Decreto Semplificazioni: le principali novità dagli appalti pubblici agli investimenti green

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Con i suoi 65 articoli, il Dl. 16 luglio 2020, n. 76, pubblicato sulla G.U. n. 178 del 16 luglio 2020 (S.O. n. 24), ha introdotto una serie di importanti novità, soprattutto in materia di contratti pubblici e innovazione digitale. Il Decreto, rubricato “Misure urgenti per la Semplificazione e l’Innovazione digitale” ma meglio noto come “Decreto Semplificazioni”, è stato emanato con il dichiarato intento di velocizzare e favorire gli investimenti e la realizzazione di infrastrutture.

Tra le principali novità si segnalano:

l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto o in amministrazione diretta per lavori, servizi e forniture (elevata a Euro 150.000);

– l’applicabilità della procedura negoziata senza bando con 5 inviti fino a Euro 350.000, 10 inviti da Euro 350.000 e Euro un milione e 15 inviti tra Euro 1 e Euro 5,35 milioni;

– le modifiche apportate alla disciplina processuale del c.d. “rito appalti”, che prevedono che per tutte le opere, in sede di pronuncia cautelare, debba tenersi conto del preminente interesse alla sollecita realizzazione dell’opera e dell’interesse del soggetto aggiudicatore alla celere prosecuzione delle opere e che, per le opere di rilevanza nazionale, si applichi l’art. 125 del Cpa;

– la semplificazione e velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda larga;

– la semplificazione delle procedure per la cancellazione dal Registro delle imprese e per lo scioglimento degli Enti cooperativi;

– il rafforzamento del Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici;

– la semplificazione delle attività del Comitato interministeriale per la programmazione economica;

– la semplificazione delle erogazioni dei contributi pubblici nel Settore dell’Agricoltura.

Il Capo II e il Capo III del Titolo IV (“Semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy”)del Dl. n. 56/20 introducono disposizioni, rispettivamente, in materia di semplificazioni in materia ambientale e di green economy.

Queste disposizioni, così come quelle dell’intero Provvedimento di legge, hanno lo scopo di favorire e incoraggiare la crescita del Paese: priorità assoluta e non più procrastinabile se si vuole evitare il tracollo annunciato dalle ultime proiezioni sul Pil 2020.

Conciliare la corsa con la legalità, nozione diversa dalla legittimità, è senz’altro priorità di rilievo che non può subire sacrificio dinanzi alla necessità di assicurare la ripresa, ma che pare comunque potersi ottenere, sia con le misure attuali, sia con i miglioramenti che l’utilizzo dell’innovation technology può garantire.

Con riferimento alle misure di sostegno alla tutela dell’Ambiente e della Green Economy, il Decreto introduce:

  • la razionalizzazione delle procedure di Valutazione d’impatto ambientale (Via) associate alle opere pubbliche;
  • l’esclusione dall’obbligo di assoggettabilità alla Via e al regime dei beni e interessi culturali per interventi urgenti di sicurezza sulle dighe esistenti prescritti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che non trasformino in maniera significativa gli sbarramenti;
  • la semplificazione delle procedure per interventi e opere nei luoghi oggetto di bonifica nei Siti di interesse nazionale (Sin);
  • la velocizzazione dei tempi di assegnazione dei fondi contro il dissesto idrogeologico ai Commissari;
  • la razionalizzazione degli interventi nelle Zone economiche ambientali;
  • semplificazioni in materia di interventi su progetti o impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, nonché per realizzare punti e stazioni di ricarica per veicoli elettrici;
  • una nuova disciplina sui trasferimenti di energia rinnovabili dall’Italia agli altri Paesi europei, con benefici per le casse dello Stato;
  • l’estensione ai piccoli Comuni (fino a 20.000 abitanti) del meccanismo del cd. “scambio sul posto altrove” per incentivare l’utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili;
  • un Piano straordinario di manutenzione del territorio forestale e montano per soddisfare le esigenze di miglioramento della qualità delle superfici forestali secondo direttrici incentivanti e di semplificazione.

Il commento al decreto, articolo per articolo sul sito di Enti Locali on line.