BOLOGNA – Si è svolta lo scorso venerdì 7 giugno a Bologna, l’assemblea annuale degli associati a Confservizi ER. Un appuntamento che, oltre all’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, è l’occasione per un confronto tra le aziende sui temi e i dossier sui quali impostare l’agenda di lavoro per i prossimi mesi.
Tra questi, il tema della sostenibilità, su cui si è incentrata la relazione di quest’anno del presidente Confservizi ER Luigi Castagna. “La sostenibilità – ha infatti dichiarato Castagna – intesa come lotta ai cambiamenti climatici, economia circolare e messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, è la chiave di volta per uno sviluppo quantitativo e qualitativo e un driver di riferimento delle politiche di gestione e di crescita delle aziende che operano nel campo dei SPL. Non c’è futuro per le aziende che non sapranno cogliere la portata innovativa della sostenibilità, la quale deve diventare un paradigma per le analisi di ogni singola attività aziendale, dalla gestione quotidiana alle strategie di investimento.”
Castagna ha dunque ricordato come diverse aziende associate a Confservizi ER abbiano già avviato un percorso di sviluppo in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e che dovrà continuare individuando un set di indicatori coerenti con i 17 Goals dell’Onu, attraverso cui misurare di anno in anno i passi compiuti, come ad esempio, il risparmio idrico ed energetico, la riduzione dei rifiuti, la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Ed è proprio sul settore idrico e sulla capacità di aumentarne la resilienza per far fronte ai cambiamenti climatici che si concentra uno dei “dossier” più importanti per i gestori dei SPL, che continueranno ad essere impegnati per assicurare la disponibilità di riserve di acqua (tema questo da affrontare nel prossimo Piano di Tutela delle acque regionale), promuovere il consumo responsabile e migliorare l’efficienza delle reti.
Su questo programma di ampio respiro, che necessita di forti investimenti, incombe però la grande incertezza di una nuova riforma del settore che potrebbe essere introdotta con l’approvazione della legge Daga (ancora in discussione in Parlamento), il cui “risultato paradossale– si legge nella relazione di Castagna – sarà quello di mettere in crisi gestioni efficienti e non produrre effetti concreti su quelle inefficienti, con il rischio di bloccare per anni il trend oggi positivo di investimenti in un settore strategico e con una forte caratterizzazione anti ciclica: nessuno dei 10 gestori del servizio idrico in Emilia – Romagna sente l’esigenza di una riforma che non aiuta a migliorare la qualità dei servizi erogati.”
Sul settore dei rifiuti invece, il tema principale in agenda è quello dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione (PRGR), in scadenza nel prossimo 2020, che dovrà tenere conto sia delle reali quantità di rifiuti prodotti e da smaltire, che della rapida saturazione degli impianti esistenti dovuti anche alle difficoltà (ricorsi, opposizioni delle comunità locali…) nel realizzare impianti di trattamento e smaltimento.
Infine, nel settore energetico, al ritardo con cui procedono le gare per la distribuzione del gas (nessuna stazione appaltante in Emilia – Romagna ha pubblicato il bando) si affiancano invece le opportunità legate allo sviluppo della mobilità elettrica.
All’Assemblea di Confservizi ER ha partecipato il direttore generale di Utilitalia Giordano Colarullo, il quale ha portato il contributo della federazione dei SPL alle principali questioni che stanno interessando il settore a livello nazionale. Era inoltre presente il neo presidente del Gruppo Iren Renato Boero.