Nuova Programmazione europea, il contributo di Confservizi ER al Documento Strategico regionale

PDFStampa

La Regione Emilia-Romagna ha avviato nel 2020 il percorso di aggiornamento e di allineamento della propria Strategia di specializzazione intelligente S3 in vista della nuova programmazione dei Fondi europei 2021-2027.

Un percorso sviluppato con il supporto di ART-ER e delle Associazioni Clust-ER, che tiene conto dei risultati del precedente settennato, dell’evoluzione della tecnologia, dei sistemi produttivi, dell’ecosistema regionale della ricerca, ma in particolare delle nuove sfide di carattere globale, così come evidenziato in particolare dagli obiettivi della nuova Politica di coesione e dall’Agenda Onu 2030.

Nell’aggiornamento della S3 per il periodo 2021-2027 sono stati individuati 15 ambiti tematici, derivanti dall’incrocio fra i sistemi produttivi regionali e le sfide della Politica di coesione UE 21-27: dal clima alle risorse naturali alla blue economy, dal manufacturing 4.0 alla mobilità sostenibile, dal benessere della persona all’inclusione e coesione sociale solo per citarne alcuni.

Parte essenziale del percorso di aggiornamento della Strategia S3 è la partecipazione degli stakeholder e di tutti coloro che operano nell’ambito dell’innovazione regionale. Per questo si è svolta dal 7 dicembre 2020 fino al 21 gennaio 2021 sulla piattaforma EROI la consultazione pubblica verso la Strategia di specializzazione intelligente S3 2021-2027. Hanno contribuito ai cinque tavoli di confronto rappresentanti delle imprese, delle startup, delle università e degli enti di ricerca, delle associazioni di categoria, della pubblica amministrazione e del mondo finanziario.

Oltre 300 i commenti pubblici volti ad aiutare la Regione a definire priorità e obiettivi della nuova programmazione dei Fondi europei.

La definizione dei contenuti della Strategia di Specializzazione intelligente in vista della nuova programmazione europea sarà contenuta all’interno del Documento Strategico Regionale, il quale è oggetto di confronto anche all’interno del Patto per il Lavoro e il Clima.

In questa sede, Confservizi ER ha raccolto in una nota sintetica, alcune proposte rappresentative del proprio comparto, in cui si segnala, in modo particolare, il contributo che le aziende SPL potranno offrire per il raggiungimento degli obiettivi relativi alla digitalizzazione e alla transizione ecologica.

In particolare, sul tema dei dati, nel documento si sottolinea come i gestori SPL siano dei veri e propri bacini di conoscenza per quanto riguarda ad esempio i consumi energetici, idrici, produzione di rifiuti ecc, ai quali poter attingere per promuovere politiche attive nei campi dell’efficienza energetica, del risparmio idrico e della sostenibilità ambientale.

E proprio su quest’ultimo tema, si sottolinea come “le aziende dei servizi pubblici locali della nostra Regione siano in grado di esprimere un’elevata capacità tecnico/progettuale e operativa che può essere messa a disposizione del sistema economico regionale”, anche attraverso forme di partenariato pubblico/privato.

Si suggerisce infine di prestare particolare attenzione al tema dell’acqua, attuando progetti che migliorino la resilienza dei servizi idrici e potenzino infrastrutture che difficilmente potrebbero essere finanziate attraverso la tariffa regolata.

DOCUMENTO STRATEGICO REGIONALE – OSSERVAZIONI CONFSERVIZI