Le imprese e il mondo della finanza chiedono al Governo di accelerare la transizione dell’Italia alla sostenibilita’ e di aprire un tavolo di lavoro su questo tema presso la presidenza del Consiglio. Per la prima volta, le dieci associazioni imprenditoriali piu’ rappresentative, tutte aderenti all’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), indicano in un documento congiunto, le linee di azione necessarie per accelerare il passo verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, firmata dai 193 Paesi dell’Onu nel settembre 2015. Il documento, presentato martedì 28 maggio dalla sede milanese di Assolombarda, durante la conferenza dell’Asvis “Le imprese e la finanza per lo sviluppo sostenibile. Opportunita’ da cogliere e ostacoli da rimuovere“, indica gli interventi necessari per creare un contesto idoneo allo sviluppo sostenibile.
“Non e’ la prima volta che ci diciamo a favore di uno sviluppo sostenibile“, afferma Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria parlando con i cronisti poco prima del suo intervento al convegno milanese. Ricordando che Confindustria ha firmato da tempo un documento con Asvis, Boccia sottolinea che l’associazione che dirige include “un gruppo di lavoro sul tema” della sostenibilita’ e, precisa, “riteniamo che sia la strada che dobbiamo percorrere”. Boccia ricorda, fra l’altro, che “le imprese italiane sono le piu’ sostenibili d’Europa” ma, precisa, “questo non basta e dobbiamo lavorare insieme alle istituzioni per costruire un modello italiano di sviluppo moderno e sostenibile. Il termine sostenibilita’ deve essere largo e deve essere considerato in chiave di corresponsabilita’, cioe’ non riguarda solo le imprese -che devono fare la loro parte- ma anche tutti gli altri attori della societa’ civile”.
La sostenibilita’ “e’ sempre piu’ considerata un fattore strategico dalle imprese oltre ad essere un importante elemento valoriale e reputazionale“, commenta Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS, che con i suoi oltre 240 aderenti e’ la piu’ grande rete italiana di organizzazioni della societa’ civile. “Allo stesso tempo, il mondo della finanza guarda con sempre piu’ attenzione a realta’ imprenditoriali innovative, rispondenti ai criteri Environmental, social and governance (Esg).
Tali criteri obbligano ad un cambiamento di prospettiva e ad investire non tanto nell’ottica di un vantaggio immediato, ma in una prospettiva di medio-lungo termine”. Nel suo intervento, Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, ex presidente dell’Istat ed ex ministro del Lavoro nel governo Letta, auspica che il documento unitario elaborato dia “un segnale forte al Governo e alle altre istituzioni: bisogna passare ai fatti e ci auguriamo che il presidente del Consiglio convochi quanto prima il tavolo proposto dalle associazioni, anche in vista della preparazione della prossima Legge di Bilancio”. L’impegno delle aziende e della finanza e’, fra l’altro, in linea con quanto auspicano gli italiani: secondo una recente indagine di Eumetra, infatti, il 72% delle persone ritiene che le imprese dovrebbero occuparsi seriamente di sostenibilita’ e il 67% ritiene giusto che le imprese, di qualsiasi dimensione (ma soprattutto le grandi), tengano conto degli Obiettivi di sviluppo sostenibile anche se cio’ dovesse significare un aumento dei prezzi dei prodotti o dei servizi.
Tra gli eventi organizzati nell’ultima settimana in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, anche il convegno Istat sulla misurazione della sostenibilità.
Nel corso dell’evento, il confronto si è incentrato sulle innovazioni sviluppate e le problematiche affrontate per la produzione di statistiche utili a misurare lo sviluppo sostenibile come declinato nell’Agenda 2030. Le Nazioni Unite hanno infatti definito oltre 200 indicatori, gli SDGs, necessari per misurare lo sviluppo sostenibile considerando diversi domini: ambientale, sociale, economico, istituzionale.
“Si tratta di una sfida globale che riguarda anche la misurazione statistica – afferma l’Istat- e che promuove attività sinergiche tra istituzioni nell’ambito del Sistema Statistico Nazionale, ma non solo. Misurare ed analizzare le tematiche connesse al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile offre l’opportunità di considerare anche domini meno consueti per la Statistica ufficiale, insieme ad istituzioni internazionali e nazionali. La ricchezza informativa del Sistema Istat dedicato agli SDGs offre la possibilità a tutti di misurare, analizzare e monitorare. Le misure statistiche rese disponibili costituiscono, infatti, anche la base informativa utile per la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e per le Strategie Regionali.”
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