BOLOGNA – Ottava edizione del report “In buone acque” dedicato all’acqua di rubinetto, alla sua qualità e ai benefici economici e ambientali derivanti da un comportamento di consumo più sostenibile.
Buona, sicura, controllata ed ecologica
L’acqua di rubinetto è buona e sicura: oligominerale e a basso tenore di sodio, è infatti confrontabile per qualità con le principali acque in bottiglia presenti in commercio. Questo rendiconta il report “In buone acque” che, giunto alla sua ottava edizione, racconta anche l’impegno di Hera nella gestione del ciclo idrico integrato.
Risultati importanti, dunque, garantiti da controlli costanti e quotidiani. Nei laboratori del Gruppo e in quelli degli enti di controllo, infatti, vengono effettuate 2 mila analisi ogni giorno sull’acqua di rubinetto.
Nel 2015, il 99,9% dei controlli svolti indica il pieno rispetto dei requisiti di qualità stabiliti dalla legge. Nei rari casi di non conformità, Hera attua interventi tempestivi per il ripristino delle normali condizioni di erogazione del servizio. Le azioni possono riguardare ambiti diversi, dai sistemi di trattamento (con particolare riguardo alle stazioni di disinfezione) alla rimozione di sedimenti nelle condotte, fino alla sostituzione di tratti di condotte.
Il report contiene, territorio per territorio, i dati delle analisi relative a 28 parametri. Informazioni analoghe ma distinte per comune sono disponibili sull’Acquologo, la app gratuita sul servizio idrico di Hera, nel sito internet del Gruppo e in bolletta.
Le analisi riguardano anche gli antiparassitari e aspetti non normati come contaminanti emergenti e fibre di amianto. Anche in questi ambiti i risultati sono stati ottimi, confermando la qualità e la sicurezza dell’acqua di rubinetto.
Inoltre, bere l’acqua di rubinetto fa bene all’ambiente: nel 2015, infatti, i clienti che hanno scelto l’acqua del rubinetto (35% del totale) hanno evitato l’utilizzo di 245 milioni di bottiglie di plastica (che riempirebbero oltre 3 milioni di cassonetti). E altri 450 milioni di bottiglie potrebbero essere evitati.
Acqua per tutti a un costo sostenibile
Mille litri di acqua del rubinetto, nel territorio servito da Hera, costano solo 2 euro, quasi la metà di quello che si paga nelle altre nazioni europee e molto meno di quanto costerebbe l’eguale quantità di acqua in bottiglia (270 euro). Costi sostenibili, dunque, che sono possibili grazie a infrastrutture moderne, sostenute da investimenti notevoli e continui, che nel caso di Hera – dalla sua costituzione nel 2002 fino ad oggi – si aggirano attorno ai 100 milioni all’anno. Nel 2015 gli investimenti nel territorio servito (41 euro per abitante) hanno superato del 50% la media italiana, indicando all’Italia la strada da seguire per avvicinarsi ai più alti livelli di investimento espressi dagli altri Paesi europei.
Le infrastrutture gestite comprendono 434 impianti di produzione e potabilizzazione di acqua, oltre 35 mila chilometri di rete di acquedotto (una lunghezza quasi pari alla circonferenza terrestre), circa 19 mila chilometri di fognature e 464 impianti di depurazione.