Servizio idrico: con la regolazione di Arera, 50 miliardi di benefici per il Paese

PDFStampa

Dall’avvento della regolazione nel SII ad oggi si registra un forte impulso al cambiamento con ricadute positive sui gestori, sugli stakeholder e sulla collettività. Ad affermarlo, è lo studio dell’Observatory for a Sustainable Water Industry (OSWI) di Agici Finanza d’Impresa che è stato presentato questa mattina a Bressanone in un seminario organizzato da Agici e Utilitatis in occasione del Festival dell’Acqua. Lo studio analizza le principali trasformazioni avvenute nel SII, tramite le ricadute dirette e indirette di natura economica, sociale e ambientale, assumendo il punto di vista degli operatori, degli stakeholder e della collettività.

Ecco, in sintesi, i principali risultati emersi dallo studio.

  • Forte crescita degli investimenti realizzati (+80%) rispetto al periodo pre-regolatorio: da 1 mld € nel 2008 a 1,8 mld € nel 2018. La spesa per il SII registrata dai Conti Pubblici Territoriali diminuisce; aumenta, invece, del 70% l’ammontare complessivamente finanziato dalla BEI: da 1,2 mld € nel periodo 2007-2012 a 2 mld € nel periodo 2013-2018.
  • L’aumento della spesa media per il SII da parte delle famiglie (+5,9% nel periodo 2013-2018) è minimale a fronte del raddoppio degli investimenti realizzati. Le bollette, infatti, rimangono al di sotto della soglia del 3% del reddito netto delle famiglie.
  • Il Valore Aggiunto Generato dalle aziende è cresciuto di circa il 60% dal 2008 al 2017, passando da 3,6 mld € a 5,9 mld €. La ricchezza distribuita è stata prevalentemente destinata ai dipendenti e ai fornitori.
  • A fronte di 30 mld € di costi del servizio, si avranno oltre 80 mld € di benefici dovuti, in particolare, alla riduzione delle perdite, al miglioramento della qualità delle acque potabili e alla migliore depurazione delle acque reflue. Ciò determina oltre 50 mld € di benefici netti a seguito del raggiungimento degli obiettivi di qualità tecnica fissati da ARERA.

In conclusione,  l’avvento della regolazione di Arera nel 2012 ha determinato significativi cambiamenti per il settore, culminati con le recenti disposizioni sulla qualità tecnica. Il percorso evolutivo delle aziende è, tuttavia, tutt’altro che concluso. Esse devono affrontare grandi sfide quali quelle del cambiamento climatico, del rinnovo infrastrutturale, degli investimenti negli invasi, della qualità del servizio.