Decreto Bollette, iniziato l’esame in Commissione

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DECRETO “BOLLETTE”

Le Commissioni riunite Finanze e Affari sociali della Camera hanno iniziato il 5 aprile l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, recante misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali (AC.1060) (scade il 29 maggio) – cd. Decreto Bollette.

Il decreto introduce misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali. Sul fronte energetico, viene esteso al secondo trimestre del 2023 il bonus sociale per i clienti di energia elettrica e gas in condizioni di disagio economico con Isee fino a 15.000.Viene poi elevata dal secondo trimestre 2023 e fino al 31 dicembre 2023, la soglia Isee, in favore delle famiglie numerose con più di quattro figli, per l’accesso alla tariffa agevolata: dagli attuali 20.000 euro a 30.000 euro.

La riduzione dell’aliquota Iva al 5% sul gas, confermata a fine giugno 2023, si applicherà anche alle forniture di servizi di teleriscaldamento nonché alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia.

In arrivo anche un contributo in quota fissa in caso di caro prezzi del gas: dal 1°ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale, potranno vedersi riconosciuto un contributo che sarà differenziato in base alle zone climatiche, con riferimento a ciascun dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi i 45 euro/MWh.

Nel testo del dl Bollette, in Gazzetta ufficiale, da venerdì anche il calo dei crediti d’imposta per le bollette di luce e gas delle imprese. Nel secondo trimestre del 2023, il credito sarà del 20% per le imprese a forte consumo di energia elettrica e del 10% per quelle con contatori di energia elettrica di potenza pari o superiore a 4,5 kW. Mentre, sia per le imprese a forte consumo di gas naturale che per quelle non gasivore, sarà riconosciuto per le spese sostenute per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, pari al 20%. I crediti d’imposta previsti fino ad ora, in base alla legge di Bilancio 2023, sono stati del 45% sul gas (sia per le imprese gasivore che per le non gasivore), del 45% per le energivore e del 35% per le quelle di piccole dimensioni.

Nel testo definitivo del provvedimento si aggiunge anche un capitolo dedicato alla tassazione dell’agroenergia legata alla produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali oltre i limiti già fissati (2.400 Mwh/anno per le fonti rinnovabili agroforestali e 260 Mwh/per quelle fotovoltaiche) per gli imprenditori agricoli. Nel dettaglio si prevede che, per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, la determinazione del reddito relativo alla componente riconducibile alla valorizzazione dell’energia ceduta, con esclusione della quota incentivo, sia data dal minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’Autorità di regolazione per energia reti ed ambiente luglio 2012, e il valore di 120 euro/MWh. (Public Policy).


COMMISSIONE D’INCHIESTA “ECOREATI”

Via libera dalla commissione Ambiente-Lavori pubblici del Senato alla pdl che istituisce una commissione d’inchiesta sugli Ecoreati.

Nella seduta di martedì 4 aprile, l’ottava di Palazzo Madama ha infatti dato mandato al relatore, Andrea De Priamo (FdI), di riferire in aula sul provvedimento, già approvato in prima lettura dalla Camera.


DECRETO PNRR – TER

L’approdo in Aula del Senato è iscritto all’Ordine del giorno di mercoledì 12 aprile. Il provvedimento è stato licenziato in settimana dalla Commissione Bilancio, dopo diverse riformulazioni e pareri del Governo sugli emendamenti segnalati dalle forze politiche. Venerdì 31 marzo erano infatti stati aperti i termini per la presentazione di subemendamenti a due proposte avanzate dall’esecutivo e riguardanti l’introduzione di un bilancio di genere e ambientale a integrazione della legge di bilancio a partire dal 2024 e l’esenzione dalle Valutazioni di impatto ambientale (Via) per i piccoli impianti di energia rinnovabile già sottoposti positivamente a Valutazione ambientale strategica (Vas).

Nel pacchetto di proposte presentate dal Governo entra anche una norma che punta a integrare l’ambito operativo della società Sose (Soluzioni per il sistema economico S.p.a), costituita con la legge 8 maggio 1998, n. 146, per elaborare studi di settore, la revisione e reingegnerizzazione integrata dei processi fiscali e delle connesse procedure informatiche, da realizzare in collaborazione con le competenti agenzie fiscali. 


AMBIENTE, L’AUDIZIONE DEL COMMISSARIO UE SINKEVICIUS ALLE CAMERE

“Il Green Deal Ue va molto bene, nonostante” il Covid e la guerra in Ucraina, “due eventi molto gravi e imprevedibili”. Lo ha detto il commissario Ue per l’Ambiente, Virginijus Sinkevicius, nel corso dell’audizione di giovedì 30 marzo nelle commissioni riunite Ambiente, Agricoltura e Politiche Ue di Camera e Senato.

“Ha fornito risposte che ci permettono di affrontare le sfide. Abbiamo un pacchetto che riguarda il contenimento della temperatura globale di un grado e mezzo inferiore rispetto ai livelli preindustriali, e poi il Piano zero inquinamento che dovrebbe assicurare assicurare la protezione della salute dei cittadini europei”. Sinkevicius ha aggiunto: “Stiamo finalizzando le proposte della Commissione per gli accordi che devono essere stipulati prima della fine del mandato parlamentare, ma rimane ancora molto da fare”.

LE POLITICHE UE PER LA TRANSIZIONE GREEN

“Si sono concentrate – ha sottolineato il lituano – su tre aree: economia circolare, biodiversità e inquinamento”.

“A parte i vantaggi per l’ambiente, l’economia circolare riduce la nostra dipendenza dalle materie prime, puntando sulle tecnologie digitali. È stata sostenuta dalle imprese e dalla società, ma anche dal Parlamento e dal Consiglio europeo”. Sono due le proposte in tal senso in dirittura di arrivo: quella sulle batterie, “che sosterrà la transizione green e, trasformandosi in direttiva, assicurerà che più risorse vengano riciclate all’interno dell’Ue”; e quella sul riciclo, “così da consentire una maggiore circolarità, soprattutto grazie al nuovo passaporto digitale dei prodotti”. “La questione dei rifiuti ha fatto passi da gigante” in Italia “negli ultimi 7 anni, ma rimane ancora molto da fare per ottemperare agli obiettivi 2020 per livellare le differenze tra le diverse regioni. La nuova politica sulle plastiche biodegradabili è molto importante in questo senso”. L’Italia potrebbe diventare, ha detto il commissario Ue, “leader nel riciclo dei rifiuti tessili, grazie all’industria della moda”. (Public Policy)


REGOLAMENTO UE IMBALLAGGI, AUDIZIONE DI FEDERCHIMICA E GIFLEX

Sono disponibili le memorie depositate dai rappresentanti dell’Associazione nazionale produttori di imballaggi flessibili (GIFLEX) (dott. Italo Vailati, segretario generale) e dai rappresentanti di Federchimica (dott. Lorenzo Bottinelli, componente del Consiglio di presidenza con delega all’economia circolare e presidente di Plastic Europe Italia, dott. Andrea Cortesi, direttore centrale relazioni istituzionali, e dott.ssa Alessandra Pellegrini, responsabile area ambiente e sicurezza impianti), ascoltati informalmente presso la Commissione Politiche dell’UE della Camera nell’ambito dell’esame, in sede consultiva, della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che modifica il regolamento (UE) 2019/1020 e la direttiva (UE) 2019/904 e che abroga la direttiva 94/62/CE (n. COM (2022) 677 definitivo).

 In merito al riciclo dei rifiuti “la Germania ha un sistema già molto sviluppato di deposito con cauzione, che è un po’ la strada dove ci vuole portare” il nuovo regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.”

Lo evidenzia Alessandra Pellegrini, responsabile area ambiente e sicurezza impianti di Federchimica, che risponde alle domande dei deputati Stefano Candiani e Alessandro Giglio Vigna (Lega) e Antonio Giordano (FdI) durante l’audizione.

È questo – spiega Pellegrini – il motivo per cui, in Germania, da un punto di vista di quantità raccolgono molto, ma hanno costi molto alti rispetto al modello italiano che ha puntato a una sinergia tra raccolta differenziata dei Comuni e mondo delle imprese (…) e ha lasciato gli aspetti legati al riutilizzo a quegli ambiti dove il riutilizzo è più naturale, pensiamo ad esempio ai pallet in legno, alle cassette per frutta, alle bottiglie di vetro, ai fusti in acciaio, senza spingersi ad applicazioni, diciamo così, molto sensibili, come quella del settore alimentare, su cui il regolamento ad esempio ha concentrato una delle sue azioni”.

“Sicuramente – conclude – la Germania avrà più facilità a riconoscersi nel modello presentato dalla proposta di regolamento che non noi”

“Il sistema Conai, nel 2021, ha avviato al riciclo il 73% degli imballaggi immessi sul mercato: grazie a questo risultato abbiamo raggiunto con 9 anni di anticipo gli obiettivi di riciclo del 70% già previsti dall’Unione europea per il 2030”. Lo dichiara Lorenzo Bottinelli di Federchimica, durante l’audizione. Se andiamo a sommare alla parte di riciclo anche quella di recupero energetico – prosegue – il totale di imballaggi sottratti alla discarica, che poi è l’obiettivo finale, cresce e si avvicina quasi all’84%”.

Noi riteniamo che” la nuova proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio “non rispetti i requisiti di sussidiarietà e di sostenibilità economica” – ha continuato Bottinelli. Ciò innanzitutto perché la proposta “prevede che il riutilizzo degli imballaggi sia preminente rispetto al riciclo, vietando delle applicazioni e dettando obiettivi vincolanti di riutilizzo da raggiungere”.  Tutto questo – sottolinea – avviene senza considerare il rischio di compromettere sistemi che sono già in atto, senza valorizzare esperienze virtuose che sono state già sviluppate in alcuni Paesi” tra cui il nostro, nel quale “il riciclo, che avviene tramite il sistema Conai, è uno dei punti di eccellenza”. (Public Policy)

Per scaricare le memorie clicca qui


VARIE: PD CHIEDE INDAGINE CONOSCITIVA SU PERDITE DI RETE

Il gruppo del Pd ha presentato una proposta di indagine conoscitiva sulle perdite di gas e acqua lungo tutto il territorio nazionale, sottoscritta dai deputati dem Marco Simiani, Vinicio Peluffo e Andrea Orlando. La richiesta è stata avanzata nelle due commissioni Attività produttive e Ambiente della Camera e ha lo scopo approfondire e valutare l’impatto delle fuoriuscite di gas naturale da centrali di produzione e infrastrutture di condotta e delle perdite di acqua lungo le reti di distribuzione, anche degli acquedotti rurali.

Si tratta, spiegano i dem, di “uno strumento utile per comprendere quale sia l’attuale stato di salute delle infrastrutture energetiche e idriche presenti sul territorio nazionale e quali siano i rischi connessi anche in relazione agli investimenti del Pnrr e ai processi di transizione energetica ed ecologica in atto. La riduzione delle emissioni di metano in atmosfera è infatti una priorità assoluta per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento del cambiamento climatico e per gli obiettivi di efficienza e indipendenza energetica. Così pure arrivare ad una drastica riduzione delle perdite di acqua lungo gli acquedotti, inclusi quelli rurali, potenziando e adeguando le infrastrutture idriche, anche al fine di aumentarne la resilienza ai cambiamenti climatici e ridurre le dispersioni di risorse idriche, consentirebbe la mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità. L’indagine conoscitiva consentirebbe quindi al Parlamento di avere un quadro di informazioni utili per valutare l’eventuale necessità di interventi normativi e di investimenti mirati”. 

(Rassegna a cura di MF)