Crisi climatica ed energetica: il ruolo delle utility tra resilienza e innovazione

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Conseguenze dei cambiamenti climatici,  fonti energetiche,  gestione delle acque e di rifiuti. Sono stati questi i temi al centro  dell’assemblea annuale degli associati a Confservizi ER, che si è svolta giovedì 23 giugno a Bologna alla presenza di una trentina di rappresentanti delle aziende aderenti sia nella sede di via di Saliceto che in video collegamento.

L’appuntamento, oltre che adempiere alle regole statutarie con l’approvazione del bilancio consuntivo del 2021 e del budget 2022, è stato occasione per una ricognizione a 360° delle principali questioni e sfide del comparto dei servizi pubblici locali, nel difficile contesto internazionale dovuto alle tensioni geopolitiche per la guerra in Ucraina, crisi energetica e climatica, con da ultima, la grave emergenza di questi giorni dovuta alla siccità.

I temi sono stati riassunti dal presidente Luigi Castagna nella sua relazione programmatica (vedi allegato), in cui ha spaziato dalla questione della transizione energetica e di tutte le incognite che la accompagnano per il raggiungimento degli obiettivi previsti sia dal pacchetto UE Fit for 55 sia dal Piano Repower EU, a quello dell’avvio, anche in Emilia – Romagna, delle comunità energetiche rinnovabili, in cui le utility del territorio si candidano a diventare loro partner tecnologici e finanziari grazie alla conoscenza del territorio, gestione reti e know – how tecnico.

Altro tema di stretta attualità è quello della siccità e del governo dell’acqua sia quando ce n’è poca che quando ce n’è troppa. Per affrontare questa crisi in maniera strutturale – ha dichiarato il presidente Castagna – servono azioni di sistema che spaziano dall’efficienza delle reti di distribuzione all’interconnessione delle reti fino alla capacità di invaso.

Infine, il tema della prossima approvazione del Piano rifiuti e bonifiche regionale su cui Confservizi ER ha espresso un giudizio positivo sul lavoro di costruzione delle proposte, condividendone gli obiettivi sfidanti per quanto riguarda la raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti indifferenziati e il riciclo. A giudizio dell’associazione, rimangono però aperti i temi relativi ai tempi di passaggio da Tari a tariffa puntuale e il deficit impiantistico per lo smaltimento dei rifiuti speciali.

All’assemblea di Confservizi ha portato il proprio contributo l’assessore regionale alle Attività Produttive e Piano energetico regionale Vincenzo Colla, il quale ha ricordato che il tema dell’energia è una discussione di valenza europea e che la guerra richiede necessariamente un intervento dell’Europa per evitare la speculazione sui prezzi del gas. La strategia dell’Emilia-Romagna – ha continuato Colla –  prevede “macchina avanti tutta sulle rinnovabili”, ma che la transizione non può che essere a gas. Nel Patto per il Lavoro e per il Clima, l’Emilia – Romagna si è data obiettivi sfidanti. “Vogliamo puntare sull’energia di prossimità e autoproduzione, per un reshoring energetico”.

L’assessore regionale alle Attività Produttive ha poi ricordato che entro luglio verrà presentato il piano rifiuti e bonifiche, ed entro settembre il nuovo Piano energetico con un investimento di 4,5 miliardi di euro fino al 2026. “Le risorse ci sono: la vera discussione politica adesso è dove costruire gli impianti.” “Anche sull’idrogeno, che io considero l’approdo finale, – ha continuato Colla – stanno procedendo alcuni interessanti progetti nei sistemi produttivi.  E per quanto riguarda le acque, che sono l’oro del futuro, vogliamo fare un piano regolatore per trattenerle ed usarle nei periodi di siccità.”

Noi siamo per il sistema integrato, che prevede un controllo pubblico delle multiutilities – ha concluso l’assessore – Mi auguro che le nostre multiutilities siano in grado di progettare e di realizzare un ecosistema di accordi per avere la forza necessaria ad aiutare i territori e l’intero Paese in questa fondamentale transizione.”

RELAZIONE PRESIDENTE 60MA ASSEMBLEA