Emergenza coronavirus: nella legge di conversione del “decreto ponte”, novità per le società in house

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E’ stata pubblicata sulla G.U. 300 del 3 dicembre 2020 la Legge n. 159 del 27 novembre 2020, di conversione del Dl. n. 125 del 7 ottobre 2020.

Il Provvedimento è nato come “Decreto-ponte”, emanato per sopperire alla mancata approvazione del Dpcm. che avrebbe dovuto tracciare il quadro delle misure precauzionali da adottare per contrastare e contenere il diffondersi del virus “Covid-19”, posto che il precedente Dpcm. 7 settembre 2020 era in vigore solo fino al 7 ottobre 2020.

In sede di conversione, sono state inserite numerose modifiche, che spaziano anche in ambiti non contemplati inizialmente, e il risultato è un testo normativo fortemente ampliato, passato da 16 a 12 articoli e da 12 a 47 commi.

Tra le novità qui di interesse, si segnala una previsione che dispone che si applichi alle Società “in house”, dal 17 marzo 2020 al 15 dicembre 2020, la disciplina prevista dal Codice civile in materia di cessazione degli Organi amministrativi e di controllo anziché il Tusp.

In particolare, l’art. 1 comma 4-duodecies dispone che si applichi alle Società “in house”, dal 17 marzo 2020 al 15 dicembre 2020, la disciplina prevista dal Codice civile in materia di cessazione degli Organi amministrativi e di controllo (artt. 2358, comma 2, e 2400, del Cc.), anziché quella di cui all’art. 11, comma 15, del Tusp (“Testo unico delle Società a partecipazione pubblica”, approvato con Dlgs. n. 175/2016). Sono fatti salvi, nel medesimo periodo, gli atti posti in essere da tali Organi. La loro eventuale cessazione, per scadenza del termine, non produce effetti fino a quando gli stessi non siano stati ricostituiti.

(Enti locali.it)