BOLOGNA – Nel 2018 la raccolta differenziata dei rifiuti in Emilia-Romagna ha superato di mezzo punto il 65 per cento (obiettivo nazionale) con un incremento dell’1,2 per cento rispetto al 2017. Cala la produzione di rifiuti urbani indifferenziati (-6,1 per cento) e in generale la produzione totale dei rifiuti urbani (-2,6 per cento), prendendo sempre in considerazione il 2018 rispetto al 2017. Sono questi i dati illustrati giovedì 24 gennaio in commissione Ambiente, presieduta da Manuela Rontini, dai tecnici regionali e contenuti nel monitoraggio del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Numeri, quelli del 2018, stilati dai tecnici dell’esecutivo regionale grazie a un nuovo sistema di acquisizione che permette di stimare, anche in corso d’anno, la produzione di rifiuti urbani al 31 dicembre sulla base dei dati reali al 30 giugno e all’andamento mensile registrato negli anni precedenti.
Gli obiettivi. Distante l’obiettivo fissato dal Piano per quanto riguarda la produzione dei rifiuti urbani pro capite. Nonostante il calo del 6 per cento, il traguardo del -15%/-20% nel 2020 rimane lontano. Più vicini, invece, quello sulla raccolta differenziata: il 65,5% del 2018 dovrà trasformarsi nel 73% nel 2020 e, riguardo al riciclaggio di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico, si dovrà passare dal 57% al 70% entro il 2020.
Le attività in corso. Per raggiungere questi obiettivi la Regione ha messo in campo varie attività: l’istituzione del fondo incentivante per i Comuni, la promozione di accordi per la prevenzione e l’industrializzazione del recupero, l’istituzione dell’elenco regionale dei sottoprodotti, l’approvazione delle linee guida per i centri comunali e non comunali del riuso, l’istituzione del forum permanente per l’economia circolare e l’attivazione del processo partecipativo ‘Chiudi il cerchio’ e la diffusione in tutto il territorio regionale della tariffa puntuale entro il 2020.
I dati del 2017. Non stime ma dati reali sono invece quelli del 2017, che fissano la raccolta differenziata al 64,3%, con un aumento del 2,5% rispetto al 2016, un tasso di riciclaggio del 57% (l’obiettivo comunitario è del 50% al 2020) e una produzione di rifiuti urbani in calo del 2,6% (riferito al 2016).
La provincia più virtuosa, per quanto riguarda la raccolta differenziata, è quella di Parma (77,6%, più 3,7% rispetto al 2016), seguono Reggio Emilia (71,3%), Ferrara (68%, più 7,1%, miglior incremento), Modena (67,8%), Rimini (63,5%), Piacenza (61,1%, in calo del 2,3%), Bologna (59,5%), Forlì-Cesena (56,8%) e Ravenna (54,8%, in calo dello 0,4%).
(comunicato Regione Emilia – Romagna)