La revisione della direttiva UE sull’acqua potabile

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I nuovi requisiti sulla qualità e l’accesso all’acqua potabile stanno diventando la norma in tutta l’Unione europea, con la revisione della direttiva sull’acqua potabile ora recepita nella legislazione nazionale. Le nuove norme garantiranno uno degli standard più elevati al mondo per l’acqua potabile, in linea con l’ambizione di inquinamento zero annunciata nel Green Deal europeo. Ciò risponde anche alla prima iniziativa dei cittadini europei di successo, “Right2Water“, che ha raccolto 1,6 milioni di firme a sostegno del miglioramento dell’accesso all’acqua potabile sicura per tutti gli europei.

Virginius Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato:

A partire da oggi, gli europei possono essere certi che la qualità dell’acqua che bevono è di altissimo livello. Stiamo affrontando sostanze chimiche e microplastiche pericolose che finiscono nell’acqua potabile, rendendola sicura da bere e sicura per l’ambiente. Spero che, con una maggiore fiducia nell’acqua del rubinetto, i cittadini possano anche contribuire a ridurre i rifiuti di plastica derivanti dall’acqua in bottiglia e dai rifiuti marini.

Per garantire un’elevata qualità dell’acqua potabile, la direttiva sull’acqua potabile comprende norme di sicurezza aggiornate, introduce una metodologia per identificare e gestire i rischi per la qualità nell’intera catena di approvvigionamento idrico, stabilisce un elenco di controllo delle sostanze emergenti come le microplastiche, gli interferenti endocrini e nuovi tipi di sostanze chimiche da monitorare e introduce disposizioni di conformità per i prodotti da utilizzare a contatto con l’acqua potabile. La nuova direttiva affronta il problema delle perdite d’acqua, poiché attualmente in media il 23% dell’acqua trattata viene persa durante la distribuzione nell’UE. La direttiva contiene inoltre nuove disposizioni che impongono agli Stati membri di migliorare e mantenere l’accesso all’acqua potabile per tutti, in particolare per i gruppi vulnerabili ed emarginati.

Il recepimento della legislazione rifusa nel diritto nazionale migliorerà la protezione della salute umana per tutti i cittadini dell’UE e contribuirà a proteggere l’ambiente dal rilascio di queste sostanze nocive. Gli Stati membri dovranno comunicare alla Commissione il testo delle disposizioni essenziali di diritto interno che essi adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva.

Sfondo

Un’alta percentuale di cittadini europei ha già accesso immediato ad acqua potabile pulita e sicura a un prezzo accessibile. Tuttavia, alcuni cittadini dell’UE devono ancora affrontare sfide per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile sicura. Fenomeni emergenti come l’aumento della scarsità d’acqua, la siccità e nuove sostanze come i prodotti farmaceutici o le microplastiche possono potenzialmente minacciare la salute umana.

Per affrontare queste nuove sfide, la Commissione aveva proposto un aggiornamento della direttiva sull’acqua potabile, originariamente risalente al 1998, per preservare la qualità dell’acqua potabile a lungo termine e proteggere i consumatori da questi nuovi rischi potenziali. La proposta è stata adottata dai legislatori nel 2020 come direttiva rifusa sull’acqua potabile ed è entrata in vigore il 12 gennaio 2021. Gli Stati membri dovevano recepirla nel diritto nazionale e conformarsi alle sue disposizioni entro il 12 gennaio 2023. La rifusione della direttiva sull’acqua potabile fa parte della politica generale dell’UE in materia di acque, comprese, ad esempio, le recenti proposte della Commissione sulle revisioni della direttiva sugli standard di qualità ambientale, della direttiva sulle acque sotterranee e della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane.

L’accesso globale all’acqua potabile sicura sarà discusso, tra l’altro, al Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua nel marzo 2023.

E a proposito del recepimento della direttiva UE nel nostro ordinamento, la decima commissione del Senato ha deciso di avviare un ciclo di audizioni sullo schema di decreto legislativo recante “Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano”, atto n. 15.

Il testo è assegnato per il parere anche alle commissioni IV e V di Palazzo Madama e alle V, X, XII e XIV per Montecitorio. Tra le misure previste l’introduzione di norme sulla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, la definizione di requisiti di igiene per materiali e sostanze che entrano in contatto con le acque potabili e l’introduzione di un approccio di valutazione e gestione del rischio più efficace ai fini della prevenzione.