapporto diretto dei vertici dell’azienda con gli amministratori – nonché con gli utenti – e perché si riesce a mantenere alta l’attenzione sulle esigenze di tutti i Comuni, anche i più piccoli e decentrati”.