Eventi. Ecomondo, l’industria dell’economia circolare si ritrova a Rimini

PDFStampa

RIMINI – Dal 5 all’8 novembre alla Fiera di Rimini si rinnova l’appuntamento con Ecomondo, l’evento leader europeo della circular e green economy, che si svolgerà in contemporanea con Key Energy, il salone delle energie rinnovabili e il biennale Sal.Ve, salone del veicolo per l’ecologia. Quest’anno si aggiunge la prima edizione di DPE – Distributed Power Europe, l’evento dedicato alla power generation.

Alla 23a edizione della manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group, che sarà aperta da Sergio Costa, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono attesi mille e trecento espositori da 30 Paesi, visitatori da 150 Paesi. In programma 150 seminari con mille relato

A fare da bussola in tema di evoluzione del sistema del recupero e riciclo dei rifiuti, l’approvazione dell’UE del Pacchetto sull’Economia Circolare con il successivo recepimento a livello nazionale.

Ecomondo ha assunto il ruolo di piattaforma dalla quale emergono indirizzi utili a legiferare, gestire e progettare i territori, e soprattutto al fare impresa in funzione della green & circular economy, grazie anche al qualificato e propositivo Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal professor Fabio Fava, dell’Università di Bologna.


I MACROSETTORI DI ECOMONDO 2019

A Rimini tutta la tecnologia innovativa per la gestione integrata e valorizzazione dei materiali a favore dell’efficienza dei processi di lavorazione. L’approvazione dell’UE del Pacchetto sull’Economia Circolare con il successivo recepimento a livello nazionale, offre alle imprese del recupero e del riciclo l’occasione di affrontare la sfida dell’evoluzione e trasformazione dal riciclo di rifiuti tipici di un’economia lineare a un compiuto sistema di economia circolare.

Per la Bioeconomia circolare da tempo sono protagoniste ad Ecomondo le grandi imprese italiane all’avanguardia nel mondo nel settore delle bioplastiche biodegradabili e compostabili. La manifestazione continua ad essere un grande stimolo all’innovazione, in grado di rafforzare la competitività nel mercato mondiale dei prodotti sostenibili, già in piena espansione. La leadership nelle bioplastiche biodegradabili e compostabili ha garantito la possibilità di ripensare un prodotto critico per l’ambiente.

Nell’area dedicata al ciclo integrato delle acque, Global Water Expo, in forte espansione, le imprese della filiera del percorso idrico, dalla captazione alla restituzione all’ambiente. Grazie alla partnership con Utilitalia, Ecomondo si propone come vetrina dell’innovazione in tutte le fasi della filiera del servizio idrico integrato e ciclo delle acque. Il programma degli eventi fornirà occasioni di confronto e approfondimento intorno a tutte le principali tematiche legate al settore idrico: dal binomio acqua e agricoltura, a quello acqua e salute, dalla gestione integrata di acque e rifiuti urbani nelle città (acqua e città), ai temi della governance e della regolazione. Un focus verrà riservato anche alle soluzioni digitali (acqua 4.0) atte a migliorare efficienza, pianificazione e gestione per una migliore sostenibilità economica ed ambientale.

Diversi gli appuntamenti che Ecomondo dedica quest’anno alla blue economy, l’economia del mare. Un ambito dalle grandi potenzialità, un “giacimento” che se valorizzato, e tutelato, è non solo benefico per il clima – il mare è grande assimilatore di CO2 – ma da cui è possibile trarre energia e generare posti di lavoro.

Torna, atteso ad Ecomondo, un focus sulle start up italiane e internazionali, in collaborazione e con il supporto di ASTER – Regione Emilia-Romagna, delle Knowledge Innovation community dell’EIT (Climate, Raw Materials a Innoenergy), dell’Università di Bologna e della Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria.

Ecomondo 2019 ospiterà inoltre l’annuale appuntamento degli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio nazionale della green economy, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico per un’analisi e un aggiornamento sui temi economici e normativi più attuali e cruciali. Quest’anno saranno dedicati al tema “Per un Green New Deal in Italia e in Europa” con l’obiettivo di affrontare congiuntamente la crisi ambientale, a partire da quella climatica, la bassa crescita economica e la crescente disuguaglianza.

Anche a Key Energy si annuncia un importante evento di apertura: il Professor Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano presenterà uno studio di scenario che conterrà le previsioni future, oltre che sullo sviluppo delle energie rinnovabili, anche sul processo di riqualificazione del patrimonio immobiliare e sul trend della mobilità elettrica e sostenibile, temi decisivi per affrontare in maniera adeguata la decarbonizzazione al 2030.


GLI APPUNTAMENTI DI UTILITALIA

Come da tradizione, Utilitalia e le aziende SPL associate saranno presenti alla manifestazione nella stand dedicato, la “piazza delle Utilities”, che sarà teatro anche di seminari, worshop ed eventi formativi dedicati al tema acqua e rifiuti.

Ecco una selezione di appuntamenti che prevedono gli interventi di amministratori e dirigenti delle aziende associate a Confservizi ER.

Martedì 5 novembre 2019
CARATTERISTICHE DEI FANGHI DI DEPURAZIONE: ESITI DELL’INDAGINE NAZIONALE
Ore 14:30 – 17:30 – Piazza delle Utilities                                                     PAD D2 Stand 041
A seguito delle problematiche sorte negli ultimi anni riguardanti i fanghi di depurazione, in particolare per quanto attiene un loro reimpiego agricolo, UTILITALIA, ha avviato una raccolta di dati inerenti la qualità dei fanghi prodotti.Ciò al fine di verificare l’impatto delle norme Con la esistente realtà operativa. Del resto una strategia nazionale in materia di fanghi di depurazione, strategia di cui si sente sempre più il bisogno, per essere credibile non può prescindere da questo tipo di informazione

 

Interviene: Pier Paolo Piccari – Gruppo Hera

 

LA GESTIONE DEI RIFIUTI INDUSTRIALI: CRITICITÀ E POTENZIALITÀ DEL SISTEMA NAZIONALE A CONFRONTO DEI MODELLI EUROPEI PER LA TRANSIZIONE A UN’ECONOMIA CIRCOLARE
Ore 14:00 – 18:00 – Sala Ravezzi 2                                                                                   Hall Sud
Scarti dei nostri processi produttivi, i rifiuti industriali rappresentano la gran parte di quelli prodotti ogni anno in Europa e in Italia. Le quantità e la natura dei flussi in gioco (anche rifiuti pericolosi) mettono in evidenza l’importanza di offrire al sistema produttivo nazionale soluzioni di trattamento che abbiano costi sostenibili e siano rispettose della normativa, della tutela della salute e dell’ambiente. Recentemente alcune congiunture internazionali hanno rivelato la fragilità del sistema infrastrutturale nazionale, mettendo in evidenza le ripercussioni che un’inadeguata offerta di trattamento hanno sulla competitività dei vari comparti produttivi (industria, artigianato, commercio). L’esistenza di un’industria nazionale di trattamento dei rifiuti industriali solida, con capacità di gestione e innovazione, rappresenta uno dei fattori principali anche per limitare l’esportazione di rifiuti e gli illeciti che riempiono le cronache nazionali. Il convegno approfondirà i principali aspetti (normativi, tecnologici, gestionali) della gestione dei rifiuti industriali, mettendo a confronto le principali esperienze nazionali e internazionali. Partecipano al confronto istituzioni e autorità pubbliche, imprese e associazioni di imprese che gestiscono rifiuti industriali e pericolosi ed esperti di normativa tecnica. 

INTERVIENE: Cristina Govoni – Responsabile Servizio Giuridico dell’Ambiente Regione Emilia – Romagna

CONCLUDE: Filippo Brandolini – vicepresidente Utilitalia

 

Mercoledì 6 novembre

LA FILIERA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI ORGANICI: CONFRONTO TRA ESPERIENZE INTERNAZIONALI

Ore 9:30 – 13:30Sala Ravezzi 1                                                                                Hall Sud
Tredicesimo incontro annuale sugli sviluppi della gestione dei rifiuti urbani attraverso il confronto con le realtà internazionali. Dopo l’analisi dei sistemi di raccolta e gestione nelle principali aree metropolitane, dei modelli organizzativi di interi ambiti territoriali, quest’anno l’approfondimento riguarda l’organizzazione delle singole filiere, con particolare riferimento al rifiuto organico.I rifiuti organici rappresentano una filiera tra le più circolari grazie alla possibilità di recuperare materia (il compost) ed energia (elettrica o biometano) potenzialmente senza scarti e all’infinito.

Il confronto tra operatori nazionali e internazionali farà emergere le diversità e le peculiarità delle scelte strategiche e organizzative lungo le varie fasi della filiera (prevenzione, raccolta, trattamento, valorizzazione dei prodotti), mettendo in evidenza come ognuna di queste scelte abbia ripercussioni sulle altre fasi e sull’intero ciclo della gestione dei rifiuti e delle risorse.

INTERVENGONO: Davide De Battisti Direttore Operations Aimag Spa

Stavros Papageorgiu – Hera Trading

CONCLUDE: Filippo Brandolini – Utilitalia

 

9.30-13.30 Giovedì 7 novembre

PROGETTO NAZIONALE: LA RACCOLTA CAPILLARE DELL’OLIO VEGETALE ESAUSTO DELLE FAMIGLIE

L’incontro presenta il progetto nazionale realizzato da Conoe – Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti – e Utilitalia, che prevede la sperimentazione di differenti modalità di raccolta degli oli vegetali esausti presso le famiglie per verificare quella più efficace ed efficiente. Gli oli vegetali esausti rappresentano una enorme risorsa se oggetto di pratiche di recupero corrette e consapevoli. La sottrazione di questo rifiuto all’ambiente e la sua riconversione in biodiesel, è un caso esemplare di economia circolare. L’Italia ha messo in campo misure incentivanti per la produzione di biodiesel da oli vegetali, premiando in misura sensibilmente maggiore le produzioni a partire da rifiuti: il progetto pilota va esattamente in questa direzione. Le aziende dei servizi ambientali sono già pronte alla sfida e esistono esempi virtuosi che possono essere replicati su scala nazionale.

INTERVIENE: Filippo Brandolini – Utilitalia

 

IL FABBISOGNO NAZIONALE DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI: STRATEGIE POLITICHE E INDUSTRIALI PER LA CHIUSURA DEL CICLO E IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI IN MATERIA DI   ECONOMIA CIRCOLARE
Ore 15:30 – 17:30 – Piazza delle Utilities                                              Pad D2 – Stand 41          
Il seminario ha l’obiettivo di stimolare la riflessione e il confronto tra istituzioni e operatori sul fabbisogno (europeo e nazionale) di trattamento dei rifiuti.
Le nuove direttive hanno fissato per il 2035 ambiziosi obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani e di riduzione del conferimento in discarica. Contestualmente, gli operatori nazionali stanno denunciando la carenza di sbocchi non solo per i rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, ma anche per gli scarti della selezione e degli stessi processi di riciclaggio.
Non c’è dubbio che la possibilità di chiudere a livello nazionale il ciclo dei rifiuti e traguardare gli obiettivi al 2035 richiede sia una seria analisi dei flussi e dei fabbisogni che una pianificazione a medio-lungo termine degli interventi necessari a soddisfare il reale fabbisogno trattamento.INTERVIENE: Roberto Conte – Gruppo Iren

CONCLUDE: Filippo Brandolini – Utilitalia


GRUPPO HERA PRESENTE CON UN PADIGLIONE DEDICATO

Il Gruppo Hera sarà presente al Padiglione C1, Stand 120, con uno spazio espositivo di oltre 300 mq. La 23esima edizione dell’expo si focalizzerà su rifiuti e risorse, bioeconomia circolare e acqua. Temi, questi, che riguardano da vicino Hera e il suo impegno nell’attuazione di un modello di economia in cui materie prime e risorse naturali vivono più a lungo passando attraverso il riciclo, il riuso e una maggiore durata dei prodotti. Come ogni anno, il Gruppo darà anche un contributo artistico a Ecomondo, installando nella piscina tra i Padiglioni C1 e A1 il “Capodoglio Giovanni”, opera di 12 metri che denuncia l’inquinamento dei mari realizzata da SCART con oltre 2.200 contenitori di plastica usati e recuperati.

Appuntamento di primo piano saranno gli Stati Generali della Green Economy che quest’anno, per la prima volta, vedranno la partecipazione dell’Amministratore Delegato del Gruppo Hera, Stefano Venier, alla tavola rotonda del 6 novembre.

Nell’ambito delle attività direcupero e trattamento dei rifiuti urbani e industriali, Herambiente – che nel 2019 compie i suoi primi 10 anni di vita – e la sua società Aliplast hanno un ruolo primario nel panorama nazionale ed europeo, con una dotazione di più di 90 impianti all’avanguardia. Tra questi, uno dei fiori all’occhiello è l’impianto di biometano attivo a Sant’Agata Bolognese (Bologna), che da 100.000 tonnellate annue di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata – più 35.000 tonnellate dalla raccolta di verde e potature – produce  20.000 tonnellate di compost e 7,5 milioni di metri cubi di biometano, pari a 300 volte la distanza dalla Terra alla Luna, evitando così 14.000 tonnellate di emissioni di CO₂.

Durante i quattro giorni dell’expo verrà anche presentata “HeraSmarty”, la nuova linea di contenitori per rifiuti automatici e intelligenti. Il nome sottolinea le caratteristiche del contenitore, dotato di un sistema di riconoscimento utente tramite tessera o smartphone e in grado di misurare i rifiuti. Grazie alla funzionalità wireless, inoltre, trasmette i dati sul riempimento ai servizi operativi Hera. Il contenitore Smarty riesce inoltre a inviare una segnalazione in caso di guasti, per un servizio sempre più puntuale ed efficiente.
Ai cittadini offre un vantaggio importante perché è molto semplice da aprire: basta infatti avvicinare al lettore la Carta Smeraldo o lo smartphone e il cassetto si apre in automatico senza toccarlo con le mani. Si inserisce il sacco dei rifiuti e Smarty si chiude in automatico.