Proprio nell’anno in cui Romagna Acque sta celebrando il cinquantesimo anniversario, arriva anche un prestigioso riconoscimento internazionale. La Diga di Ridracoli è infatti l’opera che ha motivato il recente viaggio in Cina, a Xi’an, del presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, e dell’amministratore delegato, Andrea Gambi.
La metropoli cinese, una delle città storiche del grande paese asiatico, ha infatti ospitato il secondo convegno internazionale delle grandi dighe, organizzato dalla Icold (l’associazione mondiale che raggruppa le società che gestiscono gli enormi manufatti), della sua consociata cinese, la Chincold e dalla USSD, cioè l’Associazione americana. Un’occasione congressuale importantissima, che ha richiamato per due giorni centinaia di tecnici e a cui era collegata anche la consegna del premio internazionale. E Romagna Acque è stata invitata proprio perché la diga romagnola faceva parte del quartetto premiato: un riconoscimento straordinario, soprattutto perché assegnato congiuntamente ad altre tre dighe di ben maggiori dimensioni (una cinese, una statunitense ed una iraniana), da una commissione di valutazione composta da 20 cinesi e 20 americani.
“L’esperienza a Xi’an è stata interessantissima, e ci ha permesso di confrontarci con una serie di realtà di grandi dimensioni, che ci hanno fornito moltissimi stimoli – ha detto Bernabè al rientro -. La Cina è il Paese con il maggior numero di dighe al mondo, che sta costruendo anche per riconvertire ambientalmente la propria economia alle energie rinnovabili ed in particolare all’idroelettrico. La più grande soddisfazione, per noi, è stata la considerazione che gli esperti mondiali della Icold hanno nei confronti di Ridracoli e del lavoro che è stato fatto attorno alla diga in questi decenni: per il quale, naturalmente, devo ringraziare tutti coloro che da cinquant’anni in qua hanno lavorato con impegno e costanza, qualunque fosse il loro ruolo all’interno della società. Se oggi è toccato a noi ricevere questo premio, lo dobbiamo a tutti loro, a chi ha costruito la nostra storia”.
E del resto le motivazioni del premio fotografano realmente la filosofia operativa che ha sempre guidato l’operato del Consorzio Acque, prima, e di Romagna Acque poi: le quattro dighe premiate, infatti, sono state scelte valutando il rapporto fra territorio e ambiente, la sostenibilità, la grande attenzione verso gli aspetti sociali delle comunità interessate. Il tutto, naturalmente, unito alle innovazioni tecnologiche e alle ottime performance garantite dalle strutture realizzate.