Farmaci inutilizzati: stop allo spreco. Regione, Hera e Last Minute Market insieme per incentivare raccolta e redistribuzione.

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BOLOGNA – Antibiotici, analgesici e medicine per patologie cardiovascolari. Sono i tipi di farmaci che, seppure ancora in corso di validità, in confezioni integre e correttamente conservate, finiscono più frequentemente nel cestino. Recuperarli e consegnarli a persone in situazione di svantaggio economico e sociale tramite organizzazioni senza fini di lucro, si può: così non solo si riduce lo spreco e si limitano gli impatti negativi sull’ambiente, ma si aiuta chi ha problemi ad accedere concretamente a cure e medicine.

Da queste premesse e con quest’obiettivo nasce il Protocollo d’intenti sul recupero dei farmaci donati, approvato nell’ultima seduta di Giunta, e firmato da Regione Emilia-Romagna (assessorato Politiche per la salute), Hera e Last Minute Market, con lo scopo di promuovere in tutta l’Emilia-Romagna le “buone pratiche“ sui farmaci.

“I farmaci vanno usati in modo corretto, e ciò significa anche ridurne al minimo lo spreco– sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Sono beni preziosi, e onerosi, per la nostra collettività, e l’utilizzo responsabile coincide con un forte richiamo etico alla solidarietà nei confronti di persone e comunità in situazione di fragilità e svantaggio. Con questa intesa uniamo le forze, consapevoli che anche i piccoli gesti virtuosi dei singoli cittadini possono contribuire a fare la differenza”.

FarmacoAmico rappresenta un’azione concreta di economia circolare, per prevenire la produzione di rifiuti e sostenere l’estensione del ciclo di vita dei beni, promuovendone il riuso- dichiara Antonio Dondi, direttore Servizi Ambientali del Gruppo Hera-. Grazie a delle partnership di valore, a una rete solida di onlus sul territorio locale e al contributo proattivo di tutti i cittadini è possibile generare valore condiviso, riducendo i costi dei servizi ambientali e del sistema sanitario e creando un impatto ambientale e sociale positivo”.

Quando vent’anni fa avviammo il progetto Last Minute Market per il recupero a fini solidali di beni invenduti a partire dalla grande distribuzione, non credevo che quest’azione, così intuitiva nella sua concezione – ridurre le eccedenze aiutando i bisognosi – potesse diventare una sorta di laboratorio anticipatore di alcune grandi questioni che caratterizzano il mondo contemporaneo come gli sprechi” dichiara Andrea Segrè, fondatore dello spin off. “In questi anni, grazie alla Regione Emilia-Romagna e alla collaborazione fondamentale di Hera– aggiunge il professor Segrèabbiamo promosso il recupero di cibo mettendo in rete tanti attori del nostro territorio: ora, con questo Protocollo, potremo estendere ulteriormente la nostra azione anche in un altro campo fondamentale per la salute di tutti i cittadini”.