Aziende associate/Gruppo Hera, il Cda approva i risultati del III trimestre 2016

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Il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera Tomaso Tommasi di Vignano.
Il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera Tomaso Tommasi di Vignano.

BOLOGNA (comunicato stampa Gruppo Hera) – Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 30 settembre 2016, che evidenziano i principali valori positivi e in miglioramento fino all’utile netto, in linea con le previsioni del piano industriale.

Le gestioni finanziaria e fiscale, in particolare, hanno continuato a supportare la crescita dei risultati consentendo al contempo di aumentare gli investimenti e diminuire ulteriormente l’indebitamento, oltre a coprire integralmente il finanziamento delle attività di M&A e il pagamento dei dividendi annuali.
Si evidenzia che il Gruppo Hera ha deciso di pubblicare su base volontaria il resoconto intermedio di gestione, in
continuità con il passato e in considerazione dell’elevato valore attribuito alla comunicazione con il mercato.

Ricavi a 3.104,8 milioni di euro

Nel terzo trimestre 2016, i ricavi sono stati pari a 3.104,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 3.246,4 milioni al 30 settembre 2015. Tra i motivi di questa contrazione si segnalano, in particolare, i minori ricavi nei servizi regolati determinati dalla recente evoluzione normativa e i minori ricavi della vendita e trading di energia elettrica e gas. Un calo che però è stato in parte compensato dai maggiori volumi venduti di gas e dai ricavi dell’area ambiente, soprattutto nel terzo trimestre.

Margine operativo lordo (MOL) in crescita a 650,6 milioni di euro

Il margine operativo lordo consolidato al 30 settembre 2016 cresce da 640,2 a 650,6 milioni di euro (+1,6%), grazie in particolare al contributo dell’area energia elettrica. Un risultato particolarmente significativo se si tiene conto che i primi nove mesi del 2016 scontano minori ricavi nella distribuzione gas, energia elettrica e acqua per 25,6 milioni (rispettivamente di 14,9 sull’acqua, 8,5 sul gas e 2,2 su energia elettrica) a seguito della riduzione della remunerazione sul capitale investito regolato e dell’inflazione.

Reddito operativo e utile ante imposte in crescita

Il risultato operativo cresce a 329,2 milioni di euro (+3,8%) mentre l’utile prima delle imposte aumenta a 239,1 milioni di euro (+9,5% rispetto ai 218,4 milioni al 30 settembre 2015) grazie anche al miglioramento della gestione finanziaria. Al 30 settembre 2016 il risultato della gestione finanziaria, infatti, è pari a 90,2 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 98,8 milioni al 30 settembre 2015 (-8,7%), grazie al minor indebitamento medio e all’efficienza sui tassi, ottenuta grazie alla rinegoziazione di alcuni prestiti, oltre che all’ottimizzazione delle disponibilità liquide. L’emissione a inizio ottobre di un nuovo prestito obbligazionario ha consentito a Hera di ottenere un finanziamento a 10 anni di 400 milioni di euro a un costo inferiore all’1%.

Utile netto per gli Azionisti a 142,2 milioni di euro (+13,8%)

In ragione di un tax rate del 36,5%, in sensibile miglioramento rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (grazie ai benefici conseguenti all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti), l’utile netto cresce del 12,5% passando da 134,9 milioni di euro al 30 settembre 2015 ai 151,8 milioni al 30 settembre 2016. Nei primi nove mesi del 2016 l’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo sale a 142,2 milioni di euro, in aumento dell’13,8% rispetto ai 125,0 milioni al 30 settembre 2015.

Oltre 250 milioni di euro di investimenti e posizione finanziaria netta in miglioramento

Gli investimenti del Gruppo nei primi nove mesi del 2016, con il beneficio di 10,5 milioni di contributi in conto capitale, ammontano a 251,5 milioni di euro, in crescita di circa 20 milioni rispetto all’analogo periodo del 2015 e linea con quanto previsto dal piano industriale. Di questi, 93,1 milioni sono relativi al ciclo idrico integrato e 64,1 milioni all’area gas. In generale, gli investimenti sono stati destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, oltre agli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas (per la sostituzione massiva dei contatori) e l’ambito depurativo e fognario.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2016 si attesta a 2.567,0 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 2.651,7 milioni al 31 dicembre 2015, grazie a una generazione di flussi di cassa positivi che, oltre a finanziare l’attività di M&A e a coprire integralmente il pagamento a giugno dei dividendi annuali (per complessivi 132 milioni), ha consentito di sostenere la riduzione del debito.

Area gas

Il MOL dell’area gas, che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano e GPL, teleriscaldamento e gestione calore, è pari a 186,5 milioni di euro al 30 settembre 2016, in calo rispetto ai 205,6 milioni al 30/09/2015 principalmente a causa della leggera contrazione delle attività di trading e dell’impatto della delibera che ha modificato il metodo di calcolo del tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali del settore gas. I risultati sono stati sostenuti anche dalla recente acquisizione di Julia Servizi, società abruzzese di vendita del gas e dell’energia elettrica, a cui si è aggiunta nel mese di ottobre l’ulteriore acquisizione sempre in Abruzzo di Gran Sasso, attiva nello stesso campo, e che produrrà effetti a partire dall’ultimo trimestre di quest’esercizio.

Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 28,7%.

Area ciclo idrico

L’area ciclo idrico integrato, che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura, è in linea rispetto all’analogo periodo del 2015, con un margine operativo lordo di 173,7 milioni di euro, rispetto ai 174,7 milioni al 30 settembre 2015. L’impatto negativo della riduzione del tasso di remunerazione e della ridefinizione del vincolo dei ricavi, pari a 10,9 milioni di euro, è quasi completamente compensato dalle efficienze operative realizzate nel periodo.

Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 26,7%.

Area ambiente

Anche i risultati dell’area ambiente, che include i servizi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti, confermano i risultati dell’analogo periodo dell’esercizio precedente con un MOL che passa dai 172,5 milioni di euro al 30 settembre 2015 ai 172,2 milioni al 30 settembre 2016. Particolarmente significativi i risultati del terzo trimestre e, più in generale, il contributo delle acquisizioni effettuate a fine 2015 di Waste Recycling e degli impianti di Geo Nova, che hanno portato un importante impulso alla gestione dei rifiuti industriali e compensato il fermo temporaneo delle discariche in fase di ampliamento (la discarica a Ravenna è ripartita nel mese di agosto). Buoni i risultati sul fronte della raccolta differenziata che sale a quota 55,8%, rispetto al 54,9% dei primi nove mesi del 2015, grazie ai molteplici progetti messi in campo in tutti i territori.

Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 26,5%.

Area energia elettrica

Il MOL dell’area energia elettrica, che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, cresce dai 72,7 milioni dei primi nove mesi del 2015 ai 104,3 milioni al 30 settembre 2016. L’impatto negativo sul servizio elettrico della delibera su ricavi e MOL (2,2 milioni nei primi nove mesi) viene più che compensato dai maggiori margini sulle attività di vendita e dalle maggiori marginalità nella produzione di energia elettrica e dei servizi ausiliari di dispacciamento, oltre che dalla continua espansione commerciale sul mercato libero.

Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 16,0%.


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