BOLOGNA – Un aiuto alle famiglie per pagare la bolletta dei rifiuti. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha firmato giovedì 25 giugno il decreto che “libera” quasi 13 milioni di euro per sconti sulla tassa o sulla tariffa del servizio di igiene urbana a favore di chi si trova in difficoltà economica a causa della crisi post coronavirus e per i progetti dei comuni virtuosi in termini di riduzione dei rifiuti. Il provvedimento rientra nell’assestamento del Bilancio 2020.
Di questi 2 milioni sono frutto di uno stanziamento aggiuntivo deliberato con l’assestamento ai fondi già messi a disposizione dalla Regione. Altri 5 milioni 800 mila euro sono economie liberate da Atersir, provenienti da precedenti esercizi finanziari. I Comuni avranno inoltre 5 milioni di risparmi perché saranno esentati dal versamento della quota annuale per il Fondo Incentivante.
A questi si aggiungono ulteriori 5 milioni di euro di finanziamenti per la prevenzione dei rifiuti e per rendere più efficiente il servizio di raccolta.
“In attesa di ulteriori e necessarie decisioni su scala nazionale- affermano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo – la Regione fa la prima mossa mettendo sul piatto uno stanziamento straordinario che si tradurrà in sconti per chi ha vissuto più da vicino le conseguenze economiche della pandemia. È un provvedimento importante che risponde alle richieste di aiuto manifestate dai Comuni e dall’ Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti (Atersir)”.
In particolare, 7 milioni e 800 mila euro saranno trasferiti ai Comuni che, appunto, dovranno utilizzarli per sostenere le famiglie e le attività economiche colpite dalle conseguenze del lockdown, oltre che in generale per ridurre i costi del servizio anche a favore delle utenze non domestiche. I fondi verranno ripartiti in base al numero di “abitanti equivalenti”: un valore che considera sia la popolazione che il numero di attività economiche operanti sul territorio di ogni ente locale.
“Assicuriamo maggiori risorse e mettiamo gli Enti locali anche nella condizione di risparmiare. Nel 2020 saranno infatti esentati dal versamento della quota annuale del Fondo incentivante: una misura che, da sola, vale 5 milioni in più nei bilanci dei Comuni”, prosegue l’assessore.
“L’auspicio è che a loro volta decidano di utilizzarli per ridurre ulteriormente le bollette dei rifiuti a carico di cittadini e imprese”. “Sommando le risorse per ridurre la Tari ai finanziamenti per la prevenzione dei rifiuti e per rendere più efficiente il servizio di raccolta, dal valore di 5 milioni di euro -conclude Priolo- in tutto mettiamo in campo una manovra da 18 milioni di euro che segna il passo del grande impegno della Regione volto ad una ripresa all’insegna della sostenibilità”.
I finanziamenti per rendere più efficiente la gestione dei rifiuti
Oltre ai quasi 13 milioni per dare un taglio alla Tari, un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro andrà agli Enti locali più virtuosi, cioè quelli che hanno dimostrato di saper ridurre la quantità dei rifiuti prodotti nel corso del 2019.I progetti di prevenzione in materia di rifiuti (casette dell’acqua, iniziative per ridurre il consumo di plastica monouso, centri del riuso) saranno sostenuti con 1,3 milioni di euro e 2 milioni 200 mila euro andranno per rendere più efficiente il servizio di raccolta, innovandone le modalità.
(comunicato Regione Emilia – Romagna)