Aziende associate/Gruppo Hera, il Cda approva il bilancio 2017

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BOLOGNA – Si chiude meglio del previsto per Hera il bilancio 2017, approvato martedì 27 marzo dal Cda del Gruppo. Tutti gli indicatori economici, a partire da ricavi e utile netto, sono in netto miglioramento. Viene dunque confermata la proposta di dividendo di 9,5 centesimi di euro per azione. Nel 2017 la multiservizi ha realizzato un fatturato di 6,136 miliardi di euro che, a un confronto omogeneo, risulta in aumento del 10,3% rispetto ai 5,561 miliardi dell’esercizio precedente. Questo risultato riflette, oltre all’ingresso del gruppo Aliplast e di acquisizioni minori nel perimetro societario, le maggiori attivita’ di trading, i maggiori ricavi regolati del servizio idrico, l’incremento di ricavi e volumi di gas ed energia elettrica venduti. Il margine operativo lordo sale a 984,6 milioni di euro, in deciso aumento rispetto ai 916,6 milioni del 2016 (+7,4%).
Alla crescita del margine operativo lordo hanno contribuito le buone performance di tutti i business, ma soprattutto le aree energetiche che registrano un incremento di 50,3 milioni di euro, spinte soprattutto dall’energia elettrica. Importante il contributo derivante dall’area ambiente, grazie anche all’ampliamento delle attivita’ nelle aree del riciclo. L’utile operativo sale a 479,3 milioni di euro, rispetto ai 457,1 milioni del 2016 (+4,9%). L’utile prima delle imposte aumenta a 377,8 milioni di euro (+11,2% rispetto ai 339,7 milioni del 2016), per effetto del miglioramento della gestione finanziaria per circa 16 milioni di euro rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Utile netto in forte crescita a 266,8 milioni di euro (+21,1%), grazie anche alla diminuzione dell’aliquota fiscale media che si attesta al 29,6% rispetto al 35,1% nel 2016. L’utile di pertinenza degli azionisti e’ pari a 251,5 milioni, in aumento del 21,3% rispetto al precedente esercizio.

Nel 2017, Hera ha realizzato investimenti per 396,2 milioni di euro, destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si sono aggiunti gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario. La posizione finanziaria netta del 2017 e’ pari a 2,523 miliardi di euro, in miglioramento di circa 36 milioni rispetto al 2016, grazie una crescita dei flussi di cassa operativi che hanno consentito di finanziare i maggiori investimenti, le acquisizioni e il pagamento a giugno dei dividendi annuali. Ai positivi risultati economici si affiancano dati che confermano la crescente attenzione della multiutility alla sostenibilita’. Nel 2017 il margine operativo lordo a valore condiviso e’ stato pari a 329 milioni di euro, in incremento del 10% rispetto all’anno precedente. In progressivo miglioramento tutte le performance misurate sulle dimensioni dell’utilizzo di energia e del recupero della materia, oltre a tutte le dimensioni che interessano gli aspetti sociali e del territorio. Buone notizie per azionisti pubblici con la conferma del dividendo a 9,5 centesimi. Per il Comune di Bologna, socio pubblico con la quota piu’ consistente (9,78%), si prevede un incasso di circa 13,770 milioni di euro. “Una performance operativa ben rappresentata dal margine operativo lordo, quintuplicato rispetto a quello del 2002, senza contare i positivi effetti della gestione finanziaria e fiscale che testimoniano una crescita ancora piu’ rilevante, dal momento che l’utile netto 2017 e’ 7,8 volte il dato 2002“, osserva il presidente Tomaso Tommasi di Vignano.

Le opportunita’ di sviluppo interno ed esterno, con 25 societa’ acquisite negli anni, hanno portato non solo a una crescita dimensionale, ma anche e soprattutto maggiori efficienze e produttivita’. Centrale si conferma, inoltre, la creazione di valore per i nostri azionisti: sulla base dei risultati raggiunti, proponiamo all’Assemblea la distribuzione di un dividendo per azione di 9,5 centesimi di euro, in crescita del 5,5% rispetto a quello distribuito per l’esercizio 2016. Il rendimento legato a tale dividendo sarebbe percio’ pari al 3,3% e, considerato il rialzo del 32,8% del prezzo delle azioni Hera nell’arco del 2017, il ritorno totale per gli azionisti superera’ il 36%“, evidenzia Tommasi. “I risultati 2017 confermano la validita’ della nostra azione sul fronte della pianificazione e della gestione finanziaria, tanto che ci hanno gia’ permesso di diminuire il debito oltre le aspettative. Il sensibile miglioramento degli indicatori economico-finanziari, inoltre, si accompagna alle ottime performance operative, a conferma della qualita’ delle iniziative industriali messe in campo per conseguire una crescita duratura e sostenibile“, aggiunge l’ad, Stefano Venier.Questo 2017 e’ stato per noi una tappa importante nel percorso di crescita e, per diversi aspetti, ha rappresentato un nuovo punto di partenza per dare una risposta efficace e un contributo tangibile alle importanti sfide del modello di sviluppo che abbiamo davanti“, conclude il manager.

(Agenzia Dire)

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