Bilancio Regione Emilia – Romagna, approvato il DEFR 2017

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Emma Petitti, Assessore al Riordino IstituzionaleBOLOGNA – (Agenzia stampa RER). I 93 obiettivi strategici dell’attività della Giunta regionale e l’analisi dettagliata degli indicatori di qualità “per costruire un bilancio sempre più chiaro e trasparente”, come spiega l’assessore regionale al Bilancio e riordino istituzionale, Emma Petitti (nella foto).

E’ il Defr 2017, il “Documento di economia e finanza regionale”, approvato oggi, martedì 27 novembre, dall’Assemblea legislativa. Nelle sue 279 pagine racconta nel dettaglio gli obiettivi strategici che la Giunta prevede di realizzare secondo la stessa struttura adottata nel bilancio, ovvero per missioni e programmi, offrendo un quadro informativo degli interventi ancorato alle previsioni di bilancio.

E’ il nostro più importante documento di programmazione delle politiche regionali– sottolinea Petitti- introdotto recentemente nel nostro ordinamento. Il Defr 2017 costituisce la terza esperienza di programmazione economica e finanziaria della Regione, dopo l’anticipazione, in via sperimentale e volontaristica del 2015, in concomitanza con l’inizio del mandato, e del 2016. I suoi contenuti orienteranno le successive deliberazioni della Giunta e dell’Assemblea legislativa, partendo dall’analisi dello scenario attuale e dai bisogni espressi dai territori, dagli enti locali, dai cittadini, dalle organizzazioni sociali ed economiche”.


graficoIL DEFR 2017 IN SINTESI

Lo scenario regionale

Per l’Emilia-Romagna viene stimata una crescita del Pil superiore a quella nazionale nel 2016 e a distanza di un anno dalla firma del Patto per il lavoro, grazie alle politiche anti-cicliche della Regione, si sono raggiunti importanti risultati, primo fra tutti l’aumento dell’occupazione con 35mila occupati in più nel primo trimestre 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015.

Sul versante interno, per quanto attiene il contesto istituzionale della Regione, è ormai compiuto il progetto con cui la Giunta ha riorganizzato la struttura tecnica regionale con l’intento di rafforzare gli elementi di semplificazione, trasparenza e ottimizzazione delle risorse. Il nuovo modello organizzativo, per quanto attiene le strutture apicali e le posizioni dirigenziali, ha portato al dimezzamento delle direzioni generali della Giunta (da 10 a 5) e alla riduzione delle posizioni dirigenziali di Servizio(da 97 a 86, -11%).

Per quanto attiene il riordino territoriale, la Regione parallelamente all’applicazione della legge regionale 13/2015 in attuazione della c.d. “legge Delrio”, ha rafforzato il sistema delle Unioni di comuni e proseguito il percorso che attiene le fusioni di Comuni (8 quelle attualmente, con la soppressione di 22 Enti che si sono uniti, e 6 i nuovi procedimenti in corso che riguardano altri 16 comuni della Regione).


Gli obiettivi e i risultati attesi

Il Defr contiene 93 obiettivi strategici di programmazione distinti in 5 aree: istituzionale, economico, sanitario e sociale, culturale e territoriale. Per ciascun obiettivo sono descritti i risultati attesi.

I 14 obiettivi afferenti l’area istituzionale comprendono il rafforzamento di un sistema di governance delle partecipazioni regionali (con l’impegno della Regione a concluderne il percorso di razionalizzazione) e dell’azione di coordinamento della finanza regionale e locale che ha visto sbloccare risorse, senza ulteriori aggravi sulla finanza pubblica, oltre 1 miliardo di euro negli ultimi 5 anni raccordando fabbisogni e disponibilità espresse da Comuni e Province ed assegnando disponibilità finanziarie.

Oltre ai 24 obiettivi strategici dell’area economica (che riguardano turismo, commercio, ricerca, innovazione e investimenti, lavoro, formazione, competitività, agricoltura ed energia), anche per l’area sanità e sociale sono previsti 24 obiettivi strategici con politiche a favore delle famiglie, dell’infanzia, dei giovani, per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, per l’integrazione e per il contrasto alle politiche di genere e alle pari opportunità oltre che per il governo del Servizio Sanitario regionale, delle sue eccellenze, per le politiche di prevenzione e promozione della salute, per la non autosufficienza ma anche per la continua ricerca di ottimizzazione della gestione finanziaria e della rete ospedaliera.

Otto obiettivi sono previsti nell’ambito dell’area culturale per il diritto allo studio, per la valorizzazione del sistema bibliotecario, dei musei, dello spettacolo della cultura cinematografica e per la promozione dello sport e dell’aggregazione giovanile. Infine, 23 obiettivi sono sviluppati per l’area territoriale per la sicurezza delle città e la promozione della legalità, per la tutela delle foreste, della qualità dell’aria e delle acque, per la sicurezza del territorio e per il miglioramento della mobilità regionale.