Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti

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La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti rappresenta la principale e più ampia campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini europei circa l’impatto della produzione di rifiuti sull’ambiente. Nata all’interno del Programma LIFE+, viene attualmente gestita da un Comitato promotore europeo all’interno del quale siede la Commissione Europea in veste di indirizzo strategico. In Italia la SERR è coordinato da AICA e promossa da un Comitato promotore composto da: CNI Unesco come invitato permanente, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Utilitalia, ANCI, Città Metropolitana di Torino, Legambiente, Regione Sicilia, e con il supporto tecnico di E.R.I.C.A. Soc. Coop.

Il tema della SERR di quest’anno è “I rifiuti invisibili”. Sono “invisibili” tutti quei rifiuti generati durante la produzione dei beni che, però, il consumatore abitualmente non vede. La campagna in questo modo ha cercato di sensibilizzare i cittadini europei sul “reale peso” delle loro scelte di consumo.

Parlare di “rifiuti invisibili” vuol dire infatti riferirsi alla grande quantità di rifiuti generati durante il processo di fabbricazione e distribuzione dei prodotti. Lo sapevi che per fabbricare, a far arrivare in negozio o a casa tua, uno smartphone che pesa meno di 200 grammi vengono prodotti ben 86 chilogrammi di rifiuti?

Con lo slogan è “Qual è il tuo peso reale?” la SERR  sfida quest’anno a informarsi sui chili in più che tutti portiamo sulle spalle a causa di modelli di produzione e consumo non sostenibili.

 

Ecco le iniziative messe in campo dalle aziende nella settimana della SERR.

GRUPPO HERA

Anche nel 2020 il Gruppo Hera aderisce alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che si tiene dal 21 al 29 novembre 2020, coinvolgendo i cittadini nel test “Qual è il tuo peso reale?” per misurare il proprio profilo ecologico. Il tema della Settimana europea è infatti “I rifiuti invisibili”, cioè la quantità di rifiuti generati durante il processo di fabbricazione e distribuzione dei prodotti. Ad esempio, per fabbricare e fare arrivare in negozio o a casa uno smartphone che pesa meno di 200 grammi vengono prodotti ben 86 chilogrammi di rifiuti. L’iniziativa europea e il test proposto da Hera sfidano quindi tutti a informarsi sui chili in più che ognuno di noi porta sulle spalle a causa di modelli di produzione e consumo non sostenibili. Basta anche solo una piccola modifica nelle proprie abitudini per essere protagonisti positivi del proprio tempo, a favore del proprio territorio, a tutela dell’ambiente e delle generazioni future.

Un test per misurare il proprio profilo ecologico

Il test cercherà di stimare quanto si sia portati a soluzioni che consentano la gestione dei rifiuti invisibili, con domande su temi di ampio respiro quali il cibo, gli acquisti, la mobilità, il divertimento sostenibile, e, a seconda del profilo raggiunto, saranno forniti suggerimenti per un comportamento sempre più sostenibile e virtuoso. Il link sarà disponibile anche sul sito del Gruppo Hera. Il test è stato sviluppato sulla base dei contenuti europei in collaborazione con Last Minute Market, spin-off dell’Università di Bologna.

Tanti i progetti di Hera per evitare gli sprechi e ridurre la produzione di rifiuti

Sono numerose le iniziative che il Gruppo Hera ha attivato negli anni per la riduzione dei rifiuti e che testimoniano l’impegno continuativo e concreto per passare da una economia lineare a una di tipo circolare, rimettendo in circolo i materiali, senza consumo ulteriore di risorse. Alcuni esempi sono i progetti nati in collaborazione con Last Minute Market e che prevedono un ruolo di primo piano anche dei cittadini, per fare squadra insieme: con Cambia il finale nel solo 2019 sono state recuperate 635 tonnellate di mobili altrimenti destinati allo smaltimento, e con FarmacoAmico, progetto per il recupero di farmaci non ancora scaduti, più di 55 mila confezioni, per un valore complessivo di 668 mila euro. Inoltre, in meno di dieci anni, sono stati oltre 100 mila i pasti recuperati dalle mense Hera grazie a CiboAmico, progetto per il recupero delle eccedenze alimentari a beneficio di onlus locali, evitando 44 tonnellate di rifiuti.

GRUPPO IREN

Iren ha programmato varie iniziative sui territori per sensibilizzare il pubblico su questo importante tema legato all’ambiente.

Si chiama “Rifiuti Smarriti” il contest on line pensato insieme a CentroScienza Onlus Torino e dedicato alle scuole ed alle famiglie per aprire una riflessione creativa sui tanti oggetti che noi tutti abbiamo in casa e che non utilizziamo più. Un invito alla creatività per ridurre alla fonte la produzione dei rifiuti che viene presentato in questi giorni e che si chiuderà il 5 giugno 2021 per festeggiare la Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Riduzione dei rifiuti che a Torino si lega al Progetto RePoPP, che vede la sua estensione ad altri 4 mercati cittadini (piazza Foroni, corso Cincinnato, via Porpora e Borgo Vittoria). Il progetto, intrapreso circa quattro anni fa dalla Città di Torino con il sostegno di Amiat Gruppo Iren, Novamont e reso operativo da Eco dalle Città, ha sino ad oggi valorizzato 250 tonnellate di cibo invenduto dagli ambulanti che – altrimenti – sarebbe diventato rifiuto. Un risultato che già pone RePoPP tra le best practice europee per la riduzione degli sprechi alimentari.

Contro lo spreco anche molti progetti messi in campo a Parma insieme alla Amministrazione Comunale: si parte dalla distribuzione di opuscolo prodotto da Iren contro lo spreco al rafforzamento di campagne specifiche per la raccolta degli olii e dei vestiti usati.

Le radici più antiche della economia circolare sono, invece, al centro della Mostra “ComposTiAmo. Storie di organici ricicli dalla concimaia alla compostiera” presso il Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale di San Martino in Rio (Reggio Emilia). Una iniziativa messa in campo insieme al Comune di San Martino in Rio e sarà affiancata da un corso on line per la gestione della compostiera. Scoprire l’economia circolare dei nonni potrà sicuramente aiutare a rafforzare quella dei nipoti.

Un augurio che è alla base anche delle iniziative che Eduiren, la struttura che è espressamente dedicata alla sensibilizzazione ambientale, propone alle scuole.

Si parlerà di riduzione dei rifiuti al Centro Remida di Reggio Emilia, con il progetto Giocampus a Parma e all’interno del “Mese dell’Educazione” promosso da ITER – Comune di Torino.