Attualità/Il riordino delle società partecipate è legge

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calendar-999172_1280ROMA – Il decreto di riordino delle società partecipate è legge. Il 23 settembre scorso infatti, il decreto legislativo recante il Testo Unico in materia di società partecipate (Dlgs 175/2016) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Si tratta di una disciplina notevolmente impattante sulla governance degli Enti locali e delle società partecipate dagli stessi, con tempi ristretti per i piani di razionalizzazione straordinaria prima e ordinaria a regime, adeguamenti statutari, misure speciali per il personale in esubero.

Già entro la fine dell’anno infatti, le società partecipate dovranno procedere all’adeguamento alla nuova normativa dei rispettivi statuti, mentre sono previste al 23 marzo 2017, le scadenze per la revisione straordinaria delle società e la ricognizione del personale eccedente.

Il tutto nell’attesa che il Governo, attraverso appositi Dpcm, si pronunci sul tema dei limiti di compensi e retribuzioni (in base alla dimensione delle società) e sul modello di governance (ammissibilità del consiglio di amministrazione in luogo dell’amministratore unico).

Confservizi ER, come ha fatto in questi mesi, continuerà nel lavoro di approfondimento e supporto alle proprie associate sull’iter di applicazione del decreto, per il quale si rimanda alla sezione “Approfondimenti” del sito web per materiali, commenti e dispense.

Si segnala inoltre che, nella consapevolezza dei numerosi adempimenti e scadenze previste nel provvedimento, l’ANCI ha predisposto il 3° Manuale operativo della sua collana editoriale dedicata appunto a prime note e approfondimenti sulle innovazioni ordinamentali di maggior impatto per i Comuni. Nel testo del Manuale dedicato, oltre alle note di lettura delle singole disposizioni del provvedimento, tutti i soggetti interessati possono trovare un pratico scadenzario dei vari adempimenti a carico dei Comuni e degli amministratori delle società partecipate nonché un fac simile di deliberazione del Consiglio Comunale per il piano di razionalizzazione previsto dall’articolo 24 del provvedimento.