Autonomia differenziata, al via l’iter parlamentare

PDFStampa

DDL AUTONOMIA DIFFERENZIATA: INIZIATO L’ ESAME IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DEL SENATO – PREVISTE AUDIZIONI

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha iniziato questa settimana l’esame del disegno di legge sull’autonomia differenziata. “Data la complessità del provvedimento” messo in campo dal Governo per arrivare all’autonomia delle Regioni ci saranno delle audizioni. La proposta di impostare questo percorso è venuta dal presidente della commissione, Alberto Balboni (Fdi), dopo che nella seduta di avvio è stato illustrato il provvedimento. Balboni, come si legge nel verbale della riunione- “dopo aver invitato il Governo a mettere a disposizione il materiale acquisito nell’istruttoria preliminare alla presentazione del proprio disegno di legge, in particolare analisi e dati, per poter disporre di un quadro aggiornato della situazione attuale” ha suggerito di fissare per le 15 di mercoledì 10 maggio il termine per indicare i soggetti da ascoltare, con l’intesa che ogni gruppo possa richiedere da cinque a sette audizioni da svolgere in presenza; ferma restando la facoltà di presentare memorie scritte e rimettere all’Ufficio di presidenza della commissione la valutazione dell’elenco dei nominativi per verificare la necessità di eventuali integrazioni. Proposta, quella di Balboni sull’organizzazione delle audizioni, su cui la commissione ha convenuto. Del resto, di capire bene le ragioni che portano a spingere sull’acceleratore dell’autonomia hanno parlato più senatori. Per Andrea Giorgis (Pd), è “indispensabile, prima di procedere nell’esame” del provvedimento “una verifica della situazione attuale del Paese dal punto di vista dell’organizzazione dei servizi, dell’accesso alle prestazioni sanitarie, ai servizi educativi e agli asili nido, della possibilità di assistenza agli anziani” stanti anche le tante diversità territoriali.

 Sì alle audizioni anche dal 5 stelle Roberto Cataldi (“Per approfondire le cause che determinano una disparità di sviluppo non solo tra le Regioni, ma anche all’interno di esse”, e si potrebbero guardare anche altre esperienze europee come quella spagnola). L’ex ministro Mariastella Gelmini, di Azione, ricordando che negli “anni ci sono stati diversi tentativi di attuare l’autonomia differenziata, rimasti senza esito proprio perché è sempre prevalso un approccio basato sulla contrapposizione ideologica”, ha suggerito di interpellare la Conferenza delle Regioni, Upi, Anci, il comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni presieduto dal professor Cassese e anche lo Svimez, “da sempre critico sull’autonomia”. Tutto per una “analisi oggettiva dei dati. Ha anche chiesto al Governo se sia possibile modificare, attraverso leggi costituzionali che dovrebbero accompagnare l’iter di approvazione del disegno di legge, “l’elenco delle 23 materie su cui le Regioni possono chiedere maggiore autonomia”. Da Mario Occhiuto (Fi) l’idea di ascoltare parti sociali ed economiche, mentre il correlatore Costanzo Della Porta (Fdi) ha auspicato collaborazione maggioranza- opposizioni.  


DECRETO SICCITA’, AUDIZIONI IN COMMISSIONE AMBIENTE E AGRICOLTURA DEL SENATO. UTILITALIA: “EMERGENZA CONCLAMATA ANCHE NEL 2023, SERVONO RISORSE ADEGUATE E PIU’ POTERI A COMMISSARIO E AUTORITA’ DI BACINO. SERVIZIO IDRICO INTEGRATO A GESTORI INDUSTRIALI”

Il decreto legge rappresenta un importante strumento per affrontare in tempo un’emergenza idrica che appare già conclamata anche per l’anno 2023. Le previsioni del decreto avranno bisogno anche di un’adeguata dotazione finanziaria per sostenere gli investimenti e le attività nella fase emergenziale ma anche in una prospettiva di medio e lungo termine”. 

Lo ha detto il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini (nella foto), in audizione nelle commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato sul dl Siccità.

Il riutilizzo delle acque reflue può essere una valida opportunità ma riteniamo che la previsione del decreto possa essere potenziata e accelerata nelle tempistiche affidando al commissario compiti rispetto ai procedimenti autorizzativi, pur essendo poche le autorizzazioni già in essere queste devono essere mantenute in vita in modo da poter proseguire l’attività laddove già avviata”. 

Si propone poi – ha aggiunto – di attivare le iniziative di sviluppo infrastrutturale affidando a soggetti industriali la realizzazione e gestione delle opere infrastrutturali anche ad uso plurimo, accelerando al contempo l’iter autorizzativo. Anche in questo caso siamo per attribuire al commissario maggiori poteri autorizzativi e in deroga, assicurando la sostenibilità economica e finanziaria degli investimenti”. 

 “Preoccupazioni riguardano la realizzazione delle progettualità previste dal Pnrr funzionali all’adattamento ai cambiamenti climatici. Anche in questo caso – ha osservato Brandolini – riteniamo che il commissario, in coordinamento con il ministero della Coesione, possa svolgere un ruolo laddove il soggetto attuatore abbia dimostrato di non avere la capacità per la realizzazione di progetti ammessi a finanziamento, e quindi attraverso l’azione del commissario si possa individuare in tempi celeri un soggetto attuatore sostitutivo”. 

Evidenziamo infine che le autorità di bacino svolgono un ruolo importante rispetto ai distretti idrografici di cui si occupano, ma riteniamo che possano svolgere un ruolo anche più cogente rispetto alle attività di pianificazione integrata delle risorse a uso plurimo per adattamento ai cambiamenti climatici, quindi dare maggiori poteri alle autorità di bacino rispetto al fatto che le pianificazioni siano vincolanti a livello territoriale. Semplificare gli iter autorizzativi per le opere infrastrutturali e strutturali è un aspetto rilevante, quindi – ha concluso – proponiamo che si possano introdurre le semplificazioni già previste per gli investimenti Pnrr”. 

Brandolini ha poi dichiarato come sia necessario affidare il servizio idrico integrato a gestori industriali in tutto il Paese per una maggiore efficienza della gestione della realizzazione degli investimenti. “Proponiamo un subentro automatico della presidenza del Consiglio, coadiuvata da Invitalia, agli enti di gestione degli ambiti territoriali laddove siano risultati inadempienti in modo da procedere in tempi rapidi a sostituire l’affidamento temporaneo con l’affidamento a regime del servizio”.

In audizione è stato ascoltato anche il CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria il quale ha sottolineato l’estremo  bisogno di vasche di raccolta per le acque piovane, che devono però essere regolamentate altrimenti il rischio è di creare contrasto con il paesaggio.


ISTITUZIONE BICAMERALE RIFIUTI, VIA LIBERA DEFINITIVO DAL SENATO

L’Aula del Senato ha approvato il 2 maggio definitivamente, all’unanimità (128 favorevoli e nessuno contrario) il ddl recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari (AS. 536, approvato dalla Camera, e abb.). Il ddl è in seconda lettura in Senato e, non avendo subito modifiche in seconda lettura, dopo l’ok da parte di Palazzo Madama potrà diventare legge.

Tra i compiti previsti anche “indagare sull’esistenza di eventuali illeciti connessi allo smaltimento degli impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, cosiddetti rifiuti emergenti, come definiti dall’agenzia europea dell’Ambiente, con particolare riferimento allo smaltimento, al termine del loro ciclo di utilizzazione, dei pannelli solari fotovoltaici, delle pale eoliche, delle batterie nonché di ogni altro materiale o dispositivo utilizzato nelle infrastrutture per la produzione di energia da fonte rinnovabile”.


DECRETO BOLLETTE, IL PARERE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE SU RAEE FOTOVOLTAICO

La Commissione Ambiente della Camera ha concluso il 3 maggio l’esame, in sede consultiva, del ddl di conversione in legge del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, recante misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali (AC.1060) (scade il 29 maggio), approvando il proprio parere favorevole con osservazioni.

PARERE VIII COMMISSIONE AMBIENTE


VARIE

Proposta Regolamento Certificazione assorbimenti carbonio: la 4ª Senato ha concluso l’esame 

La Commissione Politiche dell’UE del Senato ha concluso il 27 aprile l’esame, in sede consultiva, della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di certificazione dell’Unione per gli assorbimenti di carbonio (COM (2022) 672 definitivo).

Proposta Regolamento Emissioni CO2 veicoli pesanti: la XIV Camera ha iniziato l’esame. Previste audizioni 

La Commissione Politiche dell’UE della Camera ha iniziato il 2 maggio l’esame, in sede consultiva, della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2019/1242 per rafforzare i livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 dei veicoli pesanti nuovi e integrare gli obblighi di comunicazione, e abroga il regolamento (UE) 2018/956(COM (2023) 88 final).

 

Rassegna politico-parlamentare a cura di MF