Le misure legislative previste dal PNRR per il 2022

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Nel 2022 i diversi soggetti coinvolti nell’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) saranno chiamati a un grande sforzo.  Il cronoprogramma per l’anno in corso prevede il completamento di circa cento adempimenti. Ovvero il doppio rispetto a quelli previsti per il 2021.

Anche il parlamento sarà chiamato a dare il proprio contributo in questo ambito. Come noto infatti il Pnrr si compone di una parte legata agli investimenti e di una relativa alle riforme. In particolare le misure legislative per cui è previsto un coinvolgimento diretto delle camere sono 20. Per 19 di queste è prevista l’approvazione definitiva, con la conseguente entrata in vigore.


Il Pnrr e le riforme per il 2022

Grazie ai dati messi a disposizione dal Centro documentazione della Camera è possibile avere un quadro completo delle misure legislative contenute nel Pnrr che richiedono il coinvolgimento diretto del parlamento nell’anno in corso. Nella maggior parte dei casi si tratta di leggi ordinarie.

Sono 14 infatti gli atti di questo tipo che dovranno essere approvati dalle camere nel 2022. A questi si aggiunge poi la legge annuale sulla concorrenza per cui invece è previsto semplicemente l’avvio dell’iter. Da approvare anche 3 leggi delega, 2 atti collegati alla legge di bilancio e la conversione di 3 decreti legge.

Per quanto riguarda invece i settori coinvolti, la maggior parte delle riforme da adottare fanno riferimento alle missioni 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura) e 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) del piano. Per queste due macro-aree infatti è prevista l’adozione di 6 riforme ciascuna.

Scendendo più nel dettaglio possiamo notare che la componente maggiormente toccata dalle riforme previste per il 2022 è quella relativa alla tutela del territorio e della risorsa idrica (5 riforme). Seguono Digitalizzazione, innovazione e sicurezza della pubblica amministrazione e Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, con rispettivamente 4 e 3 riforme richieste.


Nel 2022 previste 5 riforme legate a territorio e risorse idriche
Le misure legislative previste dal Pnrr per il 2022 suddivise per componente

Nell’analizzare questi dati si deve sempre tenere presente che stiamo parlando esclusivamente delle misure per cui è richiesto un intervento diretto di Camera e Senato. Per fare un esempio, sappiamo che entro la fine dell’anno il Governo dovrà emanare i decreti legislativi riguardanti le riforme dei processi civile e penale. Tali misure tuttavia, avendo già concluso il loro iter parlamentare con l’approvazione della legge delega, non rientrano nei dati oggetto di analisi.


Il cronoprogramma delle misure

Un ulteriore elemento di interesse riguarda le tempistiche entro cui le riforme dovranno essere approvate, dal momento che le scadenze non sono distribuite in maniera omogenea. Il cronoprogramma prevede al contrario una concentrazione nel secondo e nel quarto trimestre dell’anno.

Ciò significa che lo sforzo massimo per le camere dovrà essere prodotto proprio a ridosso degli appuntamenti con le verifiche sull’operato dell’Italia da parte delle istituzioni Ue. Passaggio indispensabile per accedere ad una nuova tranche di fondi (attualmente l’Italia sta aspettando il pronunciamento della commissione Ue su quanto fatto nel 2021).

Il momento più intenso dell’anno sarà dunque proprio la parte finale. Sono 9 infatti le misure legislative la cui approvazione è prevista nell’ultimo trimestre del 2022. Anche il periodo marzo-giugno però sarà un periodo particolarmente impegnativo. In questo caso infatti le riforme che dovranno concludere l’iter in questa fascia temporale sono 8, a cui si aggiunge la già citata presentazione della legge annuale per la concorrenza. Al contrario nel primo e nel terzo trimestre del 2022 il cronoprogramma prevede l’approvazione di una singola norma. Quella relativa al primo trimestre peraltro, risulta già adottata.

 

Lo stato dell'arte

Ma qual è attualmente lo stato dell’arte? In base ai dati disponibili,  le misure legislative che hanno già completato il loro iter sono 2. La riforma relativa alle semplificazioni per favorire gli investimenti nelle infrastrutture per l’approvvigionamento idrico è già entrata in vigore. Secondo la relazione presentata dal governo al parlamento relativamente all’attività svolta nel 2021, infatti tali misure sono state introdotte dalla legge 156/2021.

Un’altra norma già entrata in vigore è quella relativa al funzionamento della nuova Agenzia italiana per la sicurezza cibernetica. Secondo la documentazione disponibile, tale misura si intende conseguita con l’approvazione della legge 109/2021.

Alcune riforme però devono ancora iniziare l’iter: rientra fra questi la riforma relativa al nuovo quadro giuridico per la gestione delle risorse irrigue, quella per la gestione dei servizi idrici e quella per l'introduzione di un sistema di formazione di qualità per le scuole (per cui il primo passo è la pubblicazione di un decreto legge da parte del governo).

(elaborazione su dati openpolis.it)