Decreto Partecipate, Confservizi nazionale: “Selezionare le aziende efficienti e non la proprietà”

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ROMA(comunicato stampa Confservizi). Delusione fra le Aziende operanti nei servizi pubblici locali per il nuovo testo del decreto sulle partecipate, licenziato nell’ultimo Consiglio dei Ministri.

Non aver introdotto specifiche esclusioni per le società partecipate affidatarie di servizi pubblici mediante gara, poste all’attenzione dell’esecutivo da parte della V Commissione Bilancio della Camera, rappresenta un freno per un settore che vorrebbe fare impresa all’insegna dell’efficienza”.

CONFSERVIZi – Asstra Utilitalia, confederazione che riunisce i servizi del Trasporto Pubblico, Acqua, Ambiente ed Energia, accoglie positivamente l’opera di riordino e semplificazione normativa e l’intento di riduzione degli sprechi, ma sottolinea come non debbano esistere preconcetti nei confronti della forma giuridica pubblica o privata.

Se si intende valorizzare le aziende virtuose e garantire servizi efficienti, si devono supportare le aziende virtuose e capaci. Secondo l’orientamento comunitario, la titolarità pubblica o privata del capitale è un fattore neutro. Nel panorama internazionale si trovano esperienze eccellenti sia tra aziende interamente pubbliche, che tra aziende miste o private“.

È la capacità di una società di stare e operare in un mercato competitivo, la vera discriminante. Le pubbliche in condizioni di parità sostanziale con gli operatori privati. In questo senso le norme dovrebbero allentare la morsa dei vincoli gestionali, che costituiscono di fatto misure anticoncorrenziali penalizzanti le imprese pubbliche”.

Confservizi auspica che il Governo elimini gli ostacoli attualmente presenti per le società pubbliche di confrontarsi con il mercato, concedendo loro parità di trattamento rispetto ai privati. Solo percorrendo questa strada si può assicurare che gli scopi della riforma – tra i quali l’avvio di un vero processo di liberalizzazione – si traducano in fatti capaci di dare una spinta al settore dei servizi pubblici locali.